Nasce Marsilio Arte. Una nuova società per progettare mostre e gestire spazi museali
La casa editrice Marsilio ha acquisito il controllo di Civita Tre Venezie, società di cui era precedentemente socia di minoranza dedicata alla progettazione di eventi d’arte e gestione di spazi museali, dando così vita alla nuova Marsilio Arte. Della nuova società abbiamo parlato con l’Amministratore Delegato Luca De Michelis
Nasce dalla trentennale esperienza nel mondo dell’arte maturata da Marsilio Editori nell’ambito di Civita Tre Venezie – società specializzata nell’ideazione e organizzazione di mostre ed eventi culturali – la nuova Marsilio Arte, società dedicata alla progettazione e realizzazione di mostre e iniziative culturali, alla gestione di bookshop e servizi per musei e siti espositivi, all’ideazione e produzione di libri e cataloghi. La casa editrice, facente parte del Gruppo Feltrinelli, ha infatti acquisito il controllo di Civita Tre Venezie, potenziando le attività già svolte in questi decenni che, in questa nuova veste, prendono vita attraverso “un unico progetto coordinato, sviluppato in maniera integrata”, come sottolinea l’Amministratore Delegato di Marsilio e Marsilio Arte Luca De Michelis. “La nascita di Marsilio Arte arricchisce la sinergia tra Gruppo Feltrinelli e Marsilio, che in questi anni ha portato importanti risultati e soddisfazioni reciproche, e accresce le potenzialità editoriali del nostro Gruppo”, sottolinea Roberto Rivellino, CEO del Gruppo Feltrinelli. “Questa operazione è perfettamente in linea, nel metodo e nel contenuto, con la storia e il progetto futuro di Feltrinelli: manifestare concreto dinamismo e cogliere le opportunità che meglio interpretano i gusti del pubblico e le mutevoli esigenze del mercato della cultura”. Della nascita di Marsilio Arte, della visione e della missione che la nuova società si accinge a intraprendere abbiamo parlato con Luca De Michelis, che ci ha inoltre dato alcune anticipazioni sulle mostre e i progetti in cantiere.
INTERVISTA A LUCA DE MICHELIS, AD DI MARSILIO E MARSILIO ARTE
Qual è il percorso e quali sono le riflessioni che vi hanno portato a intraprendere il progetto Marsilio Arte?
Marsilio Arte rappresenta per noi la volontà di dare nuova forma alla nostra esperienza trentennale: costruire progetti culturali e mostre attraverso una società di cui eravamo soci di minoranza, Civita Tre Venezie, una joint venture con il Gruppo Civita che era stata pensata e animata con un importante contributo di Marsilio. Emanuela Bassetti, vicepresidente della casa editrice, infatti, l’ha guidata e ne è stata l’anima. Lo scorso anno Civita ha ceduto la partecipazione in Civita Tre Venezie a un gruppo di imprenditori capitanato da Beppe Costa attraverso Opera20, e lì è nata l’occasione per riformulare la nostra attività: Civita Tre Venezie era una formula per noi limitante perché focalizzata sul Nord Est; Marsilio Arte, invece, ha ambizioni nazionali e internazionali, in linea con il percorso intrapreso da Marsilio nell’editoria in questi anni.
Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati?
Oggi Marsilio Arte è una società che progetta e organizza mostre, gestisce spazi museali e una rete di bookshop, oltre a ideare e produrre cataloghi e libri d’arte per le realtà con le quali ha già avviato una collaborazione. Il nostro obiettivo, con questo nuovo corso, è dunque quello di organizzare e articolare queste diverse attività, in cui da sempre siamo impegnati, in un unico progetto coordinato, sviluppato in maniera integrata.
Quali sono le vostre prospettive a medio-lungo termine per quanto riguarda la fetta di mercato che pensate di occupare come Marsilio Arte?
Nei tre anni di collaborazione con il Gruppo Feltrinelli, gli eccellenti risultati ottenuti ci hanno confermato le potenzialità del nostro lavoro. Al centro di Marsilio Arte c’è la volontà di progettare libri illustrati che abbiano una possibilità autonoma di farsi spazio in libreria, al di là di grandi eventi e rassegne. Tra questi vorrei citare la collaborazione con Luca Massimo Barbero, che racconterà Venezia, dall’antichità al mondo contemporaneo, attraverso 100 oggetti d’arte iconici e senza tempo, e il volume Index Conversations di Maurizio Cattelan, che raccoglie per la prima volta in un’unica pubblicazione tutte le conversazioni che da vent’anni a questa parte l’artista realizza, assumendo le vesti di intervistatore, insieme ad altri creativi.
Come vi ponete in particolare rispetto ai principali player che operano in Italia, ovvero Skira, Electa/Mondadori e Silvana Editoriale?
L’ambizione è quella di affermarci come uno dei player di riferimento in questo settore per il mercato nazionale e internazionale. La nostra strategia è quella di costruire delle mostre site-specific, legate ai luoghi per i quali sono ideate, con progetti dal forte carattere curatoriale, per costruire così una rete di collaborazioni e relazioni prestigiose. L’idea non è quella di proporre moltissimi eventi, ma pochi, selezionati, di grande qualità e visibilità. Credo fortemente che l’economia culturale sia molto connessa ai luoghi e alla volontà di realizzare partnership durature per sviluppare progetti mirati alla valorizzazione di un rapporto con il pubblico e il suo territorio: qualcosa che resti e che arricchisca il luogo stesso con nuovi spunti, sinergie e prospettive di crescita.
Su quali progetti state lavorando?
Tra i nostri obiettivi c’è quello di portare avanti il progetto dedicato alla fotografia, trovando una nuova sede per la Casa dei Tre Oci di Venezia, oggi un riferimento nel campo delle mostre fotografiche a livello nazionale, come mostrano le retrospettive dedicate a Erwitt, Newton, LaChapelle, Salgado, ma anche le rassegne di ricerca e riscoperta, come ad esempio quella in corso dedicata a Mario De Biasi e la prossima incentrata sul lavoro della grande fotografa Sabine Weiss, oggi novantasettenne, decana della fotografia umanista francese. Al Palazzo Reale di Milano abbiamo appena inaugurato Corpus Domini. Dal corpo glorioso alle rovine dell’anima, curata da Francesca Alfano Miglietti, mostra che propone una riflessione sulla rappresentazione del corpo, dalla Body Art all’Iperrealismo con opere, tra gli altri, di Beuys, Boltanski, de Dominicis, Lüthi.
Può anticiparci qualcosa sui progetti futuri?
L’11 dicembre inaugureremo alla Basilica Palladiana di Vicenza La Fabbrica del Rinascimento. Processi creativi, mercato e produzione a Vicenza. PALLADIO, VERONESE, BASSANO, VITTORIA, mostra a cura di Guido Beltramini, Davide Gasparotto e Mattia Vinco che indaga i meccanismi di creazione dei capolavori del secondo Cinquecento. E poi, al Museo Santa Caterina di Treviso, il 25 febbraio 2022 inaugureremo la più ampia monografica mai realizzata in Italia dedicata a Paris Bordon, curata da Simone Facchinetti e Arturo Galansino. Parallelamente, stiamo coltivando le nostre collaborazioni con quelle istituzioni con le quali lavoriamo da anni, la maggior parte veneziane (tra le quali Fondazione Cini, Gallerie dell’Accademia, Fondazione Vedova, Michelangelo Foundation per Homo Faber, Palazzo Grimani, Collezione Peggy Guggenheim, M9-Museo del ‘900, Fondazione Kapoor, Musei Civici, Fondazione Pinault ), ma anche nazionali, come la Fondazione Pirelli HangarBicocca, Palazzo Reale e Castello Sforzesco a Milano, Palazzo Strozzi a Firenze, il Maxxi e la Galleria Borghese a Roma. Stiamo avviando anche nuove collaborazioni con quelle istituzioni che condividono la nostra visione per realizzare progetti ritagliati su misura, capaci di calarsi nella realtà del territorio, lavorando a stretto contatto con artisti e curatori. A questo si unisce anche l’editoria che è uno degli assi portanti di Marsilio, fortemente identitaria e legata alla nostra storia sul fronte dei cataloghi.
– Desirée Maida
www.marsilioarte.it
www.marsilioeditori.it
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