Nasce Magellanea un nuovo festival di illustrazione nel borgo di Calcata in Tuscia

Edizione zero per il festival Magellanea che si sviluppa in maniera itinerante lungo il piccolo comune del viterbese. Con una mostra, laboratori nei vicoli e nelle piazze di illustratori in residenza e un murale.

A soli 40 km da Roma, nel territorio della Tuscia che si estende in provincia di Viterbo per arrivare fino alla Toscana e dal mare fino all’Umbria, sorge il piccolo borgo di Calcata che – dal 30 giugno al 2 luglio – sarà invaso dal nuovo festival di illustrazione Magellanea. Promossa dal Comune di Calcata che ha pensato di affidare a un altro festival radicato nel viterbese come Librimmaginari – Arci Viterbo, dedicato però alla promozione del libro illustrato, la direzione artistica del progetto – finanziato per questa edizione dal Consiglio Regionale del Lazio – la rassegna si avvale, infatti, della stessa squadra. “L’esperienza maturata dallo staff di Librimmaginari nella produzione di mostre collettive su disegno, illustrazione e arti visive”, spiegano i due curatori del progetto  Marco Trulli e Marcella Brancaforte, “è al servizio di Magellanea, evento pensato come festival che si sviluppa con una sezione espositiva e una laboratoriale”. Calcata diventa, così, l’epicentro creativo di un evento che si sviluppa in maniera itinerante. Si parte dalla mostra Circumnavigazioni che compie un piccolo itinerario sull’illustrazione italiana, focalizzandosi su storie e narrazioni di viaggi e spostamenti reali o immaginari, fughe dello sguardo e della mente.

IL PROGRAMMA DELL’EVENTO

Poi, durante la tre giorni, ci saranno laboratori che si concentreranno sull’osservazione e la reinterpretazione dei vicoli e delle piazze del borgo, oppure compiranno un viaggio nella poesia europea. “Il festival intende valorizzare il borgo di Calcata vecchia attraverso la partecipazione di illustratori che saranno al lavoro e in residenza (Resli Tale) durante il festival”, continuano Trulli e Brancaforte. “Di concerto con l’amministrazione comunale abbiamo voluto lanciare anche un progetto di realizzazione di un murale sulla facciata del teatro, per il quale annunceremo il nome dell’artista proprio all’inaugurazione della mostra. Per noi è importante lasciare anche segni permanenti nel tessuto urbano che però avvengano in maniera concertata e al termine di un percorso di relazione con gli abitanti. Per cui il murale verrà realizzato durante l’estate, una volta terminato il festival”. Un festival con delle connotazioni particolari, visto che si focalizza  molto sul disegno come linguaggio trasversale e ibrido, e che nasce dallo sguardo incrociato di una illustratrice (Marcella Brancaforte) e di un curatore (Marco Trulli), con riferimenti ben precisi: “guardiamo con attenzione al Pic nic festival, al Ratatà di Macerata, all’Inchiostro festival e all’Arf festival di Roma, realtà giovani e dinamiche”, concludono, “e riconosciamo come punto di riferimento fondamentale Sàrmede di Stepan Zavrel”.

-Claudia Giraud

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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