A Milano nasce l’edicola contemporanea firmata da Rubner Haus, nel segno della sostenibilità
Realizzata interamente in legno, si apre di giorno e si chiude di notte come un fiore grazie alla sua doppia conformazione. Il progetto intende creare un habitat confortevole e sostenibile, ma anche aperto alla comunità.
Più volte abbiamo trattato, sulle pagine di Artribune, della trasformazione dell’editoria cartacea, messa in crisi a causa dell’entrata nel mondo del digitale, con la conseguente chiusura di edicole e librerie indipendenti. Nonostante si sia data più volte la colpa al gigante Amazon e alle nuove tecnologie, alcuni privati hanno abbracciato la sfida, provando a introdurre alcune innovazioni alle proprie attività (è il caso di Edicola 518 a Perugia).
L’EDICOLA DEL FUTURO A MILANO
Con l’intento di contribuire all’innovazione del modello del vecchio “chiosco del giornalaio”, lo studio di architettura Rubner Haus, nato a Chienes, in provincia di Bolzano, ha lanciato l’edicola del XXI secolo, firmata Rubner Haus su progetto di ABC – Architetti Barban Cappellari di Vicenza. L’edicola, da ora attiva, si trova a Milano in Piazza della Resistenza partigiana (in Corso Genova angolo Via De Amicis). Le linee guida dell’intero progetto sono la natura e la sostenibilità ambientale: la struttura è infatti realizzata quasi interamente in legno, un materiale scelto per essere poco impattante (per la sua lavorazione e trasporto vengono impiegate poche quantità di energia e di conseguenza prodotta una bassa emissione di CO2). È inoltre un materiale igroscopico, in grado di assorbire e rilasciare l’umidità dall’ambiente circostante, rendendo l’abitabilità dell’edicola particolarmente piacevole e salubre. L’edicola di Rubner Haus, infine, si ispira alla natura anche nella sua estetica, chiudendosi di notte e aprendosi di giorno come un fiore: la sua doppia conformazione permette di assumere un aspetto compatto da chiusa, con bordature e profili in acciaio color antracite, e parti a vista in legno verniciato color grigio scuro di giorno, grazie ad alcuni elementi movibili.
L’EDICOLA DI RUBNER HAUS, NEL SEGNO DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
“Oggi si parla molto di rigenerazione urbana quale strumento per restituire alla collettività beni che incidano positivamente sui valori di inclusione sociale e di integrazione”, spiega Deborah Zani, ceo di Rubner Haus. “L’edicola quale luogo senza porte né finestre, che di solito si affaccia su una piazza o un incrocio, è uno degli spazi emblema al centro di scambi e relazioni. Pensare a come debba essere l’edicola del XXI secolo ci ha spinto a ragionare su tre concetti chiave: sostenibilità ambientale, sostenibilità dell’abitare e sostenibilità etico-culturale che trovano un comune denominatore nel materiale edile più sostenibile, il legno. Costruire in legno vuol dire rispettare l’ambiente, garantire elevati livelli di comfort oltre che un basso consumo energetico, restituire alla comunità un bene autorigenerante che si innesta naturalmente nel tessuto urbano e di relazioni sociali”.
– Giulia Ronchi
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