Il grande porto di Rotterdam diventa polo culturale: 5 centri artistici da visitare
Con il declino delle attività, l’infrastruttura industriale del porto di Rotterdam si sta spostando fuori città e le ampie aree lasciate inutilizzate diventano il luogo perfetto per l’arte, la ricerca e la creatività

Mentre in molte città la necessità di alloggi nel centro obbliga artisti e creativi a trasferirsi in periferia, Rotterdam è un’eccezione; grazie alla sua morfologia modernista che genera spazi vuoti in centro, come quelli che si stanno gradualmente creando nella zona del porto. Ampie strutture dalla grande flessibilità, ideali per gli interventi artistici. Edifici che così, invece di essere trascurati, stanno diventando le sedi di artisti, collettivi e mostre sperimentali, trasformando l’area in un nuovo polo culturale non troppo distante dal centro città.
Vi proponiamo cinque centri da non perdere durante la prossima visita a Rotterdam, che, con il contributo della comunità locale, propongono progetti di ricerca focalizzati sul processo artistico.
Linda Del Rosso

Huidenclub
Situato in un’ex conceria nel quartiere di Delfshaven, ospita mostre, residenze ed eventi che esplorano temi come la ricerca di materiali organici, l’ecologia e il cambiamento sociale. Lo spazio, che riunisce artisti, designer e ricercatori per conferenze e mostre, ospita anche atelier per artisti e un caffè aperto a tutto il quartiere. Recentemente, nel febbraio 2025, Huidenclub è stata la sede principale della Design Biennale di Rotterdam.
Huidenclub

Brutus
Brutus è un grande spazio artistico sperimentale nel quartiere M4H (Merwe-Vierhavens) di Rotterdam, fondato dall’artista Joep van Lieshout. Situato in un ex birrificio e casa chiusa, Brutus offre un ambiente aperto e grezzo per installazioni artistiche immersive, performance e mostre. Lo spazio privilegia l’autonomia e la libertà artistica, sostenendo gli artisti che si spingono oltre i confini dell’arte tradizionale e della critica sociale. Merita una visita soprattutto il giardino delle sculture, aperto nei giorni feriali dalle 10:00 alle 17:00 e, nella stagione calda, scenario di numerosi eventi, quali concerti e proiezioni cinematografiche all’aperto.
Brutus

Katoen Huis
Katoenhuis è un centro culturale nel quartiere M4H (Merwe-Vierhavens) di Rotterdam, incentrato su spatial design, esperienze immersive e tecnologia. La sua estetica industriale e le grandi sale offrono il setting perfetto per installazioni di grandi dimensioni. Situato in un ex magazzino di cotone costruito nel 1950 e direttamente affacciato sull’acqua, offre studi per artisti e creativi, aree espositive e spazi per eventi. A pochi metri dall’edificio si trova una parte ancora funzionante del porto, dando adito a un luogo in cui si incontrano due mondi diversi.
Katoen Huis

Fenix Museum of Migration
Il FENIX Museum of Migration è un’istituzione culturale che aprirà a maggio 2025. Si trova nel magazzino dell’industria Fenix sulla penisola di Katendrecht, il più grande centro di magazzini portuali del mondo, sorto intorno al 1923, sul versante sud del fiume Maas. Il museo sarà dedicato alle narrazioni della migrazione globale attraverso progetti di arte, architettura, fotografia e storia. Caratteristico della conversione del magazzino in museo è il “Tornado”, una struttura a spirale alta 30 metri e rivestita in acciaio inossidabile lucido. Simboleggiando i viaggi dei migranti, la spirale offrirà ai visitatori una vista panoramica di Rotterdam attraverso una scala in legno a doppia elica di 550 metri.
Fenix Museum of Migration

Ferro Dome
Il Ferro Dome è uno spazio per eventi situato nel quartiere M4H (Merwe-Vierhavens) di Rotterdam. La struttura cilindrica blu, originariamente costruita come serbatoio di gas, è stata riutilizzata per ospitare una varietà di eventi, tra cui concerti, festival e mostre. Il robusto tetto a volta in acciaio e gli ampi spazi interni ne fanno un luogo versatile che può ospitare fino a 6.000 persone. In particolare, è stata la sede principale della decima edizione della Architecture Biennale di Rotterdam.
Libri consigliati:
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati