Animazione e tecnologia. Un libro spiega cosa si cela dietro il mito e il “sistema” Pixar
La storia, l’estetica e la vision della più giovane major dell’industria hollywoodiana vengono raccontate da Christian Uva in un saggio che ripercorre i più grandi successi della nota casa di produzione cinematografica
Il sistema Pixar è qualcosa di abbastanza complesso. È quel mondo cinematografico e di animazione che negli ultimi trent’anni o poco più ha cambiato il modo di raccontare i supereroi attraverso le più moderne ed evolute frontiere mediali. Il sistema Pixar è anche il titolo del libro edito da Il Mulino e scritto da Christian Uva, docente di Storia del Cinema presso l’Università Roma Tre.
L’UNIVERSO PIXAR
Nata come costola della Lucasfilm di George Lucas, acquisita da Steve Jobs nel 1986 e divenuta nel 2006 di proprietà della Walt Disney, la Pixar rappresenta un esempio ideale di industria creativa capace di imporre a livello globale un marchio di qualità che è cifra di una precisa visione del mondo, oltre che di un solido e corposo immaginario insieme infantile e adulto. Film come Toy Story, Alla ricerca di Nemo, Gli incredibili, Cars o Inside Out sono il frutto di un sistema industriale, narrativo, estetico e ideologico che, nel corso degli ultimi vent’anni, è stato in grado di rivitalizzare il cinema d’animazione proponendo, tra tecnofilia e nostalgia, un’articolata riflessione sull’american way of life contemporanea e, in particolare, sull’identità nazionale degli Stati Uniti alla prova con le sfide del presente.
ORIGINE, FILOSOFIA E GRANDEZZA
Il libro che Christian Uva dedica al “Sistema Pixar” è un preciso studio sull’animazione contemporanea. La Pixar si pone come capofila dell’animazione mondiale, di un linguaggio semplice e serio dedicato alla sensibilità umana. Quello realizzato dalla Pixar altro non è che un cinema collettivo, fintamente rivolto solo ai più piccoli: umanizzare la tecnologia, infatti, è il grande punto di forza della casa di produzione americana. Il libro di Uva è strutturato in tre parti: le origini del progetto culturale e digitale nato “dall’unione di un figlio di Disneyland (John Lasseter), di un apostolo della californian ideology (Steve Jobs), di un hippy della West Coast (Alvy Ray Smith) e di un mormone cresciuto a Salt Lake City (Edwin “Ed” Catmull)”; il dialogo tra estetica, tecnica e ideologia che spinge lo spettatore a riflessioni sui grandi temi della vita; la consapevolezza della Pixar del suo valore attuale e post classico nel “sistema cinema hollywoodiano”. Christian Uva analizza l’ultima grande major (per anagrafica) creando una ragnatela di ragionamenti che spaziano da aspetti tecnologici, linguistici, sociali e anche politici.
I MIGLIORI RISULTATI PIXAR
La Pixar nel corso di quasi trent’anni ha realizzato capolavori dell’animazione contemporanea, facendo delle sue storie un’analisi del pensiero, delle paure e delle riflessioni degli spettatori. Toy Story, Alla ricerca di Nemo, Cars, Ribelle, Inside Out e in ultimo Coco (che sarà nelle sale italiane dal prossimo 28 dicembre) sono i grandi film che la Pixar ha regalato alle famiglie. Storie uniche, umane e coraggiose che, con semplicità, affrontano temi legati alla civiltà contemporanea e al suo divenire.
– Margherita Bordino
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