The Art Chapter a BASE Milano. La fiera sull’editoria d’artista

La quinta edizione della Milano Book Art Fair si tiene negli spazi di BASE dal 27 al 29 gennaio, con l’obiettivo di raccontare lo scambio tra editori e artisti nella sperimentazione di nuovi percorsi creativi. Abbiamo intervistato le curatrici

Sarà ancora una volta lo spazio BASE Milano a ospitare The Art Chapter, la fiera in cui sperimentazione e ricerca editoriale incontrano l’arte contemporanea. Il progetto, giunto alla quinta edizione, nasce su iniziativa di Studio Boîte (in sinergia con BASE sin dalla fase embrionale), e vuole raccontare la realtà di tutti quei libri che diventano essi stessi luogo di sperimentazione o assurgono al ruolo di opera d’arte. Dunque le realtà editoriali riunite a Milano dal 27 al 29 gennaio 2023 sono espressione di un’attività che considera la progettazione di un libro come un’occasione curatoriale e così facendo restituisce anche valore alla cultura tipografica, dalla scelta della carta alla tecnica di stampa alla rilegatura. A trarre vantaggio da questo approccio è il mondo dell’arte contemporanea, che beneficia di una piattaforma in cui artisti, case editrici ed editori indipendenti si confrontano e scambiano idee. A sua volta la fiera – accessibile gratuitamente, previa registrazione online, nella serata di venerdì e per tutto il weekend – fa incontrare nella cornice di BASE ospiti italiani e internazionali, accostando alla dimensione espositiva un programma di talk che vede gli editori e gli artisti dialogare con il pubblico, dal collettivo cosmopolita Libri Finti Clandestini alla presentazione dell’ultimo libro di Jacopo Valentini. Abbiamo rivolto qualche domanda alle curatrici di Studio Boîte, Federica Boràgina e Giulia Brivio.

© The Art Chapter - BASE Milano

© The Art Chapter – BASE Milano

INTERVISTA A STUDIO BOÎTE

In quale direzione si sviluppa il binomio arte-editoria?
L’editoria concede la possibilità “espositiva” e di “ricerca” che spesso il sistema dell’arte nega alle artiste/i. Il libro diventa un luogo di progettazione, sperimentazione, quasi come negli Anni Settanta, di veicolazione accessibile delle opere d’arte. La difficoltà di produrre i propri lavori e di esporre in gallerie e musei, in alcuni casi, porta alla scelta di esplorare il mondo dell’editoria come alternativa, e di trovare lì lo spazio per la propria arte. Quando ciò accade parliamo di editoria d’artista, un ambito molto difficile da definire in maniera netta, complementare all’editoria d’arte tradizionale, composta da cataloghi di mostre e saggistica di settore, ma orientata essenzialmente alla divulgazione. L’editoria d’artista, invece, oltre a rendere accessibile il lavoro degli artisti che ne fanno ricorso, è una valida opportunità per sperimentare nuove possibilità per gli artisti stessi.

Quando un libro diventa opera d’arte?
Un libro diventa un’opera d’arte quando chi lo progetta e realizza si sforza di uscire dai confini della pagina. Ciò può avvenire fisicamente, quindi con la realizzazione di libri che hanno uno sviluppo diverso rispetto alla forma tradizionale e che spesso hanno tiratura limitata, oppure anche solo a livello concettuale. In questo caso il libro non è più un contenitore di immagini o parole, che documentano qualcosa accaduto altrove, ma è un “luogo” esso stesso di ricerca e in quanto tale ha a disposizione un’infinità di possibilità.

La fiera celebra quest’anno cinque edizioni. Com’è maturato il progetto? E in che direzione sta andando?
Il progetto nasce dalla sinergia fra Studio Boîte, che da anni realizza progetti in ambito editoriale e artistico, e BASE Milano, centro creativo di innovazione sociale e di promozione culturale. Nel 2016-2017 avevamo curato degli incontri dedicati all’editoria d’artista negli spazi di BASE: la risposta del pubblico era stata entusiasta e, insieme al team di BASE, abbiamo pensato che ci fosse la giusta curiosità per promuovere un’iniziativa più ampia.
Il format della fiera-mercato ci è sembrato il più adeguato per poter creare un network e un’occasione di scambio vitale ed energico. Alcuni editori ci accompagnano dalla prima edizione, ma ogni anno cerchiamo di coinvolgere nuove realtà per essere inclusivi e lasciarci sempre sorprendere.

© The Art Chapter - BASE Milano

© The Art Chapter – BASE Milano

EDITORIA E ARTE CONTEMPORANEA A MILANO

Qual è lo stato dell’arte dell’editoria italiana vista dalla particolare prospettiva di The Art Chapter?
Se dovessimo scattare una fotografia dell’editoria d’arte e d’artista in Italia oggi, forse dovremo ricorrere a tante polaroid: è un panorama profondamente vario, frammentato dal punto di vista geografico e di provenienza. Libri d’artista, fanzine, magazine, libri oggetto, photobook… Insomma è un’editoria declinata al plurale ma percorsa da alcuni fil rouge. Uno di questi è sicuramente l’autonomia, la volontà di indipendenza formale e operativa, ma anche l’accessibilità e una vivida curiosità per la sperimentazione tipografica. Questo aspetto può sorprendere nell’epoca della smaterializzazione digitale, ma è sempre emozionante sentire il profumo della carta.

È cresciuto in questi anni il numero delle realtà editoriali che ricercano una sinergia con l’arte contemporanea?
Sì, cresce il numero di artiste e artisti che si dedicano all’editoria, spesso aprendo case editrici indipendenti oppure auto-pubblicando i propri progetti. In questa edizione di The Art Chapter coinvolgiamo quaranta espositori.

Nell’epoca della smaterializzazione dei contenuti e dell’avvento del digitale, come si torna a dare valore all’oggetto?
Il digitale fa ormai parte delle nostre vite da molti anni e siamo abituati a fruire di molti contenuti che non hanno una consistenza reale ma navigano nel mondo virtuale. Dopo tanti anni possiamo dire che l’oggetto-libro non ha mai perso il suo valore, forse è diventato più prezioso, più curato (e più costoso a causa degli aumenti del costo delle materie prime).
L’editoria d’artista per ora è ancora profondamente fisica, ma non è certo da escludere che prestissimo avremo libri d’artista digitali, anzi, alcuni casi interessanti ci sono già. Le opportunità sono infinite.

Esistono all’estero iniziative simili alla vostra che vi sentireste di consigliare?
Le fiere del libro d’artista e i festival sono moltissimi e in aumento. Tra le più importanti sicuramente dobbiamo citare Printed Matter’s Art Book Fair a New York. Tra le novità consigliamo Accident(S) Atypical Book Fair a Parigi. A Madrid si tiene ogni anno Libros Mutantes Art Book Fair; a Zurigo Volumes Art Book Fair; a Berlino Miss Read… E per chi vuole viaggiare lontano, la Tokyo Art Book Fair è imperdibile.

Livia Montagnoli

https://base.milano.it/events/the-art-chapter-milano-art-book-fair-2023/

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