10 musei nascosti di Parigi da scoprire in occasione delle Olimpiadi 

Si sa, i Giochi Olimpici sono l’occasione per scoprire e apprezzare sport poco conosciuti e spesso meno considerati dai media. Un fenomeno che colpisce anche i musei, e Parigi ne sa qualcosa: ecco quali sono i musei nascosti all’ombra di Louvre, Pompidou e D’Orsay

Parigi offre più di duecento musei da visitare. Oltre al Louvre, al Centre Pompidou, al Musée d’Orsay, ci sono una miriade di altri musei (cosiddetti minori) che rappresentano al meglio la varietà e l’ecletticità dell’offerta culturale della capitale francese. Indirizzi a volte un po’ appartati, spesso poco affollati (a differenza dei grandi musei) e che riservano la sorpresa, in una città che non è certo economica, di offrire l’ingresso gratuito alle collezioni permanenti, come succede ad esempio nei 14 musei della Ville de Paris.  

Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris Photo Dario Bragaglia
Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris Photo Dario Bragaglia

Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris 

Partiamo con un indirizzo, quello del Palais de Tokyo, che non è certo sconosciuto agli appassionati d’arte. Con più di 15 mila opere nelle proprie collezioni, il museo testimonia la ricchezza della scena artistica del XX e XXI Secolo e si concentra spesso, con le esposizioni temporanee, sulla contemporaneità. Come altri musei della Ville de Paris, durante il periodo olimpico e paraolimpico (e oltre) aderisce al percorso Art et sport che presenta una scelta di opere che evocano direttamente o indirettamente temi sportivi. Nel caso specifico Henri Matisse (Le Cateau-Cambrésis, 1869 – Nizza, 1954) con il suo trittico monumentale La Danse (1930-1933). Poi opere di Robert Delaunay, Raoul Dufy, Enrico Prampolini e altri. 
 
Avenue du Président Wilson 11 

Maison de Victor Hugo, Parigi Photo Dario Bragaglia
Maison de Victor Hugo, Parigi Photo Dario Bragaglia

Maison de Victor Hugo 

La casa in Place des Vosges dove lo scrittore visse dal 1832 al 1848 e scrisse gran parte dei Miserabili è un luogo che svela il talento multiforme di un personaggio ricco di sfaccettature, che fu anche uno dei migliori disegnatori della sua epoca. La Maison de Victor Hugo (Besançon, 1802 – Parigi, 1885) si lega al clima olimpico con una mostra fotografica (fino al 15 settembre) dedicata alla scherma, disciplina molto praticata in seno alla famiglia dello scrittore e simbolicamente legata ai grandi combattimenti ideali sostenuti da Victor Hugo. La mostra prende spunto da una fotografia di Auguste Vacquerie che riprende lo scrittore con il figlio Charles, con le armi in mano, sull’isola di Jersey dove la famiglia era in esilio 
 
Place des Vosges 6 

Petit Palais - Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris
Petit Palais – Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris

Petit Palais – Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris 

Le collezioni permanenti vantano alcuni capolavori della storia dell’arte come Il cavaliere, la morte e il diavolo di Albrecht Dürer o Le Trois Baigneuses di Paul Cézanne (Aix-en-Provence 1839 – 1906) e sono integrate in occasione dei Giochi Olimpici (fino al 17 novembre) dall’esposizione Le corps en mouvement. Una cinquantina di opere, dall’Antichità agli inizi del XX Secolo (alcune uscite per l’occasione dalle riserve), che celebrano i temi dello sport, del corpo, della danza. Il percorso è arricchito da video in cui atleti famosi raccontano il loro rapporto con dipinti, sculture, disegni e stampe del Petit Palais. 
 
Avenue Winston-Churchill 

Musée Cernuschi - Musée des Arts de l'Asie de la Ville de Paris
Musée Cernuschi – Musée des Arts de l’Asie de la Ville de Paris

Musée Cernuschi – Musée des Arts de l’Asie de la Ville de Paris 

Situato presso uno degli ingressi del Parc Monceau, il museo fondato dal banchiere e collezionista italiano, naturalizzato francese Henri Cernuschi (Milano, 1821 – Mentone, 1896), lo scorso anno ha rinnovato il percorso delle collezioni permanenti. Impressionante la sala con il grande Budda che troneggia al centro. In omaggio ai Giochi, e in particolare alle gare di equitazione, al Musée Cernuschi è allestita la mostra L’art équestre dans la Chine ancienne (fino al 29 settembre). Un omaggio al cavallo, animale che occupa una parte importante nella storia della civiltà cinese e che è stato al centro dell’interesse di artigiani e artisti. Focalizzata su reperti del periodo delle dinastie Han (206 a.C.-220 d.C.) e Tang (618-706), l’esposizione vanta anche opere della Cina pre-moderna e contemporanea. 
 
Avenue Vélasquez 7 

Musée Bourdelle, Parigi Photo Dario Bragaglia
Musée Bourdelle, Parigi Photo Dario Bragaglia

Musée Bourdelle 

Emile Antoine Bourdelle (Montauban, 1861 – Le Vésinet, 1929) è stato uno dei più importanti e celebrati scultori francesi fra la fine dell’Ottocento e inizio Novecento, tanto da venir considerato, ancora in vita, l’erede di Rodin. Le sue sculture monumentali ornano non solo gli spazi pubblici francesi, ma anche quelli di altri paesi europei ed extra europei. L’artista – che ebbe molti allievi, fra cui Alberto Giacometti e Germaine Richier – visse e lavorò per oltre 40 anni nell’atelier al n°16 dell’Impasse du Maine (oggi Rue Bourdelle) dove ha sede il museo, a due passi dalla stazione di Montparnasse. Il percorso espositivo occupa interni e giardino, con copie di sue opere monumentali, e alcune curiosità come i busti di Beethoven. Al musicista tedesco, di cui era appassionato, Bourdelle dedicò un’ottantina di opere. Al piano superiore, il café-restaurant Le Rhodia (il nome della figlia che abitava con il marito questi spazi) permette di rilassarsi circondati dalle opere dello scultore. 
 
Rue Antoine Bourdelle 18 

Musée National Eugène Delacroix, Parigi Photo Dario Bragaglia
Musée National Eugène Delacroix, Parigi Photo Dario Bragaglia

Musée National Eugène Delacroix 

Non lontano da Saint-Germain-des-Prés, in una appartata piazzetta del Quartiere Latino, questo museo è situato nella casa dove Eugène Delacroix (Charenton Saint-Maurice, 1798 – Parigi, 1863) si installò alla fine del 1857 per essere più vicino alla chiesa di Saint-Sulpice dove lavorava da tempo alla decorazione di una cappella. Il museo, con un piccolo giardino e l’atelier del pittore, venne inaugurato nel 1932 grazie all’interessamento di artisti come Paul Signac, Édouard Vuillard, Ker-Xavier Roussel, tutti ammiratori dell’opera di Delacroix. Possiede più di mille opere – dipinti, disegni, stampe, manoscritti – e organizza esposizioni temporanee di grande interesse.  
 
Rue de Furstenberg 6 

Musée National Gustave Moreau, Parigi Photo Dario Bragaglia
Musée National Gustave Moreau, Parigi Photo Dario Bragaglia

Musée National Gustave Moreau 

Già quasi quarant’anni prima della sua scomparsa, Gustave Moreau (Parigi, 1826 – 1898) si interrogava su quale destino avrebbero avuto le sue opere dopo la sua morte. La risposta è in questa meravigliosa casa d’artista che si raggiunge facendo pochi passi in salita dietro da chiesa della Trinité (9° Arrondissement). Nel 1895, Moreau chiede all’architetto Albert Lafon di trasformare la casa familiare dove, dal 1852, aveva vissuto con i genitori e poi da solo. Il progetto, completato dall’amico Henri Rupp dopo la morte dell’artista nel 1898, permette ancora oggi di immergersi fra centinaia di opere dell’artista (e migliaia di disegni) disposte su tre piani (abitazione e atelier) collegati da una scala a vite. Una museografia rimasta immutata dal 1903, anno di inaugurazione del museo. 
 
Rue de La Rochefoucauld 14 

Palais Galliera - Musée de la Mode de la Ville de Paris Photo Dario Bragaglia
Palais Galliera – Musée de la Mode de la Ville de Paris Photo Dario Bragaglia

Palais Galliera – Musée de la Mode de la Ville de Paris 

Costruito fra il 1879 e il 1894 da Paul-René_Léon Ginain su commissione di Marie Brignole-Sale, duchessa di Galliera che desiderava esporre e presentare a un pubblico più vasto la sua ricca collezione di dipinti, sculture e oggetti d’arte. Dal 1977 l’edificio con un bel giardino che affaccia su Avenue du Président Wilson ospita il Musée de la Mode de la Ville de Paris, e fa parte della rete dei musei municipali. In occasione dei Giochi Olimpici (e fino al 5 gennaio 2025), il Palais Galliera ospita l’esposizione La mode en mouvement: 250 vestiti, indumenti, accessori con cui si ripercorre il ruolo che l’abbigliamento ha avuto nella pratica delle attività fisiche e sportive dal XVIII Secolo ai nostri giorni (equitazione, tennis, golf, ciclismo…). Un focus particolare è dedicato al tema balneare con pezzi raramente esposti al pubblico. 
 
Avenue Pierre I de Serbie 10 

Museo Nazionale della Ceramica, Sèvres, Francia Photo Dario Bragaglia
Museo Nazionale della Ceramica, Sèvres, Francia Photo Dario Bragaglia

Manufacture Nationale de Sèvres 

Vale la pena superare la Senna al Pont de Sèvres e arrivare in pochi passi all’ingresso della storica fabbrica di porcellane in attività fin dal XVIII Secolo e che oggi ospita anche il Museo Nazionale della Ceramica. Dal punto di vista amministrativo, siamo già nel dipartimento Hauts de Seine ma l’area metropolitana di Parigi non ha soluzioni di continuità. Dalle grandi finestre ai piani superiori si scorgono i nuovi alti edifici di Boulogne – Billancourt, là dove un tempo avevano sede gli stabilimenti della Renault, e sullo sfondo si scorge il classico skyline parigino. Oltre a un completo e ricchissimo panorama di capolavori dall’antichità al contemporaneo, il museo in occasione delle Olimpiadi presenta (fino al 23 settembre) i vasi-trofeo che erano stati realizzati nella Manifattura di Sèvres esattamente un secolo fa, in occasione della VIII Olimpiade svoltasi nel 1924, sempre nella capitale francese. Accanto a questi vasi sono esposti quelli creati nel 2024 da sei artisti della scuola di Belle Arti e che, in copia, saranno consegnati agli atleti francesi che vinceranno la medaglia d’oro. 
 
Place de la Manufacture, Sèvres 2 

Le Musée des Années Trente, Boulogne-Billancourt, Francia Credits Musée de Boulogne-Billancourt - Philippe Fuzeau
Le Musée des Années Trente, Boulogne-Billancourt, Francia Credits Musée de Boulogne-Billancourt – Philippe Fuzeau

Le Musée des Années Trente 

Un museo poco conosciuto che merita la visita per la ricchezza e l’originalità delle collezioni. Come suggerisce l’intitolazione si concentra su opere d’arte e oggetti datati attorno al decennio degli Anni Trenta, quindi in particolare sull’Art Déco e il Modernismo. Il museo, appartiene al comune di Boulogne-Billancourt (contiguo a Parigi) che proprio in quel periodo visse un momento di grande espansione urbanistica, industriale e di vivacità culturale. È il periodo in cui in quest’area della metropoli parigina si installano numerosi artisti, architetti, pittori, scultori, cineasti attirati dai prezzi favorevoli dei terreni e degli ateliers. Su una superfice espositiva di 3mila metri quadrati sono esposti 800 dipinti, 1500 sculture, 20 mila disegni, oltre a mobili, ceramiche e manifesti originali. Focus anche su molte opere realizzate nel quartiere da Le Corbusier e Robert Mallet-Stevens (Parigi, 1886 – 1945). 
 
Avenue André Morizet, Boulogne-Billancourt 3 
 
Dario Bragaglia 

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Dario Bragaglia

Dario Bragaglia

Dario Bragaglia si è laureato con Gianni Rondolino in Storia e critica del cinema con una tesi sul rapporto fra Dashiell Hammett e Raymond Chandler e gli studios hollywoodiani. Dal 2000 al 2020 è stato Responsabile delle acquisizioni documentarie e…

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