Libri d’arte: 6 novità, da Mondrian all’arte italiana contemporanea
I libri di nuova uscita di questa settimana si spalmano fra una monografia di Piet Mondrian e i "Quaderni d'arte italiana", lo "strano posto della religione nell'arte contemporanea" e una conversazione fra Hamish Fulton e Michael Höpfner, l'arte della critica e le fotografie di Emanuele Scorcelletti
Le consuete sei proposte di lettura vi accompagnano stavolta dalla Svizzera della Fondation Beyeler al Palazzo Pianetti di Jesi, risalendo l’Europa per andare al Frans Hals Museum di Harleem e poi giù alla Quadriennale di Roma, una puntata fra Sardegna e Tibet e infine le aule dell’Art Institute di Chicago.
– Marco Enrico Giacomelli
MONDRIAN EVOLUTION
In occasione dei 150 anni dalla nascita di Piet Mondrian (Amersfoort, 1872 – New York, 1944) sono molte le iniziative espositive ed editoriali che si sono svolte, si stanno svolgendo e si svolgeranno. Nella prima parte dell’anno vi abbiamo raccontato la monografica allestita al MUDEC, alla quale erano associate ben tre pubblicazioni. Nei giorni di Art Basel ha invece inaugurato – e prosegue fino al 9 ottobre – la grande mostra alla Fondazione Beyeler. Come nel caso di Milano (fatte le debite proporzioni), dell’artista olandese si indaga qui l'”evoluzione” dal figurativo all’astratto. Il catalogo è come di consueto notevole e al suo interno segnaliamo il saggio di Bridget Riley.
Samuel Keller & Ulf Küster (a cura di) – Mondrian Evolution
Hatje Cantz, Berlino-Stoccarda 2022
Pagg. 264, € 54
ISBN 9783775752374
https://www.hatjecantz.de/
https://www.fondationbeyeler.ch/
QUADERNI D’ARTE ITALIANA
Rivista trimestrale ideata e diretta da Gian Maria Tosatti nel quadro della sua direzione della Quadriennale di Roma, Quaderni d’arte italiana è giunta al secondo numero. A carattere tematico, la prima uscita – risalente allo scorso aprile – è tautologicamente e comprensibilmente intitolata #italia, con l’obiettivo di “riconnettere il racconto dell’arte italiana contemporanea a una storia dell’arte divenuta globale“, confrontandosi con il tema non certo semplice dell’identità; la seconda, recentissima, indaga un altro scivolosissimo tema, quello del #popolare, ed espande ancora più decisamente il campo della riflessione, entrando nel merito di questioni filosofiche (Tommaso Ariemma) e teatrali (Tosatti e Silvia Rampelli, fra gli altri).
Quaderni d’arte italiana #1
Treccani, Roma 2022
Pagg. 140, € 14
ISBN 9788812010318
https://emporium.treccani.it/
https://quaderni.online/quaderni-darte-italiana-2/
JAMES ELKINS – LO STRANO POSTO DELLA RELIGIONE NELL’ARTE CONTEMPORANEA
James Elkins insegna alla School of the Art Institute of Chicago. Non insegna una materia laboratoriale, tiene un corso teorico. Per questa ragione, un poco paradossale, i suoi studenti si sentono meno a disagio a mostrargli le loro opere, specie quelle di “ricerca personale”. In rari, rarissimi casi, si tratta di lavori che hanno una natura religiosa, o meglio spirituale, o ancora meglio numinosa e sublime, per accogliere qualche spunto terminologico dell’autore. Ecco, la parte più interessante del libro è proprio quella centrale, in cui si discutono cinque “casi studio” che prendono le mosse da questi incontri inattesi. Più che la rapida introduzione, più che la conclusione che non scontenta nessuno, è nel farsi stesso della critica e del confronto che emergono gli spunti più proficui. Da leggere anche la Postfazione di Luca Bertolo, che tira in ballo Lucio Fontana e quell’Alessandro Pessoli presente anche in copertina.
James Elkins – Lo strano posto della religione nell’arte contemporanea
Johan & Levi, Monza 2022
Pagg. 160, € 24
ISBN 9788860103109
https://www.johanandlevi.com/
HAMISH FULTON & MICHAEL HÖPFNER – FROM HERE TO TIBET
Hamish Fulton (Londra, 1946) e Michael Höpfner (Krems an der Donau, 1972) praticano – è il caso di dirlo – una forma d’arte che senz’altro fa storcere il naso allo stuolo di chi “potevo farlo anch’io”. Sono infatti, l’inglese e l’austriaco, dei walking artist. Nulla a che vedere con la Land Art di ceppo statunitense. Nel loro caso non ci sono sculture, monumentali o espanse che siano; come specifica Fulton, “ci sono due (e non una) parti o discipline separate nella ‘walking art’. Innanzitutto, e indipendentemente, la camminata stessa. Questa è seguita dalle opere d’arte materiali che ne derivano. Va necessariamente chiarito che un’opera materiale non può esprimere l’esperienza di una camminata. Dico che ‘The Walk Is The Art’. In altre parole, il mio semplice contributo all’arte contemporanea è ‘la camminata’“. Dopo alcuni non-incontri fra i due – erano nelle medesime zone del mondo, si spedivano reciprocamente cartoline ma scoprivano di essere vicini solo al loro ritorno –, nel 2015 Lorenzo Giusti li ha messi insieme in una mostra al MAN di Nuoro. E questo libro-conversazione ne è l’estensione. Dove a fare da fil rouge è un luogo del cuore condiviso fra i due artisti: il Tibet. (Se cercate paralleli, non emuli, in area italiana, ci sono le scorribande appenniniche di Angelo Bellobono e il viaggio a piedi verso Amatrice di Giorgio Andreotta Calò.)
Hamish Fulton & Michael Höpfner – From Here to Tibet. A conversation between two walking artists
Humboldt Books, Milano 2022
Pagg. 192, € 25
ISBN 9788899385972
https://www.humboldtbooks.com/
THE ART OF CRITIQUE
Qual è l’eredità dell’Institutional Critique oggi? A quali aporie va incontro una “svolta etica” nell’ambito del sistema dell’arte (contemporanea)? Come evitare che la soggettività politica sfoci in un identitarismo elitario? Sono alcune delle decine di questioni che vengono affrontate nel progetto (ancora in corso) al Frans Hals Museum di Haarlem, in Olanda, e che trovano in questo libro una cristallizzazione, aporetica anch’essa, se consideriamo che si tratta di nodi da rinegoziare interminabilmente. Fra artisti, critici, studiosi e curatori, in a solo o in dialogo, la platea della discussione è estremamente ampia. Mentre il contributo italiano è pressoché assente, con buona pace della Italian Theory, che nel nostro Paese tende a restare troppo spesso, per l’appunto, una teoria da relegare in qualche nota a piè di pagina.
Melanie Bühler (a cura di) – The Art of Critique
Lenz Press, Milano 2022
Pagg. 288, € 26
ISBN 9791280579102
https://www.lenz.press/
https://www.franshalsmuseum.nl/
EMANUELE SCORCELLETTI. ELEGIA FANTASTICA
Non è un nome notissimo nel mondo dell’arte contemporanea, quello di Emanuele Scorcelletti. Eppure il fotografo marchigiano nel 2003 ha vinto il World Press Photo Contest per la categoria Arti e Cultura con uno scatto di Sharon Stone. Quella presentata a Jesi (a Palazzo Pianetti fino al 4 settembre) e in questo libro (finanziato con un crowdfunding che ha sforato ampiamente l’obiettivo dei 27mila euro) è una ricerca intima, ben lontana dalle sue fotografie di star del cinema e della moda. Aleggia il nume tutelare di Mario Giacomelli, inevitabilmente, nella sezione delle Visioni più che in quella dei Ricordi – e il fatto che potrebbe sembrare il contrario è ciò che rende questo brano della produzione di Scorcelletti una promessa per ulteriori, stimolanti sviluppi.
Cyril Drouhet (a cura di) – Emanuele Scorcelletti. Elegia fantastica
Hemeria, Parigi 2022
Pagg. 200, € 68
ISBN 9782490952038
https://hemeria.com/
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