Torna nell’ex carcere delle Murate il festival Firenze RiVista che inaugura l’edizione 2023diventando una biennale e fotografando la cultura indipendente italiana. Aria, Acqua, Terra, Fuoco: sono gli elementi naturali il leitmotiv che accompagna la settima edizione del festival delle riviste e dell’editoria indipendente, nato nel 2015 da alcune realtà del sottobosco culturale fiorentino e pratese, tra cui con.tempo, 404: file not found e la rivista L’Eco del Nulla, organizzatrice della manifestazione ancora oggi insieme alla casa editrice effequ. Tra gli ospiti di quest’anno, il direttore de L’Indiscreto Francesco D’Isa, la sociolinguistica Vera Gheno, la critica letteraria e autrice Daniela Brogi. Inoltre, alla ormai quasi decennale collaborazione con il Premio Italo Calvino, si aggiunge la partecipazione inedita della Scuola Holden con un workshop gratuito.
Le riviste nel mondo post Covid
In Duemilaventuno – Fuga dalla pandemia (2021), il co-organizzatore del festival Francesco Quatraro scrive: “Le riviste sono fuori dalla logica della scommessa. Le riviste il futuro lo vogliono costruire, non indovinare”. E per costruire il futuro della cultura indipendente italiana, Firenze RiVista si è dotata di un’esperienza ormai consolidata e di una comunità sempre più estesa di case editrici, riviste ed esponenti del settore. La novità di quest’anno è la nuova cadenza attribuita alla manifestazione che diventa una biennale per sottolineare la distanza da una logica di transitorietà e rapidità nel mondo culturale, assicurando così tempi di ricerca più dilatati che favoriscano l’individuazione di proposte attente e svincolate dalle ultime novità sul mercato. Dopo aver attraversato nel 2019 il tema, quasi profetico, del Contatto e aver aperto nel 2021 una conversazione attorno alle trasformazioni della vita sociale in epoca post-pandemica con Passaggio, Firenze RiVista lancia con l’edizione 2023 un richiamo evocativo alla natura e al rapporto tra umanità e ambiente.
Il problema dell’ambiente
Con Elementi – Acqua, Aria, Terra, Fuoco, la cultura contemporanea trova nuovi luoghi polisemici per manifestarsi: l’aria si fa suono, canale di trasmissione, cloud di archiviazione collettiva; la terra si localizza nelle città, nei quartieri e nei territori ma anche in geografie astratte; nel fuoco si liberano le questioni di genere, i discorsi su sesso, desiderio e pornografia; infine, nell’acqua, trovano la propria casa i flussi di parole, ma anche la problematizzazione di fenomeni quali l’inquinamento e le alluvioni. Un leitmotiv che si ripete quasi ritualmente nelle tre giornate di festival attraverso gli oltre settanta appuntamenti programmati negli spazi interni ed esterni del complesso Monumentale delle Murate, l’ex carcere fiorentino rigenerato nel 2001 che oggi ospita MAD Murate Art District, Caffè Letterario Le Murate e MIP Murate Idea Park, tre realtà culturali partner di Firenze RiVista 2023.
La comunità di Firenze RiVista
“In una società isolata e atomizzata, il mondo delle riviste e delle case editrici indipendenti è una grandissima opportunità per creare una comunità culturale, fatta prima di tutto di persone che si incontrano e si guardano negli occhi”, afferma Andrea Caciagli, direttore artistico di Firenze RiVista. E tra i ‘volti di carta’ della cultura indipendente italiana, sono oltre cinquanta le riviste che presidieranno l’area espositiva del festival, tra le quali Menelique, Lay0ut magazine, CTRL, Apri, insieme alle fiorentine Lungarno, L’indiscreto, In fuga dalla bocciofila; mentre, tra le venti case editrici aderenti, ci saranno anche Tlon, Del Vecchio, NN e ovviamente la capofila effequ. Vera Gheno individua nella convivenza delle differenze in amore Il quinto elemento (sabato 23 settembre, ore 10), il direttore de L’Indiscreto Francesco D’Isa che si addentra nelle terre della virtualità con l’incontro Meme vivi per città normie (domenica 24 settembre, ore 16) insieme ai memer Florencemagicmements, Madonnafreeeda, Camiciavariopinta e Suffering Fiorentina, la critica letteraria e autrice Daniela Brogi nel panel su Fantascienza e crisi dell’antropocene (venerdì 22 settembre, ore 17) organizzato dalla storica rivista femminista Leggendaria.
Il programma del festival
Scuola Holden collabora con il workshop gratuito Soffrire in gelateria. Scrivere e uccidere i luoghi comuni tenuto dallo scrittore e docente Marco Archetti. Nel racconto del clima contemporaneo, Firenze RiVista intercetta l’eredità simbolica dello spazio che ne ospita la manifestazione: il complesso Monumentale delle Murate, adibito a carcere fino al 1984, ha suggerito alle realtà promotrici un ulteriore livello di lettura introducendo il panel Vivere e scrivere oltre la cella e il collegamento telematico con i detenuti del carcere di Gorgogna, nonché autori della raccolta Il lavoro in carcere e fuori. Tra le collaborazioni e i passaggi di testimone, c’è il design dell’identità visiva di questa edizione affidata a una “curiosa ricercatrice senza soste all’orizzonte”, l’artista fiorentina Lisa Gelli, co-fondatrice del collettivo di illustrazione Le Vanvere.
Asia Neri
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