Cinque novità editoriali che spaziano da un capo all’altro della cultura e della produzione artistica: da un piccolo volume fotografico che racconta un microcosmo geografico italiano a due volumi, uno dedicato agli erbari fantastici e uno ai bestiari. A seguire il catalogo ragionato di uno dei più importanti artisti degli anni Novanta, Ron Mueck, e per finire la riedizione dell’introvabile Idem di Giulio Paolini.
Le fotografie di Davide Degano in un nuovo libro
Quello che parrebbe a un primo sguardo un libro d’artista in realtà non lo è. Si tratta, piuttosto, di una particolare quanto originale edizione del catalogo della mostra di Davide Degano (1990), presso il Museo della Fotografia friulano di Udine, che avrà luogo sino a febbraio.
Editore del piccolo volume è Faganel, una casa editrice e galleria goriziana, particolarmente raffinata, solita pubblicare volumi assai curati in tutti gli aspetti, dalla stampa alla grafica, fino alla confezione finale.
Ma cosa significa il titolo, ai più oscuro? Sclavanie è un microcosmo geografico, un’area montana tra Italia e Slovenia, luogo d’origine del giovane autore. Il nome svela la provenienza slava delle prime popolazioni che abitarono il particolare territorio. Una radice che Degano ha cercato nei volti delle persone, nei dettagli del territorio. Quel termine è oggi dispregiativo e indica le persone che vivono prevalentemente nelle zone montane di confine e che conservano le loro radici slave.
Attraverso l’immagine fotografica l’artista compie una ricerca di matrice sociale, antropologica. Va a indagare le prevenzioni, attraverso un esame di un territorio in fase di spopolamento, con una conseguente perdita di memoria del luogo, degli usi, dei costumi.
“Che opportunità offrono questi territori? A quali vocazioni rispondono? Come possono competere nelle trame del globalismo metropolitano?”, si chiede Degano.
Esistono delle risposte? Forse in parte, ma certo non totalmente esaustive e il lavoro serve proprio ad aprire degli spiragli di conoscenza che, attraverso la trasmissione del malessere, ci avviano alla riscoperta delle diverse situazioni. L’atteggiamento di Degano non è quello del laudator temporis acti: il suo è un proposito costruttivo, di rigenerazione territoriale con un tempo che, certo deve tenere conto del passato, ma che deve anche fare i conti con la situazione presente e con quella futura.
Davide Degano, Sclavanie
Faganel, 2023
€ 40,00
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Le due nuove pubblicazioni dedicate a flora e fauna
Herbaria e Bestiaria sono i due volumi di Domitilla Dardi, pubblicati da 24Ore Cultura, in cui la storica del design ha creato una sorta di grande raccolta storica di ambito vegetale e animale. Dardi dal 2010 è una studiosa di design che qui ha assai allargato il tema di indagine; curatrice per il design del MAXXI, dal 2022 ne è diventata Senior Curator.
Herbaria è diviso in Erbari fantastici, Erbari grafici, Erbari in tecnica mista, Florilegi. L’autrice tenta di ricostruire, senza alcun intento di completezza tassonomica, una sorta di cammino fra questa tipologia di opere. Dal Medioevo si giunge all’oggi con le opere di artisti quali Elisa Montessori, Ugo La Pietra, ma anche i fotografi William Henry Fox Talbot, l’imperdibile Anna Atkins – che nell’Inghilterra vittoriana, in cianotipia, ha catalogato l’opera del padre botanico –, e quindi il tedesco Karl Blossfeldt con le sue immagini in bianco e nero di fiori.
Bestiaria è invece diviso in Bestiari Classici, Grafici, Fantastici, Mostruosi, Esotici ed Estinti, in tecnica mista. Anche qui è un cammino iconografico dove si affrontano numerose tappe: dal Bestiario di Aberdeen a Giovannino de’ Grassi con i suoi disegni naturalistici di sapore fantastico, agli artisti del Novecento come Max Ernst ed Enrico Baj, con il suo Manuale di zoologia fantastica del 1973. Ma vi sono anche gli animali di Hieronymus Bosch e del grande naturalista Ulisse Aldrovandi.
Straordinario il bestiario del 1996 di Dmitrij Prigov, una delle figure più importanti del postmodernismo russo. Ma non mancano neppure i riferimenti alla moda con i gioielli insetto di Elsa Schiaparelli. Questi non sono animali, ma bestie, esseri immaginari. Nulla è naturalistico. Vi è una sorta di fusione fra la dimensione dell’immaginario, del visionario e le espressioni della mente umana.
Intenso è il legame che Dardi ha saputo creare tra le diverse età e culture dell’uomo, in cui gli antichi bestiari e le nuove rappresentazioni del fantastico riescono a divenire un unicum di grande valenza estetica.
Herbaria. Piante, erbari moderni e florilegi a cura di Domitilla Dardi
24Ore Cultura, 2023
pag. 256, € 65,00
ISBN 8866485985
Bestiaria. Animali fantastici, mostruosi e allegorici a cura di Domitilla Dardi
24Ore cultura, 2023
pag. 208, € 65,00
ISBN 8866486612
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Il catalogo ragionato su Ron Mueck
La mostra dell’artista australiano, naturalizzato inglese, Ron Mueck (Melbourne, 1958), ospitata alla Triennale di Milano è accompagnata da un importante volume bilingue inglese e francese. Si tratta dell’edizione ampliata del catalogo ragionato dell’artista, uscito per la prima volta in occasione della mostra alla Fondation Cartier, nel 2013.
Il libro ripercorre il lungo e complesso cammino dell’artista che, in quasi trent’anni di lavoro ha prodotto solo 48 opere di svariate dimensioni: dal gigantismo dei teschi e dei cani, in mostra a Milano, alle opere di piccolo formato, completamente spiazzanti, con corpi umani del tutto realistici. L’impegno per la realizzazione di ogni opera è infatti tantissimo, come racconta l’interessante film proposto alla Triennale e come raccontava l’altrettanto affascinante film prodotto per la mostra parigina di dieci anni fa. Il backstage della creazione è documentato nel libro da alcune foto di Gautier Deblonde, che raccontano l’atmosfera operosa dei due studi a Londra e sull’isola di Wight. Oltre alla ricerca iniziale, ogni opera richiede mesi e talvolta anni di lavoro dell’artista e dei suoi assistenti. Tra le sue prime opere Dead Dad, il corpo in miniatura del padre morto esposta a Sensation: Young British Artists from the Saatchi Collection alla Royal Academy of Arts di Londra, una mostra epocale che ha segnato l’arte a venire. L’opera di Mueck da quel momento diviene imprescindibile per chiunque da voglia occuparsi di scultura. La principale sezione del libro è dedicata alla spettacolare opera di dimensioni monumentali Mass, con i suoi sproporzionati teschi bianchi, ammassati come in una sorta di grande Giudizio Universale. A proposito dell’opera, commissionatagli dalla National Gallery of Victoria di Melbourne nel 2017, sono pubblicate anche alcune note inedite dell’artista.
Le foto pubblicate nel volume ci presentano le opere nella loro dimensione surreale e allo stesso tempo dettagliatamente naturalistica. Una ricerca, quella di Ron Mueck, in cui il soggetto è quasi sempre il corpo umano in una dimensione fortemente esistenziale.
Nel libro, di 312 pagine con 230 riproduzioni a colori, sono pubblicati, oltre a quelli dell’artista, testi di Justin Paton, Robert Rosenblum, Robert Storr, e del filosofo Peter Sloterdijk.
Ron Mueck, Catalogo Ragionato
pag. 312, € 58.00
ISBN 9782869251809
Il rapporto tra Italo Calvino e Giulio Paolini
Idem è un libro di Giulio Paolini, uscito nell’aprile 1975. Dopo quasi cinquant’anni dalla sua prima uscita, divenuto quel volumetto curatissimo oggetto di collezione, Electa lo rimette in libreria, in occasione del centenario della nascita di Italo Calvino, che di quell’edizione aveva scritto un’importante prefazione, intitolata La squadratura. La nuova edizione ripropone quel testo, e una parte dello stesso, sinora inedita. Il volume è, inoltre, arricchito dai contributi di Andrea Cortellessa e di Marco Belpoliti.
La storia dell’incontro tra Calvino e Paolini è raccontata da Belpoliti. Giulio Einaudi vede a Milano alla Galleria Marconi, nel 1973, la mostra del giovane Paolini. Ne esce entusiasta e lo contatta per proporgli di fare un libro per la sua collana Letteratura, creata e curata dal critico e storico dell’arte, Paolo Fossati, che già conosceva l’artista.
Dopo qualche mese, l’editore sollecita l’artista perché gli consegni il libro, 120, 150 pagine fra testo e fotografie dei lavori e gli parla dello scrittore in questi termini: “A Calvino riparleremo più avanti quando gli si potrà fare vedere lo schema del libro, perché non è detto che non faccia la cosa”. In realtà Calvino si è già attivato e ha già tra le mani il volume di Celant su Paolini, del 1972, pubblicato da Ileana Sonnabend.
Il libro al quale Paolini pensa parte dall’incipit di tutta la sua ricerca, Disegno geometrico del 1960. Nel testo l’artista spiega, racconta l’evoluzione, i mutamenti del suo lavoro sino alla metà dei Settanta.
Da quanto si legge nel testo di Belpoliti l’incontro con l’artista è stato assai importante per Calvino, che dopo quattro anni dal testo paoliniano, pubblica Se una notte d’inverno un viaggiatore, un romanzo nel romanzo, del quale un precedente si avverte proprio ne La squadratura in cui si parla dell’inizio, de “il disegno preliminare di qualsiasi disegno”.
Paolini, dal Disegno geometrico, realizzato a neppure vent’anni, inizia a lavorare sul linguaggio, sul senso dell’operare artistico e il suo testo in Idem è uno strumento assai utile per riuscire a comprendere la sua ricerca imprescindibile per l’arte contemporanea italiana, in cui la cultura non è mai mera erudizione.
Giulio Paolini, Idem
Electa, 2023
pag. 168, € 25,00
ISBN 9788892824980
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