Maurizio Cattelan compie 60 anni e li celebra su GQ diventando interprete di una nuova campagna
Change Is Good è il nome del manifesto, promosso dal periodico maschile, per un nuovo concetto di mascolinità. A fare da ambasciatore, l’artista italiano più conosciuto al mondo, con un lungo speciale e una copertina che per la prima volta accomuna tutte le 21 edizioni internazionali di GQ.
Completo Gucci e fiamma ossidrica in mano. Maurizio Cattelan (Padova, 1960) si lascia immortalare impersonando un moderno sputafuoco, diventando l’uomo copertina del numero di settembre 2020 del mensile GQ (Gentlemen’s Quarterly). Un’edizione particolare, che per la prima volta apparirà su tutte le 21 edizioni del periodico maschile presenti nel mondo.
MAURIZIO CATTELAN FESTEGGIA I SUOI 60 ANNI RACCONTANDOSI A GQ
L’artista italiano contemporaneo più quotato e conosciuto a livello internazionale, il 21 settembre compirà 60 anni. Per festeggiare, decide di raccontarsi sulle pagine di GQ, con uno speciale di 23 pagine che coinvolge anche i contributi di importanti personalità del mondo dell’arte. Maurizio Cattelan, affermatosi come il re della provocazione (è trascorso meno di un anno da quando attirava il clamore di tutto il mondo attraverso la sua “banana” attaccata con lo scotch alla parete di Art Basel Miami), lo fa ovviamente a modo suo, rilasciando un’intervista cui risponde solo tramite frasi brevi e aforismi, come: “Non temo il tempo, ma il fuso orario”.
IL CREATIVE CONCEPT DI MAURIZIO CATTELAN PER GQ
Fuori dal comune è anche il creative concept che ha sviluppato per l’occasione, facendosi ritrarre mentre gioca e si esibisce all’interno di uno sfasciacarrozze della periferia di Milano, distruggendo finestrini e saltando sopra il tettuccio delle auto (sopra, il video teaser dello shooting). Una metafora dell’essenza irriverente della sua trentennale carriera artistica, rappresentata dalle fotografie di Daniel Riera, con lo styling di Nik Piras. Il servizio di copertina si completa con i racconti di Ilaria Bonacossa, presidente di Artissima, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, collezionista e creatrice dell’omonima Fondazione e Massimo De Carlo, il più importante gallerista italiano nel mondo (prossimo ad aprire un nuovo spazio a Parigi), ognuno dei quali racconta la propria versione della personalità umana di Cattelan.
CATTELAN AMBASCIATORE DEL MANIFESTO CHANGE IS GOOD
Ma c’è dell’altro. In un momento di forti movimenti politici e sociali che attraversano il mondo (ma anche riassetti e ripensamenti delle attività editoriali), il maschile GQ ha sentito la necessità di redigere una campagna internazionale capace di proporre un nuovo modello di mascolinità. Il nome del manifesto è Change Is Good e Maurizio Cattelan, con questo nuovo numero del mensile, ne diventa ufficialmente interprete. I valori del nuovo uomo GQ sono quattro: la diversità, la gender equality, la sostenibilità e la salute mentale. Queste idee raggiungeranno, attraverso i magazine sparsi in sei continenti e con il supporto di una campagna digitale sui social network, un’audience di 50 milioni di lettori. “Change is Good, nasce dall’idea che il cambiamento sia un impegno costante, un moto perpetuo progressivo”, scrive il direttore di GQ Giovanni Audiffredi nell’ultimo editoriale. “È la tutela di ciò in cui crediamo che si arricchisce di esperienze per migliorare e scoprire nuove opportunità. Partiamo dalla convinzione che preservare le differenze sia un dovere, mentre l’uguaglianza di opportunità sia un diritto da esigere e tutelare. Dar vita a una nuova visione della mascolinità è un cantiere sempre aperto”.
-Giulia Ronchi
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