Dire che ormai gli chef sono sovraesposti, dalla televisione ai social network, è una banalità. Meno frequentato è il legame fra enogastronomia d’eccellenza e arti visive. Ne parliamo da anni nella nostra rubrica Servizio aggiuntivo su Artribune Magazine, dove vi raccontiamo di ristoranti e bistrot all’interno dei musei, in Italia e all’estero. E poi c’è una corazzata editoriale come Phaidon, che da qualche tempo dedica volumi sontuosi all’arte dei fornelli: dal monumentale cofanetto che racconta in sette volumi l’esperienza di elBulli di Ferran Adrià a Vieni in Italia con me di Massimo Bottura (meglio, molto meglio il titolo inglese: Never Trust a Skinny Italian Chef). L’Italia editoriale non è rimasta indietro: Electa, ad esempio, ha raccontato il combo fra i vini di Ceretto e la cucina di Enrico Crippa (100% Alba) e il Foodmood del cibo contemporaneo; Corraini segue con attenzione il Food Designing di Martí Guixé; Compositori indaga Le ricette dei designer. E poi ci sono i quaderni editi da Kellermann, delizia grafica vintage (un titolo su tutti: Gli gnomi mangioni). Avvicinandosi sempre più alla cucina degli artisti, si arriva ai menu stagionali (proposti però da Mina Novello) all’interno del progetto di Lucy + Jorge Orta per ZegnArt, mentre nel 2014 – nel quadro della manifestazione bolognese La scienza in piazza – veniva dato alle stampe Personal Foodonsale, ovvero cinquanta ricette d’artista.
L’IDEA DI SILVIA MACCHETTO
In questa scia si inserisce ora l’avventura di Silvia Macchetto, che con Mozzarella in carrozza – omaggio a Gino De Dominicis – ha raccolto le suggestioni di un nugolo di artisti italiani per arricchire la tavola. Un libro che è anche un bell’oggetto, a mimare i ricettari più classici ed ergonomici: rilegatura a spirale, copertina cartonata e plastificata, carta con una solida grammatura. E dentro cosa c’è? Ci sono gli artisti insieme a una loro ricetta, ognuno con il proprio personalissimo approccio alla cucina e all’invito della curatrice. Così, partendo dall’inizio, c’è Mario Airò che pubblica una foto marina, un racconto autobiografico e, naturalmente, una ricetta, con tanto di abbinamento enologico. Gli spaghetti di Francesco Arena necessitano invece, durante la preparazione, della lettura di alcuni sonetti. Ci sono insalate con ingredienti edibili ma ricercatissimi (Manfredi Beninati) e chi si limita a un buon cocktail (Sarah Ciracì e Stefania Galegati Shines), chi dell’edibilità se ne infischia (la Zuppa di cuoio di Enzo Cucchi) e chi predilige una semplicità più o meno monastica (dalle Banane con lo zucchero di Flavio Favelli alle Stelline in brodo per me di Marisa Merz). C’è chi a cucinare pare davvero bravo (Luca Trevisani) e chi punta tutto sui colori (Cena arancione di Vedovamazzei). E ne abbiamo nominati solo una piccola parte, in questo che è insieme un libro d’arte, un ricettario e – soprattutto – un gesto d’amore nei confronti degli artisti e della loro inesauribile capacità di arricchire il mondo.
‒ Marco Enrico Giacomelli
Silvia Macchetto (a cura di) – Mozzarella in carrozza
Pagg. 136, € 20
Articolo pubblicato su Grandi Mostre #4
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