Matita, la casa editrice che racconta l’architettura ai bambini
Ogni libro pubblicato dalla neonata casa editrice è curato da architetti, e racconta l’architettura, l’urbanistica e il design servendosi solo di immagini. Obiettivo? Portare i bambini a sviluppare il loro spirito di osservazione. Ne abbiamo parlato con la fondatrice
È possibile raccontare l’architettura ai bambini, con l’obiettivo di sviluppare in loro una sensibilità che li porti a osservare la realtà che li circonda? A dare risposta a questa domanda è una nuova realtà editoriale, “dedicata ai bambini dai 3 anni (e ai loro genitori!) che pubblicherà due silent book all’anno su temi relativi alle forme, ai paesaggi urbani e naturali, alla casa e all’ambiente”. È così che nasce Matita, casa editrice franco-italiana fondata da Delphine Trouillard, incentrata sui valori della solidarietà, dell’ecologia e della sostenibilità: i libri di Matita infatti sono al 100% Made in Italy, tutti stampati a Venezia, con certificazioni che sottolineano la gestione sostenibile delle foreste da cui proviene la carta.
MATITA: PERCHÉ È IMPORTANTE RACCONTARE L’ARCHITETTURA AI BAMBINI
“Ho sempre voluto condividere la mia passione per i libri con le mie figlie. Molto presto ho letto loro storie e sfogliato libri illustrati, invitandole a osservare ogni dettaglio delle immagini. Si trovano molti libri che sviluppano l’immaginazione dei bambini, storie fantastiche su mondi che non esistono, con animali strani, paesaggi e personaggi inventati, ma pochissimi libri parlano della vita quotidiana, dell’ambiente di tutti i giorni, della casa, del tragitto verso la scuola e di ciò che il bambino sperimenta ogni giorno”, racconta ad Artribune Delphine Trouillard. Le scoperte che ogni giorno i bambini si accingono a fare riguardano lo spazio da loro vissuto e attraversato, spazio che si compone di elementi di varia natura, tutti afferenti alle sfere e alle materie dell’architettura, dell’urbanistica e del design. “Mi piaceva l’idea di avere un libro che potesse accompagnare il bambino in questa scoperta, sviluppare la sua naturale propensione a fare collegamenti tra ciò che ha davanti a sé ogni giorno e ciò che osserva nelle pagine del libro”, continua Trouillard. Ciò che contraddistingue i libri di Matita è il modo in cui viene raccontata l’architettura ai bambini: le pubblicazioni sono infatti prive di testo, e dato che la narrazione è affidata alle sole immagini, la curatela e l’illustrazione dei libri sarà affidata di volta in volta a uno o più architetti. “Ogni libro sarà poi impaginato da Leonardo Sonnoli, che è anche l’autore del logo della casa editrice Matita”, sottolinea Trouillard.
I “SILENT BOOK” DI MATITA
La prima pubblicazione di Matita, il libro “1”, è prevista per la primavera 2023, e sarà curato dagli architetti Stefania Agostini e Luca Mostarda, dell’agenzia AMArchitectrue, con le illustrazioni di Catherine Cordasco: “1” racconta il percorso di crescita di un bambino degli anni ’80 fino al 2020, un’occasione per indagare i cambiamenti di paesaggi urbani e naturali nel corso del tempo, stimolando così lo spirito di osservazione e di riflessione. E circa la particolarità dei libri, ovvero quella di essere senza testo, Trouillard spiega: “le immagini parlano da sole e i silent book presentano molti vantaggi. Oltre a contribuire allo sviluppo del linguaggio, del vocabolario e del senso dell’osservazione, i silent book sono universali e ognuno può interpretarli e appropriarsene a modo suo, indipendentemente dal proprio background culturale o linguistico. E poi”, conclude, “volevo poter anche condividere questi libri con più bambini possibili, rendere questo progetto editoriale in qualche modo solidale: ogni 10 libri venduti, un libro sarà donato a strutture che accolgono i bambini che non hanno facile accesso alla lettura: ospedali, comunità, campi profughi. Il nostro scopo è anche di poterlo fare non solo in Italia ma in tutto il mondo”.
Desirée Maida
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