Un progetto che si propone di porre agli artisti le domande che nessuno fa ma che tutti pensano. Così è nato lo scorso gennaio FAQ – Artisti rispondono a cose, progetto editoriale indipendente sviluppato a Bologna dai due studenti Nicoletta De Santoli e Rodolfo Baldanzi, in collaborazione con Adiacenze, uno spazio espositivo per l’arte emergente.
Il progetto editoriale indipendente bolognese FAQ
Il formato dell’editoriale è quello di un singolo flyer con un lato dedicato alla domanda e alla risposta dell’artista selezionato e l’altro lato dedicato alla grafica trash anni Duemila e all’estetica post internet. Richiamando il volantino pubblicitario, il flyer si trova in giro, dai tavoli dei bar alle biblioteche fino alle panchine dei parchi: è gratuito e per tutti. La rivista si propone di smontare il sistema per cui l’arte si può spiegare solamente mediante discorsi alti e seriosi: il format domanda-risposta rende i discorsi fruibili non solo per gli addetti ai lavori. Le domande sono le più varie, e interrogano gli artisti sulla realtà e su come viene percepita.
Attualmente sono usciti tre numeri di FAQ: il primo Perché abbiamo bisogno di dire qualcosa? interroga l’illustratore Emanuele Cantoro, il secondo numero chiede a Orecchie D’Asino Come sai che non è un sogno? Il terzo numero, uscito da qualche settimana, domanda al duo Plastikhaare “Siamo ancora capaci di costruire relazioni umane?”: come si può notare, proprio a partire dalle domande scelte, FAQ porta il discorso artistico fuori in un terreno nuovo ed insolito, sperimentando le sensibilità degli artisti su nuovi livelli di ricerca.
Chiara Battaglino
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