È Catherine Castillon la nuova amministratrice delegata della storica casa editrice d’arte e cultura Skira. La manager franco-italiana poco più che trentenne che prende il posto di Massimo Vitta Zelman, ancora presidente del consiglio d’amministrazione, era già Senior Advisor di Museum Studio, il più grande gruppo al mondo che offre servizi culturali per istituzioni, musei, fondazioni e brand, nonché azionista di maggioranza della casa editrice.
Laureata alla prestigiosa HEC di Parigi, Castillon ha lavorato per 10 anni nel marketing strategico per L’Oréal, Procter & Gamble e LVMH, co-fondando nel 2012 l’agenzia indipendente Etoile Rouge Italie, poi confluita in Havas BETC, e nel 2021 l’agenzia the C.Studio, specializzata in moda e lusso.
Breve storia della casa editrice Skira
La principale editrice d’arte internazionale sul mercato nasce nel 1928 a Losanna, fondata dal ventiquattrenne di origini italiane Alberto Schira, poi Skira. La casa editrice decolla nei primi anni Trenta grazie alle grandi collaborazioni con artisti come Pablo Picasso, che nel 1931 consegna al fondatore le trenta acqueforti per le Metamorfosi di Ovidio che vanno a comporre il primo volume mai pubblicato, e Henri Matisse, che procura delle preziose illustrazioni per le poesie di Stéphane Mallarmé; ma anche con progetti speciali quali Minotaure, la rivista ufficiale del surrealismo (con mentori André Breton e Paul Éluard), con contributi di Miró, Giacometti, de Chirico, Magritte, Tanguy, Matta, Man Ray.
Gli anni Cinquanta e Sessanta segnano il decollo della casa editrice sulla scena internazionale, anche grazie a prodotti di alta qualità come i famosi Grandi Libri. Dopo un periodo di transizione negli anni Settanta, dovuto alla morte del fondatore, la casa viene acquisita da Giorgio Fantoni e Massimo Vitta Zelman, che negli anni Novanta trasferiscono il quartier generale a Milano e ne confermano la vocazione nazionale (con i Classici dell’Arte) e internazionale, complice la partecipazione al Cs di nomi della critica italiana come Federico Zeri, Carlo Bertelli, Vittorio Gregotti, Germano Celant, Emilio Tadini a Pierluigi Cerri. Negli stessi anni, Skira si assicura importanti concessioni di servizi museali, allestendo nelle mostre e nei musei italiani bookshop a marchio proprio.
Il programma di Catherine Castillon per Skira
Il progetto di Castillon per Skira prevede ora di incrementare quest’ottica di sviluppo internazionale del settore editoriale dell’azienda, accanto a quello dell’organizzazione di mostre, guardando anche all’ampliamento del retail culturale nelle boutique dei musei con la nuova offerta di Museum Studio per il Sud Europa. Cercheremo, nelle prossime settimane, di rivolgerle una approfondita intervista.
Giulia Giaume
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