
Per gli appassionati di arte contemporanea, questa primavera la Scandinavia si preannuncia un’interessante meta culturale. Tra artisti locali e grandi nomi internazionali, l’offerta è davvero ampia e variegata in termini di temi e media con installazioni immersive, fotografia, scultura, arte tessile e molto altro. Ecco una selezione delle mostre imperdibili in Danimarca, Svezia e Norvegia.
Benedetta Ricci
Kaari Upson al Louisiana Museum
L’evento più atteso della programmazione 2025 dell’iconico Louisiana Museum, in Danimarca, è dedicato a Kaari Upson, una delle artiste americane più significative e versatili della sua generazione.
Si tratta della prima retrospettiva dell’artista, scomparsa prematuramente nel 2021 all’età di 51 anni. In collaborazione con Kunsthalle Mannheim e Masi Lugano, Doll House – A Retrospective presenterà le diverse sfaccettature dell’artista che ha utilizzato scultura, disegno, performance, film e pittura per indagare i temi dell’identità, del corpo e delle relazioni in bilico tra realtà e finzione.
Kaari Upson: Doll House – A Retrospective
Dal 27 maggio al 26 ottobre 2025
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Rirkrit Tiravanija a Gammel Strand
Gammel Strand è un centro culturale nel cuore di Copenaghen. In linea con un programma espositivo dedicato ad affrontare le grandi questioni del contemporaneo, ha da poco inaugurato A MILLION RABBIT HOLES di Rirkrit Tiravanija, un ambiente immersivo che riflette l’atmosfera febbrile della politica americana che ha preceduto le elezioni presidenziali dello scorso autunno. Tiravanija è uno degli artisti contemporanei più influenti (era al secondo posto nella lista Power 100 di ArtReview nel 2024) e un pioniere dell’arte contemporanea partecipativa e relazionale. Con A MILLION RABBIT HOLES, precedentemente in mostra da Pilar Corrias a Londra durante l’ultima Frieze Art Week, prosegue la sua ricerca sugli scambi e le connessioni umane, su cosa ci unisce e cosa ci divide.
Rirkrit Tiravanija: A MILLION RABBIT HOLES
Dal 6 marzo al 31 agosto 2025
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Inuuteq Storch al Fotografisk Center
Per chi non avesse avuto modo di visitare la Biennale di Venezia nel 2024 (o per chi volesse riviverne una delle esposizioni nazionali più acclamate), dal 10 maggio il Fotografisk Center di Copenaghen ripropone, in un formato leggermente modificato, Rise of the Sunken Sun, la mostra con cui l’artista groenlandese Inuuteq Storch ha rappresentato la Danimarca alla kermesse. Storch è stato il primo artista dei territori nord atlantici del Regno di Danimarca, nonché il primo fotografo, a cui è stata dedicata una personale nel Padiglione danese. Giustapponendo opere di Storch e fotografie d’archivio, complessivamente organizzate in sei serie fotografiche tematiche, questa mostra curata da Louise Wolthers intreccia narrazioni personali con un’esplorazione più ampia della vita quotidiana, dell’identità e della storia di Kalaallit Nunaat, rivelando le tracce della storia coloniale del paese e riflettendo sul ruolo del mezzo fotografico come strumento di decolonizzazione. Come afferma Storch: “La mostra e le mie opere servono come mezzo artistico per modificare in modo sottile e complesso la percezione prevalente del mio Paese. È un invito, un’opportunità per esplorare la Groenlandia attraverso il mio obiettivo”.
Inuuteq Storch: Rise of the Sunken Sun
Dal 10 maggio al 17 agosto 2025
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Alexander Tovborg ad ARoS
Ci spostiamo dalla capitale danese per arrivare ad Aarhus con il suo museo di arte moderna e contemporanea ARoS, dall’iconica installazione arcobaleno di Olafur Eliasson sul tetto (Your rainbow panorama, 2011).
A partire da questa primavera, ARoS ospiterà la prima personale di Alexander Tovborg in un museo, dando spazio a uno degli artisti danesi più rilevanti sulla scena internazionale. Raccogliendo più di 200 opere, tra dipinti, sculture e lavori su carta, Alexander Tovborg – Divine Comedy esplorerà temi e motivi centrali nel lavoro dell’artista fino ad oggi. Le opere di Tovborg uniscono riflessioni sulla fede, l’esistenza e il significato della vita con un linguaggio visivo che indaga il nostro profondo legame con miti, racconti e narrazioni condivise.
Alexander Tovborg – Divine Comedy
Dal 24 maggio 2025 al 4 gennaio 2026
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Kiki Smith al Moderna Museet Malmö
La sede del Moderna Museet di Malmö presenta Woven Worlds, una mostra che raccoglie oltre 50 opere di Kiki Smith. Nata nel 1954 in Germania e cresciuta negli Stati Uniti, Smith è nota per il suo lavoro sul tema del corpo con uno stile unico che attinge alla mitologia, al folklore, al femminismo e all’iconografia religiosa.
In Woven Worlds l’artista volge lo sguardo verso il mondo esteriore, affrontando il tema del nostro rapporto con gli animali e la natura. Lupi, farfalle e pipistrelli sono i protagonisti di mondi fiabeschi nei caratteristici arazzi dell’artista, qui accompagnati dai loro disegni originali alti fino a tre metri e da una serie di sculture di piccole dimensioni.
Kiki Smith: Woven Worlds
Dal 26 aprile al 12 ottobre 2025
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Katalin Ladik al Moderna Museet Stockholm
Ci spostiamo nella capitale svedese per una mostra che dovrebbe essere raccontata ad alta voce, perché dovrebbe essere ascoltata tanto quanto vista, ovvero Katalin Ladik: Ooooooooo-pus.
Pioniera dell’arte sonora, della fotografia sperimentale e dell’arte performativa, Ladik ha utilizzato il suo corpo e la sua voce come mezzo di espressione sin dagli Anni ’60, ponendo il linguaggio al centro della sua pratica artistica e sfidando le tradizioni consolidate e i ruoli di genere. Le sue opere parlano del processo di logopoiesi, cioè l’atto di dare vita a nuovi registri di linguaggio attraverso poesia, voce e immagini. Originaria di Novi Sad, Ladik è stata definita la Yoko Ono dei Balcani. Ooooooooo-pus al Moderna Museet di Stoccolma è la prima grande mostra dell’opera dell’artista in Scandinavia.
Katalin Ladik: Ooooooooo-pus
Fino al 18 maggio 2025
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Bruce Gilden al Fotografiska Stockholm
Bruce Gilden è una leggenda nel mondo della street photography. Fotografo della Magnum dal 1998, ha percorso le strade di grandi città, da New York a Tokyo, ritraendo gangsters, senzatetto, sex workers e altri individui che, in un modo o nell’altro, vivono ai margini della società.
Gilden ha fatto sua la filosofia di Robert Capa secondo cui “Se la foto non è venuta sufficientemente bene, significa che non eri sufficientemente vicino”, realizzando così scatti molto ravvicinati, spesso con il flash.
I suoi ritratti senza compromessi sono in un equilibrio sottile tra immagini ricche di umanità e rappresentazioni così brutalmente oneste da essere state definite “crudeli”.
Why These? presenta opere dal 1979 ad oggi, selezionate dallo stesso Gilden appositamente per Fotografiska. Alle sue immagini in bianco e nero più note si affiancano alcuni dei suoi ritratti più recenti, realizzati a colori ed esposti qui per la prima volta.
Bruce Gilden: Why These?
Fino al 6 aprile 2025
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Georg Baselitz al MUNCH
Il museo ultra moderno di Oslo dedicato ad Edvard Munch ospita oltre 80 dipinti, disegni e sculture dell’artista tedesco di fama internazionale Georg Baselitz.
I visitatori troveranno paesaggi inquietanti ispirati all’infanzia dell’artista nella Germania nazista, grandi dipinti capovolti, frammenti di una Germania postbellica in rovina, ma soprattutto il fantasma di Edvard Munch. Un tema centrale di questa mostra è infatti il fascino che Baselitz ha nutrito per tutta la vita nei confronti dell’arte di Munch, a cui attribuisce un’influenza chiave nello sviluppo dell’arte tedesca contemporanea e a cui fa innumerevoli riferimenti, avvicinandosi all’opera dell’artista norvegese con uno spirito leggero, nonostante la cupezza dei soggetti di entrambi.
Georg Baselitz: Feet First
Fino al 4 maggio 2025
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Hans/Jean Arp & Sophie Taeuber-Arp all’Henie Onstad Kunstsenter
Hans/Jean Arp e Sophie Taeuber-Arp sono stati due pionieri dell’arte astratta del XX Secolo e la loro storia d’amore è una delle più belle della storia dell’arte.
Uniti nell’idea di un’arte senza gerarchie e categorizzazioni, si sono profondamente influenzati a vicenda esplorando un’ampia gamma di materiali e discipline.
Friends, Lovers, Partners al museo Henie Onstad, poco fuori Oslo, è la più grande retrospettiva dedicata alla coppia di artisti negli ultimi 35 anni.
La mostra offre una ricca presentazione dell’eredità artistica di Arp e Taeuber-Arp: circa 250 opere, oggetti e documenti d’archivio in prestito da circa 60 musei, fondazioni e collezioni private internazionali.
Hans/Jean Arp & Sophie Taeuber-Arp: Friends, Lovers, Partners
Fino all’11 maggio 2025
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Jónsi al Kunstsilo
Nella cornice industriale del Kunstsilo, sarà possibile fare un’esperienza sensoriale e spirituale con l’installazione sonora e luminosa VOX dell’artista islandese Jónsi.
Noto al grande pubblico come frontman della band sperimentale Sigur Rós, come artista visivo, Jónsi crea installazioni immersive che uniscono armonicamente suono, luce, profumo e tatto. In VOX, l’artista riflette sulla voce come strumento universale e unificante che precede la parola e il linguaggio. Il suono della sua voce viene tradotto in frequenze luminose riprodotte su quattro schermi LED che circondano il pubblico. Suono e luce procedono in armonia, ciascuno rispondendo all’altro.L’opera è stata realizzata per la prima volta per la galleria Tanya Bonakdar di Los Angeles nel 2023 e ora riceve la sua prima europea al Kunstsilo, un ex silos per cereali del 1935 nell’arcipelago di Odderøya ora riconvertito a centro culturale.
Jónsi: VOX
Dal 30 aprile al 12 ottobre 2025
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