Natale in anticipo. Strenne editoriali per gli amanti dell’arte antica
Ci sono i grandi classici come Giulio Romano e Michelangelo, le inquietudini di Goya e pure una doppia puntata a Oriente con le geishe ritratte dai maestri giapponesi e l'arte classica indiana. 9 libri da regalare a Natale.
Terza serie di consigli editoriali in vista dei regali di Natale: dopo i romanzi ispirati all’arte e le biografie degli artisti, passiamo alle loro opere. Concentrandoci però su artisti “antichi”, quelli che precedono la rivoluzione delle Avanguardie storiche del primo Novecento. Si comincia con il sommo Vasari e si arriva in Asia, fra Giappone e India.
– Marco Enrico Giacomelli
VASARI IN LINGUA CORRENTE
Due certezze riguardano Giorgio Vasari: la necessità di leggerne le Vite, per chiunque si occupi d’arte e architettura; la difficoltà di comprenderne la lingua, un italiano desueto al quale occorre affiancare un apparato di note linguistiche che si sommano a quelle più generalmente esplicative, rendendo la lettura assai ardua. A risolvere i due problemi con una sola mossa, per di più scientificamente accorta, ha pensato Claudio Donzelli, che, a un anno di distanza dal primo volume, dedicato alla pittura, dà ora alle stampe il secondo, focalizzandosi su scultura e architettura. Di cosa si tratta: di una scelta ragionata di opere che Vasari illustra nel suo Capolavoro, debitamente introdotte dal curatore, a cui segue il testo vasariano in italiano contemporaneo (nella parte alta della pagina) e il testo originale (in quella bassa), ai quali segue infine un commento dello stesso curatore; e, come se non bastasse, le opere prese in esame sono riprodotte abbondantemente con fotografie a colori. Sarebbe un mondo bellissimo quello in cui questi libri andassero a ruba, così da convincere curatore ed editore a proporre nella medesima veste le Vite nella loro integralità. Ci proviamo?
Giorgio Vasari – I capolavori del Rinascimento raccontati da me. La scultura e l’architettura
Pagg. 308, € 35
ISBN 9788855220958
Donzelli, Roma 2020
www.donzelli.it
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QUELL’ICONA DI MICHELANGELO
Una storia che ha dell’incredibile: Erwin Panofsky scrive una tesi su Michelangelo, la presenta all’Università di Amburgo nel 1920, poi succede quel che sappiamo e la si crede andata distrutta durante i bombardamenti degli Alleati. L’autore non tornerà più sull’argomento, almeno non in quella forma. Capita però che nel 2012 (esatto: nel 2012) qualcuno spulci tra i vecchi faldoni amministrativi del Zentralinstitut für Kunstgeschichte (l’Istituto Centrale per la Storia dell’Arte) di Monaco e, sorpresa!, ritrovi la tesi di Panofsky. Gerda Panofsky (che è nata nel 1929!) ne ha curato l’edizione tedesca, pubblicata nell’ottobre del 2014, e ora la Princeton University Press ne presenta la versione inglese. Per chi ama Panofsky (e/o Michelangelo, e/o Raffaello, che nella tesi funge da contraltare, ecc.) e non può aspettare la traduzione italiana, di cui per ora non si hanno notizie.
Erwin Panofsky – Michelangelo’s Design Principles
Princeton U.P., Princeton-Oxford 2020
Pagg. 408, £ 34
ISBN 9780691165264
press.princeton.edu
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GIULIO ROMANO DOUBLE FACE
Son tanto popolari gli anniversari di nascita e morte e permettono di cogliere l’occasione per grandi rassegne espositive, con importanti prestiti e investimenti in denaro. Il rischio, tuttavia, è che ci si leghi fin troppo al calendario e alla logica dell’evento, che porta con sé la necessità dei (soliti) grandi nomi, ancorché di rilevanza mondiale. Ben venga dunque, al netto della tragedia pandemica, che il 2019-2020 sia stato eletto dalle parti di Mantova e del suo Palazzo Te il biennio di Giulio Romano, senza troppo badare alle ricorrenze. In quest’ottica, l’editore Electa ha profuso grande impegno nel licenziare pubblicazioni a tema. Due in particolare vi segnaliamo qui: il bel catalogo della mostra che si è tenuta per l’appunto a Palazzo Te e l’agile libretto (con testo inglese a fronte) che racconta per filo e per segno di cosa parliamo quando parliamo di Modi in relazione a Giulio Romano. Piccolo indizio: c’entra un tal Priapo.
Barbara Furlotti, Guido Rebecchini & Linda Wolf-Simon (a cura di) – Giulia Romano. Arte e desiderio
Electa, Milano 2019
Pagg. 224, € 35
ISBN 9788891827326
www.electa.it
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Bette Talvacchia & Maria Antonella Fusco – I Modi. Giulio Romano e gli altri / I Modi. Giulio Romano and the Others
Electa, Milano 2019
Pagg. 110, € 10
ISBN 9788891828095
www.electa.it
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LA MOLESKINE DI GOYA
Pur trattandosi evidentemente di un facsimile, fa comunque specie tenere in mano il Cuaderno C di Francisco de Goya. Si tratta di una raccolta di oltre 100 disegni che l’artista spagnolo realizza nel periodo compreso fra il 1808 e il 1820 e che rappresentano soggetti anche assai diversi l’uno dall’altro, spaziando altresì nelle tecniche utilizzate. Da notare che questo Quaderno, al contrario dei due precedenti, è giunto a noi nella sua integralità o quasi, e inoltre i disegni stessi sono conservati perlopiù al Museo del Prado, sicché anche l’elemento della dispersione è stato scongiurato. Il volume è stato pubblicato in occasione della mostra che ha celebrato i duecento anni di vita dell’istituzione madrilena ed è accompagnato da un testo in cinque lingue del curatore José Manuel Matilla – a ulteriore prova della risonanza globale di questa pubblicazione.
Francisco de Goya – Cuaderno C
Museo del Prado–Skira, Madrid–Milano 2020
Pagg. 306, € 40
ISBN 9788857243627
www.skira.net
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CANOVA DI FACCIA E DI PROFILO
Ha costituito una delle vette assolute della programmazione delle Gallerie d’Itala, e non solo nella sede milanese in cui era allestita, la mostra Canova Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna, andata in scena da ottobre 2019 fino alle soglie del primo lockdown dello scorso marzo. Una rassegna sontuosa, accompagnata da un libro-catalogo comme il faut, ovvero costituito da un ampio apparato saggistico e da un’altrettanto notevole sezione iconografica, che si concentra sulle singole opere a discapito delle installation view, che meritano tuttavia una ricerca in Rete, visto l’ottimo lavoro anche dal punto di vista allestitivo.
Se il libro edito da Skira ha un’anima più scientifica, il contrappunto ideale è il primo volume di una serie di quattro (da cui il sottotitolo Quattro tempi), dedicata specificamente ad Antonio Canova, che l’editore 5 Continents ha affidato alla coppia costituita da Vittorio Sgarbi ai testi e da Luigi Spina alla macchina fotografica. Lo scenario è quello della Gypsotheca di Possagno, dove sono conservati i gessi dello scultore nato proprio nel paese del Trevigiano.
Stefano Grandesso & Fernando Marzocca – Canova Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna
Gallerie d’Italia-Skira, Milano 2019
Pagg. 408, € 42
ISBN 9788857242521
www.gallerieditalia.com | www.skira.net
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Vittorio Sgarbi & Luigi Spina – Canova. Quattro tempi
5 Continents, Milano 2020
Pagg. 84, € 40
ISBN 9788874399192
www.fivecontinentseditions.com
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LEPORELLO ALLA GIAPPONESE
Cominciano a costituire una gran bella collezione i volumi pubblicati da L’ippocampo e dedicati alla cultura giapponese. Notevole il fatto che, in massima parte, siano composti alla stessa maniera, e parliamo proprio della loro veste editoriale: un cofanetto, adornato da tessuti applicati sui lati superiore e inferiore del cofanetto stesso, che raccoglie un libretto in brossura, contenente il testo e/o le didascalie, e poi il leporello. Niente paura, nulla di complicato: si tratta di un unico foglio, racchiuso da due “copertine”, piegato a fisarmonica – chi ha qualche anno sulle spalle ricorderà che era un formato molto utilizzato per le raccolte di cartoline. Qui l’autrice è Amélie Balcou, la quale ha selezionato una nutrita serie di stampe che ritraggono geishe – la risposta alla domanda se si tratti di soggetti erotici è: no – a opera di autori ormai molto noti anche in Occidente quali Kitagawa Utamaro e Katsushika Hokusai, spingendosi però fino alle soglie del XX secolo, con artisti indubbiamente meno conosciuti ma altrettanto stimolanti.
Amélie Balcou – Geishe celebrate dai maestri della stampa giapponese
L’ippocampo, Milano 2020
Pagg. 196, € 29,90
ISBN 9788867225262
www.ippocampoedizioni.it
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INTRODUZIONE ALL’ARTE INDIANA
Ecclesiastico, docente e grande specialista di arte indiana: la penna di Michel Delahoutre è quella giusta per entrare nell’ottica di una produzione secolare e indubbiamente dotata di immenso fascino. Questo libro, originariamente pubblicato nel 1979 e qui presentato in una nuova edizione, è in perfetto equilibrio fra il saggio e il table book. Grande formato, carta patinata, illustrazioni in gran parte a colori e a tutta pagina; accompagnate però da pagine competenti e approfondite, che tuttavia permettono anche al neofita di entrare in sintonia con l’arte indiana, grazie a una chiara contestualizzazione storica e dottrinale. Utilissime anche le “didascalie parlanti”, che consentono brevi e precisi affondi su questioni puntuali. L’unico grande rammarico, certo non addebitabile a editore e autore, è non poter saltare sul primo aereo diretto nel Subcontinente per osservare dal vivo templi, sculture e miniature.
Michel Delahoutre – L’arte indiana
Jaca Book, Milano 2020
Pagg. 230, € 70
ISBN 9788816606043
www.jacabook.it
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