Castiglioni in pillole. La vita di famiglia del grande designer in due libri animati
La lampada Lampadina e il complemento Basello sono i protagonisti dei due flip-book scritti dalla figlia di Achille, Giovanna. Messi in scena in un ambiente domestico, quello di Casa Castiglioni, per parlare di progetto sotto forma di gioco.
Si dice che tutte le famiglie felici si somiglino. Che si creda oppure no a questo stereotipo di nobili natali ‒ è il citatissimo incipit di Anna Karenina ‒, la voglia di gettare uno sguardo nelle case dei grandi maestri del Novecento sarà venuta a più di un appassionato di design. Giovanna Castiglioni, la figlia del leggendario Achille, anima, insieme ai fratelli, della Fondazione che porta il suo nome, ha provato a costruire un discorso più intimo sul progetto mettendo in scena, in tandem con un’illustratrice, una serie di aneddoti legati ai progetti del padre e di episodi della vita familiare in un flip-book da poco pubblicato da Corraini. Un libro animato nel quale i personaggi che ricevono un effetto di movimento facendo scorrere velocemente le pagine sono nientemeno che i membri della famiglia Castiglioni ‒ oltre a papà Achille e alla piccola Giovanna, compaiono mamma Irma, assorta tra le pagine di un libro, i cani Linea e Lapis (quest’ultimo in un ritratto appeso al muro) e la gatta tigrata Ipazia ‒, alcuni oggetti iconici firmati dal designer e gli elementi funzionali usati per famosi allestimenti, dalla scala usata per la mostra La casa abitata (allestita da Achille e Pier Giacomo a Firenze, a Palazzo Strozzi, nel 1965) o la fontanella presente in Colori e forme nella casa d’oggi (a Como, nel 1957).
DAL DESIGN ALLE ILLUSTRAZIONI
Protagonisti dei libri sono due oggetti fortunati, entrambi ancora in produzione: la lampada da tavolo e da parete Lampadina, disegnata per Flos nel 1972, l’anno della nascita di Giovanna, e Basello, un “gradino” ‒ “basel” in dialetto milanese ‒ che può fungere da sgabello o da piano di appoggio, messo sul mercato da Zanotta nel 1987. Entrambi i progetti riflettono il mix di semplicità, ironia e leggerezza tipico dello “stile Castiglioni”. Lampadina ha un nome trasparente e componenti ridotte al minimo, un rocchetto per avvolgere il filo, una lampadina parzialmente smerigliata per non abbagliare gli utilizzatori e un buco nascosto che permette di appendere l’apparecchio alla parete. Basello, costituito da due elementi di altezza diversa, uno a L e l’altro a U, collegati da uno snodo cilindrico che permette la reciproca apertura con qualunque angolazione, può essere utilizzato in vari modi. Tre anni dopo la sua nascita, si è evoluto in un oggetto ‒ la libreria mobile Joy, variazione in maggiore del progetto originale con un numero di gradini compreso tra tre e sette ‒ che cumula ancora più funzioni: scrivania, comodino, scaletta, seduta democratica “per guardare, dal gradino più alto, il proprio padre negli occhi e sentirsi più grandi”. La matita di Sara Vivan li fa vivere inserendo la loro silhouette nell’interno domestico dei Castiglioni, portando alla luce con efficacia, vale a dire rendendoli leggibili anche agli occhi di un bambino, alcuni dettagli meno noti della vita privata del grande progettista e dei suoi familiari.
‒ Giulia Marani
Giovanna Castiglioni, Sara Vivan ‒ Basello. Castiglioni in 2 sec. Flip-book
Corraini Edizioni, Mantova 2019
Pagg. 136 pagine, € 13
ISBN 9788875708221
www.corraini.it
fondazioneachillecastiglioni.it
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