Librerie riaperte. Ecco come sta andando alla Libreria Acqua Alta di Venezia

Dopo l’alluvione, il Coronavirus. Il titolare della Libreria Acqua Alta di Venezia ci racconta la città e come sta vivendo questa drammatica situazione di ripartenza

Il 12 novembre l’acqua alta aveva devastato tutto. Danni per centinaia di migliaia di euro e libri distrutti per sempre. A fine febbraio poi si è aggiunta l’emergenza sanitaria per la diffusione del coronavirus in Italia. Una nuova batosta: chiusura forzata delle attività e città svuotata dai turisti. Per la libreria Acqua Alta di Venezia, storica attività a Santa Maria Formosa, conosciuta anche per la caratteristica gondola piena di libri all’interno del negozio, è un periodo molto complicato. Un brutto colpo per i titolari, Luigi Frizzoe suo figlio Lino, che proprio nei giorni dell’inizio della pandemia si stavano risollevando dalle difficoltà della marea invernale. “L’emergenza coronavirus è arrivata proprio quando ci stavamo risollevando dopo le difficoltà dell’acqua alta di novembre”, spiega Lino Frizzo della libreria Acqua alta. “La chiusura di queste settimane è stata ovviamente un grosso dispiacere ma inevitabile perché di colpo ci siamo trovati con la libreria vuota e la gente spaventata di potersi ammalare. In questi giorni ci siamo abituati a vedere una Venezia svuotata dai turisti. Ci sono i veneziani che potranno così iniziare a godersi tutto l’enorme patrimonio che hanno a disposizione senza la classica confusione“.  

LA FASE 2 IN VENETO

In Veneto dal 20 aprile è già iniziata una sorta di Fase 2con la parziale riapertura di alcune aziende che possono tornare a lavorare nel rispetto delle norme igienico sanitarie vigenti a causa della pandemia. Di questo processo di riapertura parziale e graduale fanno parte le librerie, che per due giorni a settimana possono tornare operative rispettando le norme di sicurezza per tutelare le persone e dunque mantenendo ingressi contingentati e l’uso delle mascherine. Ogni martedì e mercoledì (dalle 9 alle 15) anche la libreria Acqua alta ha riaperto al pubblico dopo settimane di chiusura forzata. “Ritengo che la scelta di riaprire anche se solo per due giorni a settimana possa essere un buon segnale per un ritorno alla normalità”, dice Frizzo. “Il nostro è un presidio, un servizio per i residenti che, anche se non sono tanti, hanno la possibilità di tornare in libreria”. Secondo le nuove regole, il metro di distanza tra un cliente e l’altro, la libreria Acqua alta ha già calcolato che potrà permettere l’ingresso a otto clienti per volta. “Far rispettare le regole per noi è complicato ma ce la faremo.A preoccuparci sono gli affari: il crollo del turismo comporterà un inevitabile crollo delle vendite. Per questo sarà tutto molto più difficile. La speranza è che si torni al più presto alla normalità”, conclude il titolare della galleria veneziana. 

 Carlo d’Elia

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Carlo d'Elia

Carlo d'Elia

Giornalista freelance, pugliese di nascita e di carattere, ho trasformato la mia passione nel lavoro dei sogni. Ho collaborato per anni con Il Giorno, ora sono al Corriere della sera. Ho partecipato a diversi concorsi con due documentari che ho…

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