Corpo estraneo. La mia vita tra arte, musica e teatro, edito da Baldini+Castoldi, è il titolo del libro di Simona Marchini (Roma, 1941) di recente pubblicazione. Ci si chiede: perché quel “Corpo estraneo” nel titolo? Nella risposta al quesito c’è tutto il garbo, la misura, la modestia ma anche un po’ l’orgoglio e l’autostima dell’autrice, la quale, rispetto al mondo chiassoso dei vincenti autocompiaciuti, dichiara la propria estraneità, facendosi guidare dal metron, come avrebbero fatto gli antichi. Un’iniziazione privilegiata quella di Simona, cresciuta a pane, arte, cultura, musica lirica e antifascismo. Il padre, partigiano e comunista e la madre non meno impegnata nella Resistenza. Viva e propedeutica fu l’appartenenza a un milieu culturale che attorno al PCI aveva raccolto le migliori menti del tempo.
SIMONA MARCHINI E LA GALLERIA LA NUOVA PESA A ROMA
I viaggi in Europa e la conoscenza dell’URSS, Paese sul quale Simona scrive pagine intense narrando di Igor Moiséjev. La sua testimonianza è preziosa nel falsificare le ricostruzioni più volgari e di parte su una società certo complessa e contraddittoria, ma capace di alimentare cultura e arte come poche altre. Nel ’59 Alvaro Marchini inaugura la Nuova Pesa, destinata a diventare una delle gallerie più importanti di Roma. Centro espositivo e di dibattito culturale inesauribile, del quale, dopo la morte di Alvaro, Simona Marchini prende le redini.
Impossibile rendicontare la lista infinita di mostre prestigiose che nella gestione del padre e sua la Nuova Pesa ha presentato. Un’utile e preziosa sintesi di questa attività è stata recentemente fornita da una splendida mostra riepilogativa presentata a Roma presso l’Accademia di San Luca, attualmente trasferita con successo al CIAC di Foligno. La Nuova Pesa è stato ed è il gioiello di Simona Marchini, che le ha consentito di promuovere eventi culturali e mostre memorabili (con particolare affetto l’autrice ricorda Jannis Kounellis, uno dei suoi preferiti).
LA STORIA PROFESSIONALE E PRIVATA DI SIMONA MARCHINI
Ma la sua attività non si è certo esaurita entro le mura di questa magnifica galleria. La sua carriera di attrice comica, soprattutto ma non solo, di regista di opere liriche, di curatrice di festival come quello di Todi, di animatrice e sostenitrice dell’Unicef e di una serie infinita di iniziative, rivolte alla formazione e al sostegno dei giovani, configurano un unicum che difficilmente trova riscontro in altri ambiti.
Di tutto questo l’autrice ci rende partecipi in maniera piacevolmente confidenziale, senza tacere della sua vita familiare e sentimentale. Il dolore invincibile per la morte del padre. I due matrimoni, il secondo con il celebre Ciccio Cordova, l’amore elettivo e travolgente per Pierluigi Samaritani, gloria assoluta dell’opera lirica, le tante storie di amicizia e di produttiva complicità (Bernardo Bertolucci, Renzo Arbore, Ettore Scola, Gigi Proietti in particolare) che hanno tessuto una rete vasta e inestricabile utilizzata per affermare (con gentilezza) la sua visione del mondo, fondata sull’idea classica di una corrispondenza fra il bello, il buono e il giusto: kalòs kai agathòs.
‒ Roberto Gramiccia
Simona Marchini – Corpo estraneo. La mia vita tra arte, musica e teatro
Baldini+Castoldi, Milano 2021
Pagg. 240, € 18
ISBN 9788893884396
https://www.baldinicastoldi.it
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