In un certo senso, leggere da cima a fondo un libro di Andrea Pazienza non è cosa possibile. O meglio, lo è, ma non è questo il punto dell’esperienza di lettura. Nelle storie del Paz bisogna “entrarci” come un tuffatore che si lancia dal trampolino, immergendosi all’interno di uno splendido pantano senza inizio e senza fine.
Avvolto ormai da un’aura quasi mitologica, testimoniata dalla recente rassegna Fino all’estremo (allestita lo scorso anno nelle sale di Palazzo Albergati a Bologna), il fumettista nato a San Benedetto del Tronto il 23 maggio 1956 avrebbe oggi compiuto sessantasei anni. E chissà come avrebbe disegnato (ma soprattutto, come avrebbe sopportato e digerito) drammi e complessità del nostro tempo.
IL NUOVO LIBRO SU ANDREA PAZIENZA
Ad accendere nuovamente i riflettori sulle opere di questa straordinaria “rockstar” della letteratura disegnata è ora un nuovo libro targato Coconino Press. Si tratta di Storie 1986-1988, ed è una raccolta di vignette relative agli ultimi tre anni di vita dell’autore.
Composto di quasi duecento pagine a colori, e anticipato da una sapiente prefazione di David Riondino, il libro (il decimo della collana dedicata ai fumetti di Paz) presenta una folta serie di racconti brevi realizzati nell’arco del triennio in questione – una parte fondamentale della produzione del fumettista, giunta finora in libreria solo in maniera frammentaria.
Scorrendo le pagine del volume si passa dai teneri ricordi d’infanzia di Una estate alla furibonda lotta contro la morte di Campofame (trasposizione a fumetti di una poesia di Robinson Jeffers); dalla sfrenata comicità delle storie realizzate per riviste satiriche come Tango e Zut fino all’ultima, splendida e incompiuta Storia di Astarte, la biografia del cane da guerra del condottiero Annibale.
Presentati per la prima volta all’interno di un’unica pubblicazione, questi frammenti sparsi appaiono al lettore come scintille impazzite di violenza e poesia. Sono gli ultimi lavori di un autore ancora giovanissimo e già maestro. Un autore capace come pochi altri di toccare tutte le corde della tragicommedia umana, trasformandole in disegni dissacranti.
LA BIOGRAFIA DI PAZ
Andrea Pazienza nasce il 23 maggio 1956 da Enrico Pazienza e Giuliana Di Cretico a San Benedetto del Tronto, nelle Marche. La sua infanzia trascorre fra San Severo, cittadina pugliese di cui era originario il padre, e San Menaio, frazione di Vico del Gargano. Terminato il liceo, nel 1974 si iscrive al DAMS dell’Università di Bologna, in quelli che sono gli anni più caldi della contestazione giovanile, di cui riesce a cogliere l’essenza nella sua prima storia a fumetti: Le straordinarie avventure di Pentothal, pubblicata a partire dal 1977 sulla rivista Alter Alter.
Sempre nel 1977 – insieme a Filippo Scòzzari, Stefano Tamburini, Massimo Mattioli e Tanino Liberatore – crea la Primo Carnera Editore e la rivista Cannibale. Dal 1979 al 1981 contribuisce al settimanale Il Male e nel 1980, con il gruppo di Cannibale e con Vincenzo Sparagna, fonda il mensile Frigidaire, sulle cui pagine comparirà il personaggio di Zanardi. Continua a collaborare con le più importanti riviste di fumetto italiane: da Linus a Fizzer, mensile che cura per i primi numeri anche nella grafica, da Tango, supplemento de L’Unità, a Zut, rivista satirica diretta da Vincino.
Muore il 16 giugno 1988 a Montepulciano a causa di un’overdose di eroina.
I fumetti di Andrea Pazienza, negli anni, sono stati pubblicati da Primo Carnera Editore, Rizzoli, Glamour International, Legambiente, Babel Editore, Edizioni ART Core, Baldini & Castoldi, Einaudi, Panini, Editoriale Cosmo, Fandango Libri e Coconino Press.
‒ Alex Urso
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