C’è voluto giusto un mese perché il Museum of Modern Art di New York si accodasse al Solomon Guggenheim nell’aumentare il prezzo del biglietto d’ingresso a 30 dollari. La modifica, che dovrebbe entrare in vigore il prossimo 16 ottobre, interesserà anche i visitatori di età pari o superiore a 65 anni e quelli disabili (22 dollari) e gli studenti (17 dollari), mentre i ragazzi fino a 16 anni potranno ancora entrare gratuitamente.
Il MoMA ha quindi optato per un leggero sconto per chi decide di comprare i biglietti in anticipo sul sito web del museo, che corrisponde a una riduzione di 2 dollari su tali tariffe. I biglietti per il cinema interno costeranno ora 14 dollari per gli adulti, 12 per gli anziani e i visitatori con disabilità e 10 per gli studenti.
La spirale di aumento dei musei americani
Questa è la prima volta dal 2011 che lo storico museo di Midtown aumenta i prezzi di ingresso, citando come già molti negli scorsi mesi l’aumento dei costi di gestione: “Visto che diamo la priorità a ogni misura possibile per offrire mostre e programmi pubblici innovativi e rafforzare la nostra presenza, le entrate e il personale, questi cambiamenti nei prezzi di ingresso aiuteranno il Museo mantiene una stabilità finanziaria”, ha dichiarato in una nota il direttore Glenn D. Lowry. “Il nostro obiettivo è garantire che il MoMA continui a offrire un’esperienza straordinaria ai quasi tre milioni di visitatori che accogliamo ogni anno per entrare in contatto con l’arte del nostro tempo”.
La decisione va quindi a ingrossare le fila delle istituzioni statunitensi che hanno deciso di alzare i costi d’ingresso a causa della tensione finanziaria e degli scioperi dei dipendenti, tra cui il Solomon R. Guggenheim, il Whitney e il Philadelphia Museum of Art, tutti saliti a 30 dollari (tetto del costo museale negli USA, per ora). Il caso del Museum of Modern Art è tuttavia un po’ particolare, se si pensa alla situazione spinosa in cui si trova il museo da qualche anno: alla mostruosa espansione da 450 milioni del 2019 era infatti seguita nel 2020 la chiusura pandemica, dalla quale sono in molti a non essersi ancora ripresi. MoMA incluso.
Giulia Giaume
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