Ognuno interpreta come vuole o la filologia vale ancora qualcosa? Cosa significa vedere? In che modo resta nella storia un oggetto? Il fascino delle figurine è ancora vivido? Chi sono i giovani artisti italiani più interessanti? Quali donne hanno cambiato la storia della fotografia? Domande alle quali provano a rispondere sei libri che vi raccontiamo in queste schede.
– Marco Enrico Giacomelli
GIAN BIAGIO CONTE – I DIRITTI DELLA FILOLOGIA
Che i filologi abbiano in uggia Friedrich Nietzsche è comprensibile: non tanto e non solo per la dichiarazione del tedesco, secondo il quale “no, i fatti proprio non esistono, bensì esistono solo interpretazioni” (frase che richiede di essere inserita nel proprio contesto, che è quello di Umano, troppo umano e di una specifica battaglia intellettuale contro il Positivismo), bensì perché Nietzsche di formazione era un filologo. Insomma, un traditore. Il dibattito tra realisti ed ermeneuti, in ogni caso, resta stimolante nella sua inesauribilità; e la posizione di un eccelso normaliano come Gian Biagio Conte lo è senz’altro, benché plauda in maniera talora dogmatica alla norma interpretativa, quello che conduce alla “verità” del testo e che confina il lettore al ruolo di ricevente neutro e neutrale. Va da sé che questo dibattito coinvolge in pieno l’arte e la sua critica.
Gian Biagio Conte – I diritti della filologia (e i doveri dell’interprete)
Salerno Editrice, Roma 2022
Pagg. 88, € 11,90
ISBN 9788869736902
https://www.salernoeditrice.it/
WIM WENDERS – L’ATTO DI VEDERE
“Forse, il contributo maggiore della cultura americana all’arte contemporanea è proprio nell’aver scoperto il carattere iconico della scrittura, che prima veniva ignorato. Gli americani hanno inventato anche stili e caratteri di incredibile bellezza. Per loro, lo scrittore di insegne era, diversamente da noi, un vero e proprio mestiere. I pittori che si sono trasferiti dall’Ovest per installare ovunque le più grandi e le più belle insegne erano autentici anticipatori della pop art americana”. Questo è un breve passaggio tratto da una conversazione del 1991 fra Wim Wenders, Paul Püscher e Jan Thorn-Prikker. Nelle stesse pagine si parla di Walker Evans e Robert Indiana, di Vermeer e Anselm Kiefer – su quest’ultimo, fra l’altro, Wenders sta realizzando un documentario, ed è questa la ragione per la quale lo si è visto a Venezia nei giorni di opening della Biennale. Tornando al libro: è una raccolta di testi e interviste realizzati fra il 1988 e il 1992. Una traduzione italiana esisteva già, ma da tempo era fuori catalogo. E ora torna in libreria grazie all’editore Meltemi.
Wim Wenders – L’atto di vedere
Meltemi, Milano 2022²
Pagg. 276, € 20
ISBN 9788855195782
https://www.meltemieditore.it/
GIULIO IACCHETTI – SEMPLICI FORMALITÀ
“La forma è ottima quando non ha alternative”. Questa frase di Enzo Mari è scelta da Giulio Iacchetti come esergo al suo libro, che raccoglie trentadue “oggetti piacevolmente minimi”. Ci sono gli scacchi Staunton (1849) di Nathaniel Cooke e l’Arbre Magique (1952) di Julius Sämann, ci sono il dissuasore “panettone” del succitato Enzo Mari (inscindibile, almeno per chi scrive, dai “pinguini” che Pao vi disegnava sopra) e il lucchetto Yale (1851) di Linus Yale Junior; e ci sono esempi clamorosi di design anonimo, dallo stuzzicadenti allo stecco “a elica” per gelato alla supposta. Tante, tantissime le madeleine – e il bello è che molte di esse continuiamo ad assaporarle quotidianamente.
Giulio Iacchetti – Semplici formalità
Johan & Levi, Monza 2022
Pagg. 96, € 16
ISBN 9788860103208
https://www.johanandlevi.com/
ARTONAUTI. CREA, COLORA E GIOCA
Ci siamo subito innamorati del progetto Artonauti di Daniela Re. Era il 2019 e il primo album di figurine era dedicato ai capolavori della storia dell’arte; poi c’è stata la seconda tappa, consacrata al Novecento, e la terza, con un ampliamento Tutto Mondo che richiamava il celeberrimo murale pisano di Keith Haring. Adesso si cambia impostazione: la quarta uscita si intitola Crea, colora e gioca ed è un classico activity book legato all’uscita precedente. Si comincia con l’invito a disegnare una torre di Babele e si passa a sfide creative stimolanti, come immaginare l’esplosione del Monte Fuji o esercitarsi a realizzare un dipinto che utilizzi i simboli dei nativi australiani. Bellissimo, però a gran voce chiediamo: non abbandonate le figurine!
Artonauti. Crea, colora e gioca
WizArt, Milano 2022
Pagg. 64, € 7,90
ISSN 2499-6084
https://www.artonauti.it/
GIOVANI ARTISTI ALLA SOGLIA DEL NUOVO MILLENNIO
Celeberrimo ormai l’encomiabile lavoro che la VAF Stiftung porta avanti per sostenere e diffondere la conoscenza dell’arte italiana. Dal punto di vista editoriale, ci sono i cataloghi generali (ultimo in ordine di tempo, quello in tre volumi su Gianni Dova, uscito nel 2021), le monografie (Antonio Barrese l’anno scorso, in una serie iniziata nel 2006 con Umberto Boccioni), i focus su temi e movimenti (collana ferma ormai da una dozzina d’anni, quando uscì il tomo sulla Mec Art), i cataloghi delle mostre, i volumi sul biennale Premio Fondazione VAF (che fino al 2010 si chiamava Premio Agenore Fabbri).
Ora la produzione si arricchisce di un nuovo progetto: la collana Giovani Artisti alla soglia del nuovo Millennio. L’esordio nel 2021 con Susanna Pozzoli e un progetto soave di poetica documentazione di Casa Costanza, opera d’arte totale di Meret Oppenheim nel Canton Ticino. Pochi mesi dopo è la volta di Andrea Facco, con un altro libro di grande formato curato da Daniela Ferrari. Altre monografie sono in preparazione: Elena Pontiggia su Davide Coltro, e poi ancora Daniela Ferrari con Luca Coser, Jacopo Mazzonelli e Michele Parisi.
Susanna Pozzoli. Un’estate con Meret Oppenheim
Manfredi Edizioni, Imola 2021
Pagg. 212, € 25
ISBN 9791280049131
https://marettimanfredi.it/
Andrea Facco. Elogio della pittura
Manfredi Edizioni, Imola 2022
Pagg. 224, € 25
ISBN 9791280049391
https://marettimanfredi.it/
10X10. STORIE DI DONNE FOTOGRAFE
Dorothea Lange, Gerda Taro, Margaret Bourke-White, Claude Cahun, Lisetta Carmi, Tina Modotti, Imogen Cunningham, Cindy Sherman, Vanessa Beecroft e Nan Goldin: sono le dieci donne fotografe raccontate da Nicolas Ballario in questo libro, che nasce da altrettanti documentari prodotti da 24 Ore Cultura per il Museo MUDEC di Milano. Il titolo del libro, 10×10, si riferisce al numero di opere analizzate e pubblicate per ognuna delle artiste. Che sono assai differenti l’una dall’altra, accomunate, nelle parole di Ballario, dall’aver “cambiato la storia della fotografia e lo hanno fatto da una posizione scomoda, che le voleva gregarie”.
Nicolas Ballario (a cura di) ‒ 10×10. Storie di donne fotografe
24 Ore Cultura, Milano 2022
Pagg. 208, € 59,90
ISBN 9788866485438
https://www.24orecultura.com/
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