Il primo anno di “Prospettica”, una nuova rivista che parla di futuri abitabili, utopie e distopie

Una nuova rivista di architettura ma non solo. Prospettica nasce da una società privata e ne costituisce una sorta di house organ evoluto. Dopo il primo numero a giugno 2023 è appena uscito il secondo numero

Prospettica, uscita lo scorso giugno 2023, è il primo progetto editoriale della società Walliance. La rivista propone dialoghi tra esperti sulle utopie urbanistiche, partendo da un tema centrale per poi districarlo attraverso interviste, reportage e racconti. Nel suo primo numero, denominato La Linea, riflette attorno al progetto NEOM e The Line, la megalopoli più avanzata del mondo che sorgerà nel deserto dell’Arabia Saudita di cui Artribune ha parlato varie volte. 

Il progetto editoriale Prospettica

Prospettica non è solo una rivista di architettura, ma viene definita come “una rivista di futuri abitabili, che indaga, specula e si addentra nelle distopie urbane e sociali, che sono, a dir la verità, già reali”. Uscita lo scorso giugno 2023, è il primo progetto editoriale indipendente di Walliance, azienda italiana, con sede a Milano, che si occupa di investimenti e finanziamenti online nel settore immobiliare. Una sorta di house organ evoluto per avere “un prodotto editoriale che uscisse dal perimetro tematico di questo”. La rivista, all’inizio, “non è nata con l’intenzione di creare Prospettica”: come racconta Luce Landolfi, Head of Marketing di Walliance, si aveva semplicemente “l’esigenza di parlare d’altro, ma anche di interrogarsi su altro”.
A fare da coordinatore editoriale è Zeno Toppan, direttore di Quanto Magazine e autore per la casa editrice CTRL, mentre Nicola Feninno, co-fondatore di quest’ultima, è caporedattore; il progetto grafico è di Paper Paper Studio, che da sempre crea “copertine eclettiche e terribilmente attraenti” secondo Landolfi. Walliance ha insomma cercato di unire il mondo dei magazine più indipendenti a quello degli investimenti immobiliari. 
In Prospettica, voci provenienti dagli ambiti più disparati danno vita a discussioni sul futuro e sui grandi temi del momento. Infatti, “Prospettica è uno spazio di convergenza di dialoghi tra esperti di urbanistica, architettura, design e media digitali. Ma anche di antropologi, filosofi, scrittori e voci emergenti. Prospettica diviene quindi metodo e strumento con cui leggere i cambiamenti che ci circondano e quelli che ci attendono”.

La rivista Prospettica
La rivista Prospettica

Dove si trova la rivista Prospettica

Prospettica è presente in diverse librerie indipendenti in tutta Italia, tra cui Gucci Garden a Firenze, Hoepli a Milano, Libreria Bodoni a Torino; il team è stato ospite del Secret Mag Club della piattaforma Frab’s, la più grande selezione online di opere e riviste indipendenti. Stanno iniziando ad utilizzare anche altri canali di vendita e distribuzione, come il sito web, eventi e fiere di settore, tra cui Firenze RiVista e SPRINT a Milano.                                                                                                                   “Tra i progetti futuri legati aProspettica” spiega ad Artribune Luce Landolfi “c’è sicuramente l’espansione negli altri Paesi europei dove opera Walliance, quindi Francia e Spagna”.

Il primo numero del magazine: La Linea

La Linea riflette attorno al progetto NEOM The Line: si tratta della prima cognitive city al mondo, una città-edificio lunga 170 km e larga solo 200 metri, completamente pedonale e, in teoria, interamente alimentata da energia rinnovabile. Tramite contenuti diversi, il numero affronta quindi l’idea di far sorgere la megalopoli più avanzata del mondo nel terreno desertico dell’Arabia Saudita, proponendo considerazioni anche sulle implicazioni di carattere ambientale e sociale che un simile progetto inevitabilmente solleva.
Il prologo, scritto da Zeno Toppan, accompagna già il lettore nel mondo delle utopie architettoniche; le altre tre parti, i cui titoli sono Sognare le utopieDove vanno a finire le utopie Rubriche, presentano al loro interno un’intervista allo studio di architetti Giò Forma attivissimi in Arabia Saudita, un reportage di Valerio Millefoglie, un racconto di fiction sul tema trattato di Giulia Caminito e altri scritti di musicologi, scrittori, storici, antropologi e architetti; essi sono chiamati “a ragionare attorno a un tema tanto concreto quanto impalpabile: quello delle utopie architettoniche, dei progetti futuristici, delle idee così grandi che affascinano e sconcertano al contempo”.
Ad aiutare nella lettura del magazine vi sono il carattere, la grafica e le immagini, che spaziano tra fotografie, ricostruzioni e disegni. Inoltre, gli autori si sono presi una certa libertà di impaginazione, come si può notare in modo particolare nell’articolo intitolato Altezza mezza bellezza, che va letto girando la rivista di 90°.

Il secondo numero di Prospettica: L’Arca

Il magazine, infine, propone una mini selezione di oggetti di design, collegati al fil rouge che parte dal tema centrale, e una di libri sull’architettura, scelti da Commerce, spazio culturale milanese per gli amanti di libri, arte e fotografia. 
Tra le dichiarazioni finali di Luce Landolfi, si intuisce che la rivista si propone come un semestrale: “il secondo numero, uscito a dicembre 2023, esplora le soluzioni, più o meno utopiche, che l’umanità ha elaborato per correre ai ripari dall’innalzamento delle acque: un fil rouge che collega la mitizzazione in tutte le culture del “Diluvio”, il racconto biblico dell’Arca di Noè, fino ad arrivare alla realtà architettoniche di oggi, come il progetto giapponese di Dogen City”.

Eleonora Galli

https://prospettica.walliance.eu/

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