Il mercato editoriale italiano è composto di pochi lettori, e quei pochi sono in gran parte “deboli”, come si dice in gergo: di libri ne comprano col contagocce, e chissà se li leggono davvero. E se la saggistica è il settore più in difficoltà, la soluzione non sta nell’incaponirsi, bensì nel cercare e magari trovare strade alternative per portare a sé nuovi accoliti. Non necessariamente si tratta di sentieri selvaggi, anzi quelli battuti altrove hanno più probabilità di successo.
Con una buona dose di pragmatismo, è ciò che sta facendo da alcuni anni la monzese Johan & Levi, il cui editore è Giovanna Forlanelli Rovati. In parole povere: restare ben saldi nel campo delle arti visive – pur con qualche sconfinamento – ma senza limitarsi alla forma classica del saggio o della monografia. Ovvero pubblicare biografie. È questo un campo ben poco dissodato in Italia, che però in Paesi come la Francia ha un successo enorme. E poi gli artisti, spesso e volentieri, hanno vissuto vite degnissime di essere raccontate.
IL FASCINO DI ARTURO MARTINI
Se abbiamo ben contato, questa di Arturo Martini è la 24esima della serie. La firma Elena Pontiggia, il che significa non cedere nulla in rigore scientifico e pressoché filologico a quella che resta comunque una narrazione. Ma d’altro canto c’è tutto un lavoro editoriale che punta a una sana divulgazione: basta scorrere l’indice e notare come i titoli di capitoli e paragrafi siano studiati per avvicinare anziché respingere (“Mi meraviglio di essere nato”, e poi Dalla fame alla fama, e ancora Dalla scoperta del marmo alla morte della scultura). Qualcuno potrà lamentarsi per le immagini, stampate in bicromia su carta non patinata: ebbene, in primo luogo fan così anche editori come MIT Press, che godono di un mercato nemmeno lontanamente paragonabile; e poi si può sempre lavorare affinché i desideri si avverino: maggiori volumi, incremento della qualità. Ovvero: compriamoli affinché diventino (ancora) più belli.
Piccola nota a latere: non v’è parentela fra Arturo e l’omonimo Alberto Martini. Pure i contatti furono pressoché assenti, anche se Treviso li accomunava e il padre di Alberto insegnò per qualche tempo disegno ad Arturo. Arturo era materia allo stato primigenio, Alberto era materia, sì, ma di sogni e incubi. E un bel libro ne racconta lo specialissimo surrealismo, quando si trovò a illustrare i racconti di Edgar Allan Poe.
‒ Marco Enrico Giacomelli
Elena Pontiggia – Arturo Martini. La vita in figure
Johan & Levi, Monza 2017
Pagg. 304, € 25
ISBN 9788860101853
www.johanandlevi.com
Alessandro Botta – Illustrazioni incredibili. Alberto Martini e i racconti di Edgar Allan Poe
Fondazione Passaré-Quodlibet, Milano-Macerata 2017
Pagg. 308, € 24
ISBN 9788874628520
www.quodlibet.it
Articolo pubblicato su Grandi Mostre #5
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