Prosegue il nostro racconto delle case editrici indipendenti italiane e questa volta è il turno di Tlon, casa editrice nata nel 2006 specializzata in saggi filosofici, studi di genere e attualità ma anche pratiche spirituali, poesia e cataloghi d’arte. Abbiamo fatto due chiacchere con Caterina Di Paolo e Nicola Bonimelli, coordinatrice editoriale e art director, direttore commerciale e socio fondatore della casa editrice per approfondire meglio la loro storia e soprattutto il loro futuro.
Raccontateci Tlon: come e quando è nata, che linea editoriale ha, a chi si rivolge.
Edizioni Tlon è nata nel 2016. Il nome Tlon si ispira al racconto Tlön, Uqbar, Orbis Tertius di Jorge Luis Borges. Edizioni Tlon è parte di un progetto di divulgazione e approfondimento filosofico e culturale guidato da Maura Gancitano e Andrea Colamedici che sono, oltre che gli editori, anche scrittori e filosofi.
La casa editrice pubblica saggi filosofici (collana Planetari Big), saggi sugli studi di genere (collana Numeri Primi), saggi sull’attualità con uno sguardo filosofico (le collane Soglie e Urano), pamphlet filosofici (collana Dardi), libri di introduzione a temi e pratiche spirituali (collana Radici), romanzi (collana Finzioni), poesia (collana Controcielo) e cataloghi d’arte (collana Tlon Aleph).
Si rivolge a chiunque voglia guardare la contemporaneità con gli occhiali della filosofia e del femminismo, o forse dovremmo dire delle filosofie e dei femminismi.
In contesto come quello italiano dove molte persone non leggono libri, come sopravvivono gli editori indipendenti?
Ogni editore ha la sua soluzione. La nostra è capire che voce hanno i nostri libri mantenendoci uno stato di dubbio costante, e cercare di far arrivare i libri non solo a chi potrebbe amarli, ma anche (forse soprattutto) a chi non si è mai posto quelle domande.
Inoltre, il nostro progetto è quello di offrire una proposta culturale che vada anche oltre i libri. La strutturiamo attraverso la nostra libreria, gli eventi, i festival a marchio Tlon, la divulgazione, anche digitale, di Maura Gancitano e Andrea Colamedici, la nostra collaborazione con La Galleria Nazionale e l’Accademia di Francia a Roma di Villa Medici (nella prima gestiamo il bookshop, nella seconda curiamo la selezione dei titoli in vendita), e i nostri cataloghi d’arte.
Qual è il libro o autore che più vi rappresenta o al quale siete più legati e perché?
Un libro di cui siamo molto fieri è appena uscito: Come una foglia, conversazione tra Donna J. Haraway e Thyrza Goodeve. È un libro che è stato pubblicato originariamente dalla Tartaruga nel 1994 ma non è invecchiato di un giorno. Questo libro-intervista è un modo perfetto per entrare nella filosofia sfaccettata e sorprendente di Donna Haraway, conoscendo anche il suo passato, la sua vita, le tappe che ha attraversato per sviluppare concetti ancora attualissimi come il kin, il sapere situato, la naturcultura. Che poi si tratti di una conversazione dà la misura di quanto i rapporti, secondo Haraway e secondo la nostra lettura del femminismo, siano il fondamento di ogni ragionare davvero sentito.
Vi andrebbe di indicarci un editore indipendente di cui vi piace particolarmente il lavoro?
Adelphi, in primis. Apprezziamo molto anche i libri di nottetempo, Coconino, minimum fax, Il Saggiatore, Sur, Effequ.
Qualche anticipazione sui libri in uscita nei prossimi mesi?
A settembre uscirà un libro a cui teniamo molto, Femminismo terrone di Claudia Fauzia e Valentina Amenta, parte del collettivo Malafimmina, sul femminismo meridionalista. Sempre in autunno uscirà L’amore in più. Storia dell’amore materno di Élizabeth Badinter, un importante ritorno nelle librerie italiane per un classico centrale del femminismo europeo.
Ultima domanda: il libro assolutamente da leggere almeno una volta nella vita.
Nessun libro è assolutamente da leggere, possiamo dire qualcuno tra quelli che hanno cambiato noi [Caterina Di Paolo e Nicola Bonimelli, coordinatrice editoriale e art director, direttore commerciale e socio fondatore della casa editrice]: Della certezza di Ludwig Wittgenstein, Il male oscuro di Giuseppe Berto, La donna della domenica di Fruttero & Lucentini; Il Regno di Carrère, Così parlò Zarathustra di Nietzsche, La luna e i falò di Cesare Pavese.
Dario Moalli
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