In che cosa abbiamo sbagliato? L’editoria dedicata al fashion, come ogni altro supporto cartaceo, era data per agonizzante, ma la previsione era sbagliata. Pure gli show in presenza durante gli anni della pandemia sembravano non avere più futuro, ma così non è stato. Il fashion è un settore veloce, si muove senza esitare laddove si presenta l’occasione: e così è accaduto che gli show sono ripresi, certo sostenuti da dirette streaming di proporzioni impensabili solo cinque anni fa. Anche l’editoria di moda continua la sua strada nonostante e accanto ad altri tipi di media spuntati come funghi in pochissimo tempo. Se TikTok è diventato l’influencer più potente del pianeta, scuole di moda o salotti profumati non fanno a meno di rapidi volumetti o tomi extra large da esibire in bella vista. E c’è pure qualche novità nei formati e nei materiali utilizzati.
Aldo Premoli
LA ROTTA DEI BRAND
Quanto a volumetti di riflessione, questo è una vera chicca. Uno scritto articolato e ricco di note. Si tratta di un saggio nato “per indirizzare i creativi della comunicazione a individuare il linguaggio più in sintonia con i consumatori”. Ma non c’è nessun inno al consumo fine a se stesso. Il libro si apre con un’analisi particolareggiata sulla degenerazione del liberismo che, da motore di produzione e ricchezza a vantaggio della società (Adam Smith), si è andato trasformando in generatore egoista di accumulo, facendo piombare l’individuo in un mare di solitudine e incertezze (Jeremy Rifkin). L’autore s’interroga su quale idea si debba avere nei riguardi di individui che nuotano in questo liquido (Zygmunt Bauman) e su quale sia il ruolo dei brand nella “società liquida” in cui viviamo. La domanda che si pone l’autore Alberto Improda è: siamo destinati al naufragio o c’è speranza che il consumo che i brand alimentano, con le giuste tutele, possa trasformarsi in un salvagente? Tanto più rilevante risulta il fatto che a porsi questo interrogativo sia un professionista fortemente implicato nella materia che indaga. Improda è un avvocato di grido, presidente di associazioni e membro di bord italiani e stranieri. A suo vantaggio ci sono due caratteristiche che emergono chiare da questa lettura: la mancanza di arroganza dell’uomo di successo e l’albagia del cattedratico poco aduso alla pratica del mercato.
Alberto Improda ‒ La rotta dei brand
Editions Mincione, Bruxelles 2023
Pagg. 150, € 13
ISBN 9788899423919
https://www.mincionedizioni.com
CILIEGI IN FIORE NELLA STAMPA GIAPPONESE
La stampa su tessuto è una delle tecniche più affascinanti in uso nel comparto moda. Questa pubblicazione dedicata ai ciliegi in fiore non tratta esattamente di moda, ma è ricca di suggestioni per chi si occupa di questo procedimento. Chi conosce anche solo da turista il Giappone sa che all’inizio della primavera una nuvola di petali bianco e rosa copre i marciapiedi di Tokyo, così come ampi tratti di campagna. Questo delizioso leporello è dedicato alle sue raffigurazioni. La copertina in tessuto simula la seta rosa e oro e ha i caratteri disposti in verticale e a rilievo. È inserita in un cofanetto corredato di un libretto in bianco e nero con notazioni tecniche: le dimensioni complessive sono contenute, 12×17,5 cm. Aprendolo a ventaglio, appaiono 70 tavole di maestri della stampa giapponese, da Hokusai e Hiroshige, fino a Keibun, Bairei e Hasui. Una gioia per gli occhi, una fonte di ispirazione per ogni tipo di decorazione. È un oggetto “difficile da regalare”: una volta che lo sia ha tra le mani, affatica il pensiero di doversene separare.
Anne Sefrioui ‒ I ciliegi in fiore. Visti dai grandi maestri della stampa giapponese
L’ippocampo edizioni, Milano 2023
Pagg. 112, € 22
ISBN 9788867227655
https://www.ippocampoedizioni.it/
ANDREA ODICINI
Molto meno conosciuto di altri couturier, Andrea Odicini è ora al centro di questo volume che segue il più classico schema del coffee-table-book: più di cento immagini in grande formato scattate dal fashion photographer Gianni Rizzotti e qualche riga di accompagnamento di Sofia Gnoli. Protagonisti assoluti gli abiti di un “sarto” amato da un ristretto gruppo di clienti internazionali. Odicini inizia la sua attività a Parigi, la prosegue tra New York, Londra e Montecarlo. Presente per anni nel calendario dell’alta moda, sceglie poi di ritirarsi dalla scena pubblica e rimanere nella sua città, Genova, dove tutt’ora ha sede il suo atelier in un palazzo del centro storico. La pubblicazione si concentra su questo: le atmosfere dell’atelier, il fascino dei suoi abiti e dei suoi accessori. Niente di più, niente di meno.
Sofia Gnoli, Gianni Rizzotti ‒ Andrea Odicini
Rizzoli, Milano 2023
Pagg. 160, € 65
ISBN 9788891837783
https://www.rizzolilibri.it/
IL MONDO SECONDO CHRISTIAN DIOR
Maria Grazia Chiuri disegna la collezione femminile del brand di proprietà di LVMH dal 2016. Monsieur Christian Dior, invece, la sua prima collezione la presentò il 12 febbraio del 1947. Ora arriva questo delizioso volumetto (12×17,5 cm) rilegato in cotone effetto seta a ricordarcelo. Certo, ci sono state mostre a ripetizione sul lavoro del couturier parigino e pure molti libri, qualche tempo fa la medesima casa editrice ha pubblicato un volume che raccoglie le foto di 180 sfilate. Eppure questa nuova stampa dell’ippocampo edizioni ha il suo perché. All’interno, su carta da 120 grammi, solo disegni che affiancano una raccolta di riflessioni incisive, messe in rilievo da una grafica molto presente, ma comunque piacevole. Tra le molte affermazioni civettuole, alcune restano scolpite. Ad esempio questa: “Per creare una collezione non occorrono troppe idee. Ne bastano al massimo una decina! Bisogna saperle variare, approfondire, affermare, imporre. E su quelle dieci idee si costruisce una collezione”.
Christian Dior ‒ Il mondo secondo Christian Dior
L’ippocampo edizioni, Milano 2023
Pagg. 176, € 15
ISBN 9788867227686
https://www.ippocampoedizioni.it/
CHANEL
Un altro libro su Chanel? Emma Baxter-Wright aveva già dato alle stampe nel 2017 Little Book of Chanel. Questo però è un volumetto dove appaiono esclusivamente illustrazioni, cinquantacinque (oltre a sei stampe removibili), affiancate ognuna da brevi testi che danno conto delle fonti di ispirazione di un personaggio assurto ormai al ruolo di icona.
Ogni illustrazione prevede poi un piccolo gioco di abilità: maneggiandole con cura, è possibile liberarle da una parte del cartoncino su cui sono stampate isolandole dai limiti della pagina per farle svettare come piccole sculture. Chi conosce oggi il nome dell’attuale designer dell’omonimo brand francese? Chi il nome della famiglia proprietaria di questa eredità? Pochissimi, ma il personaggio di Coco resta universale. Ed ecco allora la messa fuoco di lemmi come maglia Breton, pantaloni, scarpa bicolore, profumo Chanel N°5, little black dress, perle, camelia, mescolati a camei su artisti e appartenenti all’élite della Parigi del tempo.
Quanti modi si troveranno ancora per raccontare un personaggio “favoloso” come questo?
Emma Baxter-Wright ‒ Chanel. Il libro che trasforma il mondo di Chanel in un’opera d’arte
24 ORE Cultura, Milano 2023
Pagg. 120, € 21
ISBN 9788866486343
https://www.24orecultura.com/
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