Il direttore del Metropolitan Max Hollein diventa anche amministratore delegato

Hollein è stata per il consiglio di amministrazione del Met una “scelta ovvia”, vista la ripresa del museo dal deficit durante il suo mandato e le nuove iniziative

Il consiglio di amministrazione del Metropolitan Museum of Art di New York ha votato all’unanimità per nominare il direttore Max Hollein, a capo del museo dal 2018, anche Amministratore delegato una volta che Daniel H. Weiss si sarà dimesso nel giugno 2023. Hollein è stata per il consiglio una “scelta ovvia”, dati i quattro anni di fruttuoso mandato da direttore durante i quali ha guidato il museo attraverso sfide senza precedenti (pandemia inclusa). In quello che è a tutti gli effetti un ritorno a una struttura a gestione unica per il Met, Hollein ha dichiarato di essere “grato per la grande collaborazione con Weiss e il suo ruolo da guida” e che è “un grande privilegio far parte dei risultati del Met in questi ultimi anni”.

CAMBIO DELLA GUARDIA ALLA DIREZIONE DEL MET DI NEW YORK

Le figure a capo del museo si sono susseguite con rapidità nel corso degli ultimi anni, complice la grave crisi finanziaria da cui il museo è riuscito (faticosamente) a risollevarsi. Nel 2017 il Met ha dovuto affrontare un deficit stimato intorno ai 40 milioni di dollari – motivo per cui il direttore Thomas P. Campbell si era dovuto dimettere –: parte del merito di questa ripresa è anche di Daniel H. Weiss, che era stato nominato presidente nel 2015 e amministratore delegato nel 2017, oltre che direttore ad interim dopo la presunta estromissione di Campbell. Hollein si era unito alla squadra l’anno successivo, dopo aver ricoperto ruoli dirigenziali al Fine Arts Museums di San Francisco – dove, peraltro, il direttore e Ad adesso è proprio Campbell – e in a varie istituzioni di Francoforte come lo Städel Museum, la Liebieghaus e la Schirn Kunsthalle.

LA DIREZIONE DI HOLLEIN AL METROPOLITAN MUSEUM OF ART

Con la direzione di Hollein, nato a Vienna nel 1969, il Met ha lanciato diverse iniziative di arte contemporanea ben riuscite, come la serie di commissioni Great Hall – aperta nel 2019 con due dipinti monumentali dell’artista Cree Kent Monkman – e la Façade Commission, che periodicamente invita gli scultori a popolare le nicchie esterne del museo con nuove opere d’arte (il prossimo in lista è l’artista inglese Hew Locke). Hollein ha anche supervisionato al Met diverse mostre di successo, come The Medici: Portraits and Politics, 1512-1579 e l’installazione Before Yesterday We Could Fly: An Afrofuturist Period Room (2021). Ora andrà a completare tre importanti progetti architettonici avviati da Weiss che andranno a trasformare il volto del museo radicalmente. Sono, rispettivamente, la ricostruzione dell’ala Michael C. Rockefeller che ospita la collezione del museo di opere d’arte dell’Africa subsahariana, oceanica e dell’antica America; la ristrutturazione da 40 milioni delle gallerie dell’arte antica cipriota, mediterranea e mediorientale; e la ristrutturazione da 500 milioni dell’ala moderna assegnata all’architetta messicana Frida Escobedo.

– Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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