Anche i mega-galleristi, a volte, fanno i conti con intoppi e venti contrari. E piani e progetti vanno ridimensionati. Succede così, per esempio, che David Zwirner, uno dei giganti del mercato dell’arte globale, si trovi a dover aggiustare il tiro su un progetto a lungo annunciato: quello della nuova sede della galleria a Chelsea, New York. E, come riportato qualche giorno fa da The New York Times, si lascia da parte l’archistar Renzo Piano e si prova a ottimizzare risorse e disponibilità.
I nuovi piani di Zwirner a New York
Il progetto della nuova galleria di Zwirner a New York annunciato nel 2018 portava infatti in origine la firma di Renzo Piano e avrebbe dovuto consistere in un nuovo spazio di quasi 5.000 mq su 5 piani, per un investimento di circa 50 milioni di dollari. Ora, invece, i programmi del dealer sono cambiati, per difficoltà finanziarie incontrate dal developer durante il Covid, secondo quanto dichiarato dallo stesso Zwirner. Headwinds, ha detto il dealer, “venti contrari”, come dicevamo in apertura, sufficienti evidentemente a frenare lo slancio dei progetti espansivi della galleria, che ha deciso di lasciar perdere lo sviluppo programmato sulla 21th St. e di concentrare un investimento non troppo dissimile tra la sede già operativa e aperta da non molto sulla 520 West, 20th Street e un nuovo spazio progettato da Annabelle Selldorf sulla 19ma.
Spazi vecchi, nuovi e nuovissimi per la galleria David Zwirner
E così, al posto di una concentrazione di spesa sull’unico progetto dell’archistar Piano a Chelsea, Zwirner ha preferito distribuire le forze su due poli: lo spazio aperto da non molto e già operativo nella Grande Mela e una sede nuova, la quinta a New York, più piccola di quella di Chelsea, circa 3.000 mq tra 533 West e la 19th Street, e affidata ora ad Annabelle Selldorf. L’architetta ha già realizzato l’avamposto di Zwirner a Los Angeles, così come l’ultimo newyorchese. Questo ultimo cantiere dovrebbe partire tra qualche mese e, a fare un po’ di conti, sembrerebbe che le cifre non siano così diverse da quelle del progetto originario.
La Galleria David Zwirner nel mondo
La galleria di David Zwirner è stata fondata dal dealer di origini tedesche e naturalizzato americano nel 1993 e, con otto sedi nel mondo e un’altra in arrivo, rappresenta oggi oltre settanta artisti ed estates. Dalla prima sede di SoHo le attività si sono spostate nel 2002 a Chelsea, sulla 19ma strada. Nel 2012 si è aggiunto il presidio di Mayfair a Londra, mentre l’anno successivo, al traguardo dei vent’anni di galleria, il raddoppio su New York sulla 20ma strada. Sempre nella Grande Mela nel 2017 è stato aperto lo spazio nell’Upper East Side, e il lancio della piattaforma David Zwirner Online. Del 2018 invece il primo presidio in Asia, a Hong Kong, e nel 2019 l’arrivo della prima sede europea a Parigi. A cui si sono aggiunti gli ultimi due progetti, lo spazio 52 Walker nel 2021 diretto da Ebony L. Haynes e l’avamposto di Los Angeles quest’anno, nel 2023. Quella progettata e sfumata a Chelsea sarebbe stata la nona galleria di Zwirner, ma la prima galleria privata progettata da Renzo Piano, autore di tanti musei straordinari e impegnato in quel block con la nuova torre residenziale di Casco Development e Uri Chaitchik, a cui lo spazio di Zwirner avrebbe dovuto essere collegato.
Cristina Masturzo
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