Seguire la linea che collega gli orti botanici in Europa è un curioso intrecciarsi di viaggi, spedizioni, scoperte di nuove terre, scambi di semi e di colture. Gli orti botanici risalgono in prevalenza alla scoperta delle Americhe, che sancì l’introduzione di specie vegetali sconosciute e stimolò la ricerca e la coltivazione. Negli anni la parte scientifica di questi luoghi lascia il posto ad aspetti collegati al commercio delle piante e al piacere estetico legato alla bellezza dei giardini.
IL JARDIN EXOTIQUE
Ne è un esempio l’orto botanico del Principato di Monaco, chiamato Jardin Exotique e collocato su un’altura da cui si gode un panorama mozzafiato con una veduta sull’intera baia.
Incluso tra i 100 giardini più belli del mondo, si presenta come un’oasi insolita ed esuberante, con migliaia di specie botaniche differenti. Negli oltre quindicimila metri quadrati del Jardin Exotique di Monaco sono ospitati cactus e succulente dalle forme più svariate, con foglie e fusti ipertrofici. Queste specie giganti offrono fioriture spettacolari: nei mesi invernali (gennaio/marzo) fioriscono le piante di origine sudafricana tipo le varietà di Aloe e di Crassula; nei mesi estivi (da maggio a settembre) i cactus provenienti dalle Americhe. Visitare quest’oasi verde significa non solo conoscere piante esotiche, minuziosamente documentate con cartellini esplicativi, ma anche potere passeggiare tra fiori, laghetti e opere d’arte distribuite lungo i vari percorsi. Particolarità del luogo è la suggestiva Grotta dell’osservatorio, un’antica via preistorica che dall’alto della scogliera scende fino al mare, disseminata di caverne con stalattiti, stalagmiti e colonne di roccia calcarea.
I GIARDINI DA VEDERE A MONACO
Circondato da palazzi e ville, il Principato ha una vera e propria politica di sviluppo delle aree verdi urbane. Di fatto si colloca al secondo posto in Europa dopo Vienna, coi suoi 250mila metri quadrati di sviluppo paesaggistico. Tra gli altri giardini da visitare c’è il Giardino giapponese: creato dall’architetto Yasuo Beppu (premio all’esposizione floreale di Osaka del 1990), è progettato nel rispetto dei canoni della filosofia zen, con piante topiate, piccoli corsi d’acqua, pietre, ponti, lanterne e laghetti. Il roseto della Principessa Grace raccoglie invece oltre 300 varietà di rose, ed è collocato all’interno del più ampio Parco di Fontvieille.
I Giardini Saint Martin, primo giardino pubblico aperto agli inizi dell’Ottocento, sono molto frequentati dai cittadini e dalle famiglie della città.
Anche la maggiore parte dei musei del Principato sono attorniati da ampi e curati giardini, come Villa Sauber e Villa Paloma, sedi del Nuovo Museo Nazionale di Monaco, i cui giardini accolgono opere di artisti come Jeppe Hein, Christodoulos Panayiotou, Claire Fontaine.
Claudia Zanfi
Articolo pubblicato su Grandi Mostre #32
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