La mezza dozzina di libri che vi segnaliamo questa settimana si apre con il manuale sull’Archivio d’artista curato da Alessandra Donati e Filippo Tibertelli de Pisis, a cui fa seguito una indagine a tutto campo condotta da Daniela Brignone sui Luoghi dei Florio, il Manuale dell’antiturismo di Rodolphe Christin, la strabiliante selezione di 100 capolavori da Palazzo Barberini e Galleria Corsini, le Lettere a René Magritte scritte da Joë Bousquet e, infine, il romanzo d’esordio di Chiara Montani all’ombra di Piero della Francesca.
– Marco Enrico Giacomelli
IL PRIMO MANUALE SULL’ARCHIVIO D’ARTISTA
Che il tema dell’archivio sia uno dei più attuali nel campo dell’arte lo abbiamo sottolineato fra l’altro sul numero 63 di Artribune Magazine, che conteneva una decina di pagine sull’argomento – in particolare una lunga intervista con Marco Scotini. Questo libro, appena uscito per i tipi di Johan & Levi, fa il punto in maniera puntuale e corale sull’archivio propriamente detto, quelli che lo stesso Scotini chiama “archivi ready-made“. Un libro che si candida a diventare rapidamente il manuale per chiunque si trovi, nei ruoli più diversi, ad approcciarsi a una realtà di questo genere. I curatori, Alessandra Donati e Filippo Tibertelli de Pisis, sono fra l’altro rispettivamente direttrice del Corso per curatore di archivio d’artista promosso da AitArt – Associazione Italiana Archivi d’Artista e fondatore/presidente della stessa AitArt. Grazie a un numero davvero elevato di professionisti chiamati a firmare i trentadue saggi contenuti nel volume, l’oggetto archivio-d’artista è indagato in ogni sua sfaccettatura: dalla gestione alla catalogazione/inventariazione, dal nodo autenticità/attribuzione al diritto d’autore e della privacy, dalla conservazione e restauro alla circolazione delle opere.
Alessandra Donati & Filippo Tibertelli de Pisis (a cura di) – L’archivio d’artista. Princìpi, regole e buone pratiche
Johan & Levi, Monza 2022
Pagg. 464, € 28
ISBN 9788860102959
https://www.johanandlevi.com/
I FLORIO E IL LIBERTY PARLEMITANO
Famiglia di lontane origini calabresi, i Florio sbarcarono a Palermo nel 1799. Nel giro di mezzo secolo, la famiglia divenne una delle più influenzi della città e dell’intera isola: “Nel valzer degli arrivi, i Florio aprivano il loro salotto a banchieri del calibro dei francesi Rothschild, degli olandesi Vanderbilt e degli americani Morgan, il gotha della finanza mondiale“. Un secolo dopo iniziò tuttavia il declino, da un lato per causa della mafia, che mandò letteralmente in fumo un’ala della dimora all’Olivuzza, dall’altro per dissesti economici che rapidamente assunsero dimensioni ingestibili, minando in profondità un impero economico che aveva i suoi asset principali nel ramo armatoriale e finanziario, ma con propaggini che si estendevano al tessile, all’enologia, alla pesca, all’editoria – ed è un elenco parziale. A segnalare la presenza tuttora insistente della famiglia in città e nei dintorni ci sono innumerevoli edifici Liberty, in gran parte disegnati da Ernesto Basile: dalla Palazzina dei Quattro Pizzi all’Arenella a Villa Florio Pignatelli decorata da Antonino Leto; dal Castello Florio a Favignana al Mausoleo di Vincenzo Florio; dall’intera contrada dell’Olivuzza alla Chiesa di Sant’Antonio a Favignana; da Villa Igiea al Villino Vincenzo Florio allo Stand Florio – quest’ultimo sede di un contemporary hub.
Daniela Brignone – I luoghi dei Florio. Dimore e imprese storiche dei “viceré” di Sicilia
Rizzoli, Milano 2022
Pagg. 240, € 25,90
ISBN 9788891834522
https://www.rizzolilibri.it/
CONTRO IL TURISMO IN OGNI SUA FORMA
Di riflessioni socio-politiche sul turismo ne sono state pubblicate davvero tante negli ultimi venti-trent’anni. Perché dunque leggere l’ennesima? La ricchezza di questo agile libro del sociologo francese Rodolphe Christin sta nella sua radicalità, che, se già in Turismo di massa e usura del mondo (2014) non concedeva sconti, in questo Manuale dell’antiturismo (2017) è ancora più netto, specificando come la critica vada esercitata sul turismo nel suo complesso e non su una sua presunta devianza: “L’uscita da ciò che si è imparato, dalle proprie certezze e norme, viene relegata al rango di un miraggio improbabile che aleggia all’orizzonte del desiderio di viaggio e che pochi turisti sembrano disposti a realizzare“. E poiché questo è un periodo di prenotazioni per le vacanze estive, uno dei suggerimenti è quello di non limitarsi a rifuggire parchi tematici e villaggi plasticosi, ma di sperimentare addirittura l'”infraordinario”, quello di Georges Perec per intenderci, che scopriva tesori d’esotismo nei territori all’apparenza banali della quotidianità.
Rodolphe Christin – Manuale dell’antiturismo. Possiamo ancora dirci viaggiatori?
Bordeaux, Roma 2022
Pagg. 160, € 18
ISBN 9791259630834
https://www.bordeauxedizioni.it/
CAPOLAVORI DA PALAZZO BARBERINI E GALLERIA CORSINI
Per chi non conosce a fondo la complessa organizzazione museale romana: le cento opere qui riprodotte e commentate fanno capo alle Gallerie Nazionali di Arte Antica. Sono tuttavia conservate in due differenti edifici: la Galleria Corsini e Palazzo Barberini. La prima è una quadreria voluta dal cardinal Neri Corsini nel Settecento e naturalmente “merita di essere preservata nell’allestimento immaginato dal suo creatore“, scrive il curatore Yuri Primarosa. La seconda sede ospita invece opere acquisite nel corso degli anni o precedentemente appartenenti a collezioni altrettanto importanti, da Torlonia a Chigi, da Odescalchi alla stessa Barberini. Comprese queste scelte espositive, non resta che apprezzare la scelta dei cento capolavori (per fare due esempi: la Fornarina di Raffaello e il Narciso di Caravaggio) operata in questo libro, da affiancare alla visita di persona ai due musei. Unico appunto al libro: cotanta ricchezza avrebbe meritato un formato più grande.
Yuri Primarosa (a cura di) – Palazzo Barberini | Galleria Corsini. 100 capolavori
Officina Libraria, Roma 2022
Pagg. 240, € 18,90
ISBN 9788833670522
https://www.officinalibraria.net/
RISCOPRIRE JOË BOUSQUET GRAZIE A RENÉ MAGRITTE
“Sai, la pittura ‘surrealista’ come la pratica di innumerevoli ‘artisti’ è diventata insopportabile: vediamo molte mani mozzate, il sangue scorre a fiumi, le invenzioni sono ripugnanti di ingegnosità. Tutti questi artisti mi fanno sentire come se fossi cieco e vivessi in un polveroso museo ‘surrealista’ dove un vero mazzo di fiori farebbe scandalo“. Così scriveva René Magritte a Joë Bousquet il 3 agosto 1946. Una sola coppia di frasi permette di ribadire che: il Surrealismo non va demonizzato ma nemmeno se ne può fare una agiografia acritica, perché di scheletri nell’armadio ne ha a bizzeffe; che Magritte non è il pittore delle “trovate” ma un intellettuale di impressionante lucidità; che Joë Bousquet è uno straordinario letterato purtroppo misconosciuto in Italia e speriamo che questo libretto sia il primo di una nutrita serie.
Joë Bousquet – L’ombra di ciò che unisce. Lettere a René Magritte (1946-1948)
Mimesis, Milano 2022
Pagg. 116, € 9
ISBN 9788857583457
https://www.mimesisedizioni.it/
PIERO DELLA FRANCESCA PERSONAGGIO ROMANZESCO
Siamo a Firenze durante il Rinascimento, precisamente nel 1458, durante il governo di Cosimo de’ Medici. Piero della Francesca sta dipingendo la Flagellazione di Cristo. Intorno a lui si muove una ragazza, Lavinia, appassionata di pittura ma senza la possibilità di praticarla, proprio in quanto donna. Il Papa è malato e già si sviluppano le trame di potere che porteranno alla nomina del suo successore. Fra romanzo storico, giallo e storia romanzata dell’arte, l’esordio letterario di Chiara Montani è una piacevole lettura, i cui elementi contestuali sono suffragati da un attento studio delle fonti, finanche topografiche, precisamente indicate nella bibliografia in chiusura del volume.
Chiara Montani – Il mistero della pittrice ribelle
Garzanti, Milano 2021
Pagg. 336, € 16,80
ISBN 9788811816164
https://www.garzanti.it/
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