Anima, la nuova rivista che parla di design oltre le apparenze
Anima è un nuovo magazine dedicato al design che esce una volta all’anno. Dopo il primo numero del 2023 dedicato alle origini (milanesi) del design di oggi, la seconda uscita parla dell’essenza del design e della sua capacità di influenzare la società. Tra passato, futuro e nuovi ecosistemi
Anima è un progetto nato a Londra nel 2023 con una redazione formata per la maggior parte da giovani. Le uscite sono annuali e il primo numero è stato lanciato al Salone del Mobile di Milano di quell’anno. L’obiettivo del progetto è divulgare in modo semplice nozioni legate all’architettura e al design, dalle origini agli sviluppi più recenti. Questo proposito viene concretizzato coinvolgendo artisti, designer, architetti con il costante obiettivo di andare oltre la superficialità.
Il secondo numero del magazine Anima
Nella sede di Londra la squadra pensa ai temi da affrontare nelle prossime uscite insieme a scrittori di fama internazionale e contributi di artisti famosi. In questo numero, il secondo, sono state coinvolte diverse personalità del mondo dell’arte contemporanea e del design-architettura come Nathalie du Pasquier, Otl Aicher, Barbara Kruger, Samuel Ross, Alessandro Mendini, Dieter Rams e Ferran Adrià.
Uno dei quattro temi importanti descritti nella rivista è quello delle Grandi Dittature, raccontate attraverso l’analisi dei pittogrammi delle Olimpiadi, come quelle del 1936 a Berlino fino ad arrivare alle grafiche dei Giochi di Parigi 2024. Un altro tema affrontato dalla grande artista Barbara Kruger è quello del mondo dell’arte e dei musei, osservati dal punto di vista della loro inclusività rispetto al genere. Un terzo focus del secondo numero di Anima è dedicato ai reattori nucleari, da una parte percepiti come una minaccia e dall’altra risorse per una nuova sostenibilità che superi le fonti fossili. L’ultimo tema immagina l’ipotetica costituzione di una comunità di persone pronta ad andare a vivere sulla Luna col contributo di diversi artisti, ingegneri aereo-spaziali, designer e architetti.
Gli altri contenuti di Anima
Due figure rilevanti in questo numero di Anima sono i designer Dieter Rams e Alessandro Mendini. Il primo ha dato senso al linguaggio del design, eliminando il fattore temporale e la moda, ma con l’evoluzione tecnologica il suo lavoro è diventato solo un ricordo. Il secondo si è adattato ai cambiamenti tecnologici e ha guidato anche grandi progetti editoriali come la rivista Domus. La loro influenza è presente trasversalmente in tutti i contenuti della rivista. Circa gli altri contenuti di Anima, la redazione dichiara: “Abbiamo intervistato Samuel Ross, fotografato gli studenti della London School of Architecture, siamo andati a Milano per esplorare una Triennale appena rivitalizzata e i suoi archivi; e per quanto riguarda il focus sui pittogrammi abbiamo fatto realizzare icone su misura per Anima progettate da Fran Méndez e Maria Vioque Nguyen dello studio Hondo”.
Anima: contenuti digitali oltre che su carta
Il layout di Anima è composto da un linguaggio visivo ricco di immagini, stampe grafiche, bozzetti e cartografie digitali. Si tratta di una rivista pensata per un pubblico esperto in architettura e design. Una nuova voce che parte da queste discipline per parlare di futuri abitabili e sostenibilità, da seguire anche sul sito web della rivista dove vengono pubblicati contenuti esclusivi. In attesa del prossimo numero.
Andrea Battista
Esercitazione nell’ambito del corso di laurea “Arti Valorizzazione Mercato” dell’Università IULM
Prezzo di copertina: 15€
https://www.instagram.com/anima__magazine
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