Piney Wood Atlas, la guida sulle residenze artistiche non convenzionali in America
Un progetto giovane, sistematico ed affiatato: Piney Wood Atlas, nato dall'idea di due amiche artiste, Alicia Toldi e Carolina Porras-Monroy, ci porta in viaggio negli USA… alla scoperta delle residenze d'arte emergenti e non convenzionali.
Alicia Toldi e Carolina Porras-Monroy si sono incontrate nel 2013 appena conseguita la laurea, rispettivamente al Connecticut College e all’Università della Florida, durante la residenza agli Elsewhere Studios a Paonia, in Colorado. Da lì, non solo non si sono più separate ma hanno messo in piedi un ambizioso progetto: mappare le residenze d’artista emergenti e di nicchia presenti sul suolo americano. È nato così Piney Wood Atlas: un libro d’amore, scritto da artisti per artisti. Si tratta di una guida realizzata per essere portata con sé, ricca di consigli “tips” di viaggio – come indicazioni su sentieri escursionistici e negozi dell’usato -, creata per una consultazione massiva e vorace: una sorta di manuale romanticamente cartaceo che può essere sottolineato più volte e segnato agli angoli con le orecchiette “da cane”.
IL PROGETTO PINEY WOOD ATLAS
Si tratta di un’opera sistematica e in progress. Raccoglie sinora, nell’arco di 4 volumi, ben 45 residenze in 15 stati, ma l’intenzione delle ideatrici è quella di visitare l’intero Paese nei prossimi due anni, attraverso mirate spedizioni regionali su strada. L’ultima uscita, focalizzata sul Nord Est, testimonia le attività di 18 residenze ma è stata preceduta dai cataloghi sul Nord Ovest (13 residenze più una in Canada), sul Midwest (17 residenze) e sul Sud Ovest (14 residenze). Come vengono raccolti i dati per la stesura di questi utili opuscoli? Attraverso la visita, in prima persona, delle residenze. Alicia e Carolina vanno ad inserirsi in questi spazi come fossero residenti: intervistano i responsabili, condividono almeno per 24 ore pasti, conversazioni, esperienze con gli artisti e i facilitatori in situ in modo da captare l’atmosfera e l’essenza del luogo, incontrare i responsabili della specifica residenza e chiarire la loro mission.
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LA COLLABORAZIONE TRA TOLDI E PORRAS-MONROY
Questo progetto, che presuppone voglia di condivisione, nasce dalla magia dell’amicizia scoppiata tra due colleghe, alla ricerca di stimoli e di spazio per sperimentare: “L’intenzione di Piney Wood Atlas è di colmare il divario tra i database delle residenze e il passaparola, assicurando che la partecipazione ad una residenza sia un’avventura raggiungibile, produttiva e divertente per tutti“. La connessione è nata sin da subito, nel fortuito incontro durante la residenza in Colorado, scaturito da una confusione organizzativa: “tre giorni dopo eravamo su un’amaca a bere una bottiglia di vino insieme” racconta Alicia a Emma Orlow di Vogue. Alicia Toldi e Carolina Porras-Monroy sono diventate amiche per la pelle. Appena tornate a San Francisco, Porras-Monroy ha convinto Toldi a trasferirsi nel suo appartamento, pieno di donne e gatti, in Richmond District. La collaborazione è affiatata. Mentre Alicia tratteggia i ritratti dei mediatori delle residenze, Carolina disegna le mappe da includere nella guida. Sono inoltre previsti contenuti online e workshop. L’obiettivo della mappatura è quello di trovare luoghi adatti a tutte le categorie di artisti, sia per identità che per medialità e poetica, ma anche residenze aperte a creativi con un progetto in mente che siano scienziati o podcaster. Le residenze in questione devono essere gratuite, offrire un compenso e borse di studio per gli artisti, specialmente per BIPOC (acronimo per “black, indigenous and people of color”) e queer, o raggiungere una soglia massima di $1,000 al mese.
RESIDENZE NON CONVENZIONALI: QUALI SONO?
Residency in the Garden dimostra un’ospitalità radicale, è situata nel cortile di una famiglia cooperativa a Portland, Oregon. Gli artisti vengono ospitati per una settimana in una tenda di tela e legno, costruita a mano, in un giardino urbano. Un’altra residenza, ideale per chi ama il silenzio, è quella della Fondazione Montello, nel deserto del Nevada. Offre sia lo studio che una postazione abitativa – è l’unica casa per chilometri – e sostiene artisti la cui ricerca ruota sulla protezione dell’ambiente naturale. Marble House, maestosa villa di marmo nel sud del Vermont, ospita residenze familiari con un ricco programma di attività e pone l’accento sull’aspetto conviviale e sul cibo: i pasti vengono condivisi e si può godere di un grande orto biologico.
– Giorgia Basili
https://www.pineywoodatlas.com/the-books
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