A Parigi la grande mostra sull’arte tedesca alla vigilia del nazismo
La mostra allestita al Centre Pompidou descrive il panorama artistico della Germania degli Anni Venti usando il poderoso progetto fotografico di August Sander come strumento per contestualizzare un’epoca così complessa
Allemagne / Années 1920/Nouvelle Objectivité /August Sander è una mostra nella mostra che tratteggia un affresco gigantesco della Germania degli Anni Venti tra pittura e fotografia, ma anche architettura, design, cinema, teatro, letteratura e musica. Quello al Centre Pompidou è infatti il primo grande evento consacrato all’arte e alla cultura della Nuova Oggettività in Germania, . Un percorso estremamente ricco, caratterizzato da più di 900 opere e documenti che permettono di delineare, per la prima volta in Francia, il panorama completo di questa corrente artistica.
LE FOTOGRAFIE DI AUGUST SANDER
L’allestimento al sesto piano dell’edificio di Renzo Piano e Richard Rogers offre una doppia prospettiva sulla società e sull’arte tedesca della fine degli Anni Venti, ruotando intorno al capolavoro del fotografo August Sander (Herdorf, 1876 ‒ Colonia, 1964), Menschen des 20. Jahrhunderts (Uomini del XX secolo), e facendo dialogare i suoi ritratti con tutte i linguaggi artistici di un’epoca. L’esposizione, in linea con lo spirito pluridisciplinare del Centre Pompidou, propone un format innovativo che si svolge su un doppio binario, una mostra tematica su una corrente d’arte storica che si intreccia con un progetto monografico su uno dei più influenti fotografi del secolo scorso.
Associando la pittura e la fotografia ma anche l’architettura, il design, il cinema, il teatro, la letteratura e la musica, le otto sezioni della rassegna dialogano con i sette gruppi e categorie socio-culturali creati da August Sander nella sua grande raccolta di ritratti: I contadini, L’operaio, la donna, Gli Stati, Gli artisti, La grande città e Gli ultimi uomini.
NUOVA OGGETTIVITÀ IERI E OGGI
Laurence Le Bris ha sviluppato uno spazio scenografico unico che consente questa complessa lettura pluridisciplinare immergendo il pubblico nella produzione culturale della Repubblica di Weimar (1918-1933), alla vigilia del nazismo. Un movimento, quello della Nuova Oggettività, caratterizzato da un’estetica che aspira a superare una concezione elitista e individualista dell’arte nel solco di una cultura popolare e collettiva. Tra fascinazione per la razionalizzazione dell’epoca moderna e critica di una funzionalizzazione di tutte le condizioni della vita, l’allestimento offre uno sguardo su un periodo che richiama il contesto odierno di un’Europa attraversata dai movimenti populisti, invitando ad analizzare le possibili analogie tra ieri e oggi.
La parte consacrata ad August Sander permette di contestualizzare ancora meglio quest’epoca e mostra fino a che punto la sua opera principale, particolarmente influente nella storia della fotografia, non è frutto di una concezione monolitica, ma un processo organico che, come molte opere del tempo, restituiva la società tedesca in maniera trasversale, riflettendone gli sconvolgimenti e le distorsioni. Ogni capitolo è completato da un insieme di documenti raramente esposti, che mettono in luce i temi di ogni sezione e mostrano il fotografo al lavoro, documentando anche i suoi scambi con gli artisti progressisti di Colonia.
IL BARATRO DEL NAZISMO E L’ARTE DEGENERATA
Il percorso si conclude con una proiezione dell’artista Arno Gisinger, il quale rintraccia il destino delle opere che, da un giorno all’altro, persero il loro statuto d’avanguardia, per diventare opere “degenerate”, ponendo la basi per il dibattito artistico del dopo 1933.
E poi, nel susseguirsi di sezioni, che si aprono l’una dentro l’altra incorniciate dalla vista mozzafiato su Parigi, si è improvvisamente catapultati dinanzi al Ritratto della ballerina Anita Berber di Otto Dix, opera magnetica e di grande sensualità, che da sola basterebbe a invogliare qualsiasi visitatore a tuffarsi dentro a un periodo così complesso quanto ricco di fermento.
‒ Arianna Piccolo
Parigi // fino al 5 settembre 2022
Allemagne / Années 1920/Nouvelle Objectivité /August Sander
CENTRE POMPIDOU
Place Georges-Pompidou
https://www.centrepompidou.fr
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