La storia del disegno a pastello che fu la prima apparizione del pianeta Marte in tv

Era luglio del 1965 quando la sonda Mariner 4 della NASA scattò una serie fotografie del Pianeta Rosso. In attesa che l'immagine ufficiale venisse decodificata, un gruppo di scienziati la elaborò a mano utilizzando strisce di carta e colori pastello

Venne lanciata dalla NASA il 28 novembre 1964 la sonda Mariner 4, l’unica che portò a termine con successo la prima missione su Marte, dopo diversi tentativi falliti da parte dei sovietici e degli statunitensi. Una missione ricordata anche perché fu la prima che riuscì a inviare sulla Terra una serie di scatti della superficie del Pianeta Rosso grazie alla strumentazione fotografica di cui era dotato il veicolo. Le fotografie furono scattate il 15 luglio 1965, quando la sonda raggiunse il punto di massimo avvicinamento al pianeta (più o meno a 13mila km), immortalandolo in 22 scatti che ne documentavano la superficie. L’invio e l’elaborazione dei dati avevano tempistiche molto lunghe e, nell’attesa di vedere il vero volto di Marte, un gruppo di scienziati della sezione telecomunicazioni del Jet Propulsion Laboratory della NASA decise di creare “manualmente” la prima immagine del pianeta con un disegno, associando ad ogni codice un colore a pastello. 

Il disegno che ha mostrato Marte per la prima volta 

Gli scienziati attaccarono lunghe strisce di carta su una parete “fianco a fianco” – si legge sul sito della NASA – e colorarono a mano le diverse sezioni codificate. Zone di luce e di ombre iniziarono a prendere forma sul foglio in un susseguirsi di cromie che passavano dal rosso al giallo, all’arancione Una volta completato il disegno venne presentato al direttore del dipartimento, il dottor William H. Picking, e incorniciato. 

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NASA, JPL Caltech, Dan Goods

Il disegno di Marte appare in televisione 

Il sapiente accostamento di colori e le loro tonalità hanno dato vita alla prima (vera) immagine di Marte che venne trasmessa in televisione nel 1965 e, solo successivamente, vennero diffuse le fotografie scattate da Mariner 4. 

Marte: tra tecnologia e arti visive 

Quindi, una delle più importanti scoperte astronomiche della storia recente è stata divulgata grazie all’arte, o per meglio dire, ad un’illustrazione astratta. “Un gesto d’amore per la scienza” – così lo definì Kristen Erickson, direttore scientifico e delle partnership della NASA – mosso dalla curiosità e dalla volontà di dare forma “reale” ad un pianeta tanto misterioso e, a tratti, sconosciuto.

Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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