Un po’ di possibile, sennò soffoco invocava Gilles Deleuze dalle pagine de L’immagine tempo, un saggio che ha segnato la generazione dei nati nel ‘70. Un’invocazione che apriva a scenari alternativi a un mondo che correva verso la globalizzazione e la precarietà delle esistenze e degli immaginari. Lo schianto pandemico è la riprova che quell’unico mondo in cui siamo immersi fino al collo, governato da competizione e magnifiche rivoluzioni tecniche, andrebbe ripensato e reinventato introducendo nelle pieghe e negli ingranaggi del sistema un po’ di possibile, appunto.
IL SAGGIO DI FEDERICO CAMPAGNA
Prova ad aiutarci in questo sforzo di immaginazione radicale Magia e tecnica. La ricostruzione della realtà di Federico Campagna (Sondrio, 1984), pubblicato e tradotto da Edizioni Tlon. È un saggio che ha incontrato ottimi riscontri di critica e pubblico già nella sua versione inglese del 2018 per Bloomsbury. Si tratta di un testo destinato a modificare la nostra percezione del mondo e soprattutto a definire un possibile intervento di rottura rispetto al presente. È una lettura consigliatissima alle nuove generazioni, schiacciate e intrappolate nelle maglie della tecnica. La magia è l’antidoto alla passività e si definisce nell’ineffabile inteso come ciò che non si può dire, ciò che sfugge all’ansia classificatoria del linguaggio. Un esempio illuminante e concreto dell’ineffabile in azione è quello delle centinaia di persone morte nel tentativo di attraversare un confine. Corpi invisibili che le categorie culturali (burocratiche, politiche, geografiche) in cui abbiamo organizzato la realtà, il mondo non riescono a includere attraverso il loro linguaggio. L’esistenza dei corpi migranti, invece, c’è nonostante tutto, viventi tra viventi, corpi tra corpi che la realtà e il suo linguaggio non sono in grado di comprendere.
UNA NUOVA ORGANIZZAZIONE DELLA REALTÀ
Ecco che il filosofo italiano prova a pensare, a definire un’organizzazione della realtà capace di allargare le proprie maglie all’ineffabile, alla vita intesa come processo di esperienze che sfugge alle categorie imposte dalla società/tecnica. Per fotografare, anche storicamente, l’apparizione della magia/ineffabile nella storia umana, l’autore ci conduce nelle pieghe della storia della filosofia, facendo notare come Aristotele ha cancellato dalla filosofia antica i tratti mitici, mistici, irrazionali, le ritualità, le influenze asiatiche ed egizie, in nome della supremazia della razionalità che si incarna nella tecnica. Così la storia della filosofia è diventata la storia dei progressi della ragione e della tecnica. È una narrazione, un disegno evolutivo parziale e monco. Come evidenziato da Timothy Morton nella prefazione: “Immaginiamo per esempio di guardare alle filosofie neoplatoniche e arabe per trovare qualche chiave magica atta ad aprire le porte della futuribilità. Potrebbe essere molto più corroborante che non cambiare la disposizione dei tasselli colorati sul mosaico della teoria contemporanea ‒ un esercizio che troppo spesso assomiglia a riordinare le sedie sul ponte del Titanic della ragion cinica”.
IL RUOLO DELLA MAGIA
Disegnare, pensare, ricostruire un’altra narrazione della realtà è lo sforzo che Campagna porta a termine con un linguaggio coinvolgente e chiaro nonostante la complessità delle questioni affrontate. Magia e tecnica rappresenta un tassello fondamentale nella fondazione di un sistema alternativo di realtà che svela tutti i limiti dei meccanismi di cattura disposti dalle istituzioni della tecnica, “la magia va a erodere il cuore dell’edificio della tecnica“. La magia ci offre la possibilità di avere un angolo di osservazione sulla realtà alternativo dandoci anche gli strumenti per pensare, come singoli individui, a come attivare un processo interiore di costruzione della realtà capace di tenere insieme elementi anche paradossali. È la costruzione di un immaginario magico che dà forma a uno sguardo critico sulla realtà. La magia prende la forma di una terapia di fronte allo smarrimento contemporaneo. Non è un caso che l’autore indichi in alcuni seminali saggi di Ernesto De Martino come Il mondo magico e La fine del mondo dei precedenti storici in cui l’antropologo testimonia come il ruolo di sciamani e stregoni nelle società arcaiche fosse proprio quello di superare la perdita di orizzonte. “Quando un certo orizzonte sensibile entra in crisi, il rischio principale è costituito dallo sbriciolamento di ogni singolo limite: tutto può diventare tutto, cioè il nulla emerge. Ma la Magia interviene per fermare il caos emergente“. Federico Campagna ci indica, dunque, una traiettoria di ripensamento della realtà dotandoci degli strumenti filosofici necessari per addentrarci in un altro mondo possibile.
– Marco Petroni
Federico Campagna – Magia e tecnica. La ricostruzione della realtà
Tlön, Roma 2021
Pagg. 337, € 18
ISBN 9788831498333
https://tlon.it
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