Quando l’Isola d’Elba era capitale dell’arte contemporanea. Un libro racconta la storia
Il libro “Elba West Coast” di Maurizio Nannucci fa scoprire Marciana, borgo montano dell’isola dell’Arcipelago Toscano: qui, dal 1969 al 1986 tanta gente del mondo dell’arte veniva a cercare ispirazione
“Ho deciso di raccontare ora questa storia elbana, durata quasi vent’anni, perché altrimenti la sua memoria sarebbe andata persa”. Così, Maurizio Nannucci (Firenze, 1939) spiega ad Artribune le ragioni della sua ultima fatica editoriale Elba West Coast che racconta le mostre e gli eventi di arte contemporanea che si sono svolti a Marciana Alta, sull’Isola d’Elba, dal 1969 al 1986, attraverso un’auto-intervista e una raccolta di documenti originali, testi e foto. Un libro che rivela aspetti inediti e sorprendenti di questo piccolo paese arroccato sulle alture elbane, edito in cinquecento copie, che viene presentato fino al 10 settembre 2024 a Marciana e in alcuni, musei, biblioteche e librerie dell’isola (un elenco dei luoghi lo si può trovare a Portoferraio).
“Elba West Coast”: il libro dell’artista e agitatore culturale toscano Nannucci
Mostre, progetti, incontri e spunti per l’arte contemporanea, gli artisti e lo spettatore. Tutto questo è raccontato nel libro dell’artista toscano – noto per le scritte al neon – nonchè agitatore culturale che ha sempre attivato dinamiche editoriali nella sua lunga carriera artistica: la partecipazione alle attività di Base / Progetti per l’arte, uno spazio non profit creato a Firenze nel 1998 da un collettivo di artisti toscani, e la prolifica produzione editoriale, iniziata negli Anni Settanta, con la pubblicazione di libri d’artista, multipli e dischi con le edizioni Zona Archives e Recorthings, ne sono un esempio. Ora, questo volume getta nuova luce sull’antico borgo montano della costa occidentale dell’Isola più grande dell’Arcipelago Toscano,ricordandone questo periodo irripetibile, in cui tanta gente del mondo dell’arte veniva qui a cercare ispirazione.
Marciana: crocevia di curatori e artisti come Achille Bonito Oliva e Lucio Fontana
“Quando ho comprato questa piccola casa negli anni ’60, Marciana era un luogo abbandonato”, continua Nannucci che in quegli anni invita nella sua abitazione elbana artisti e curatori, contribuendo a fare dell’isola un punto di riferimento culturale. “Un po’ come succede a San Gimignano, con l’idea di creare mostre importanti in un contesto periferico, fuori dalle rotte dell’arte contemporanea e dalle logiche di mercato, con la volontà di attivare circuiti alternativi”. Una mostra come Latitudine/Longitudine, con la presentazione di Achille Bonito Oliva è, per esempio, l’occasione per far conoscere due notevoli opere d’arte e di architettura presenti sul territorio di Marciana: Villa Balmain, progettata per il famoso sarto parigino alla fine degli Anni Cinquanta dall’architetto Leonardo Ricci, in località La Valle, alle pendici di Poggio; e la grande opera spaziale di Lucio Fontana, creata nel 1956 sul soffitto del salone dell’Hotel del Golfo di Procchio, progettato dall’architetto Osvaldo Borsani.
La rivista Méla pubblicata a Marciana: cartoline d’artista e un disco in vinile
A Marciana, Nannucci realizza anche un vero e proprio prodotto editoriale: “Méla, la rivista che ho pubblicato dal 1976 al 1981, prende il titolo dall’antico nome greco dell’Isola d’Elba. Il suo significato è sinonimo di nero, come il colore dell’inchiostro con cui sarà stampata. Il formato è quello di un grande manifesto 70×100 cm, piegato in un doppio sedicesimo, nelle cui pagine hanno trovato spazio solo contributi inediti di artisti, musicisti, poeti, fotografi che invitavo di numero in numero”. Da qui passano lavori di Sol Lewitt, James Lee Byars, Gianfranco Baruchello, Yoko Ono, Phillip Glass. Una sequenza di cinque numeri annuali, intervallati da alcune edizioni speciali. Come Mèla post card book, un astuccio contenente una raccolta di 48 cartoline d’artista, e Audio Intellect, un disco in vinile con contributi sonori di John Baldessari (“l’unico della sua vita”), Vito Acconci, Lawrence Weiner. Dopo tante mostre e installazioni temporanee, però a Marciana non è rimasto nulla. “Sul territorio ho fatto tanti tentativi di progetti installativi sul paesaggio, tutti non andati a buon fine”, si rammarica Nannucci. Per fortuna c’è il libro a documentarli.
Claudia Giraud
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