A Bruxelles apre la prima fiera al mondo interamente dedicata all’arte ceramica
Ceramic Brussels ha esordito nel 2024, e rinnova l’appuntamento nel ’25, in concomitanza con Brafa. La fiera si propone come piattaforma di indagine e valorizzazione di un mezzo che è tornato al centro delle ricerche artistiche, evidenziando l’interesse del mercato internazionale
Oltre sessanta espositori riuniti a Bruxelles, presso la sede di Tour & Taxis, per raccontare il mondo della ceramica d’arte moderna e contemporanea. È il menu della seconda edizione di Ceramic Brussels, curiosa fiera dedicata alla ceramica che, dopo l’esordio del 2024, conferma l’appuntamento nel 2025. L’evento andrà in scena dal 23 al 26 gennaio (preview stampa il 22), in concomitanza con la settantesima edizione di Brafa Art Fair, presentando le opere di oltre 200 artisti, grazie alla partecipazione di 65 gallerie provenienti da 15 Paesi (nel 2024 erano 55, e la fiera ha accolto quasi 13mila visitatori), in gran parte europee, con forte presenza di realtà dal Belgio e dalla Francia, con rappresentanze anche dal Nord America e dall’Asia.
La fiera Ceramic Brussels. Gli obiettivi
Una fiera satellite che investe su un settore in espansione del mercato dell’arte, intercettando il rinnovato interesse degli artisti contemporanei per la ceramica e le sue potenzialità espressive. Oggi, spiegano gli organizzatori della fiera Gilles Parmentier e Jean-Marc Dimanche, la produzione ceramica è nuovamente al centro di esposizioni presso gallerie e musei, onnipresente negli atelier, mezzo sperimentale in evoluzione costante e permeabile alle influenze più disparate. Per questo, la scena della ceramica artistica contemporanea internazionale è variegata e qualitativamente di alto profilo. E Ceramic Brussels si propone di rappresentare questo fermento, a confronto con i maestri della ceramica del Novecento (novità, questa, dell’edizione 2025)
L’edizione 2025 di Ceramic Brussels
L’edizione 2025 proporrà, come la precedente, la mostra personale di un artista ospite. Dopo Johan Creten, quest’anno la scelta è caduta su Elizabeth Jaeger (San Francisco, 1988; vive e lavora a New York), presentata dalla galleria parigina Mennour. Ma tra gli highlight della manifestazione alle porte si preannuncia anche un’esposizione di ceramiche di Picasso, a cura della Hélène Bailly Gallery, e l’allestimento della monumentale porta in ceramica alta 4 metri del designer francese Vincent Dubourg, proposta dalla Galerie Sene Ouverte di Parigi. Un focus sarà dedicato alla Norvegia, nazione ospite dell’edizione 2025, presente con cinque gallerie. Una ventina di espositori presenteranno inoltre solo show, mentre si registra la collaborazione tra le americane Hostler Burrows e HB381, che proporranno insieme un’esposizione con opere di Maren Kloppmann, Marianne Huotari, Sigve Knutson, Sakari Kannosto, Caroline Slotte, Marit Tingleff e Marianne Nielsen.
Il Ceramic Brussels Art Prize
Collegato alla fiera è il Ceramic Brussels Art Prize, call internazionale che vuole premiare i progetti europei più interessanti in materia di produzione ceramica, a conferma dei principali obiettivi della kermesse, che si propone come piattaforma di supporto e valorizzazione del settore, incentivando le connessioni tra artisti, istituzioni, gallerie e collezionisti che vogliono confrontarsi sul tema. Per il 2025, la giuria internazionale che presiede al premio (tra i giurati anche la franco-italiana Vittoria Matarrese, direttrice della Bally Foundation) ha selezionato, tra le oltre 350 candidature arrivate, i lavori di 10 artisti con almeno dieci anni di esperienza alle spalle, che saranno oggetto di una collettiva presentata al pubblico durante la fiera (e della pubblicazione correlata). Uno di loro si aggiudicherà il premio della giuria, con l’opportunità di presentare una personale nel corso dell’edizione 2026 della fiera.
Livia Montagnoli
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