Mostre diabolike
Il re del terrore, il giannizzero nero, l'indagatore del mistero. Tre personaggi a fumetti che compiono gli anni e che vengono celebrati con mostre e iniziative, da Lucca a Napoli. Proprio al MUF di Lucca sono in corso tre percorsi espositivi che procedono con un passo decisamente diverso l'uno dall'altro. Così, tra Diabolik e Martin Mystère, a spuntarla è Dago.
Un tripudio di candeline per tre compleanni celebri. Il Museo del Fumetto di Lucca inaugura la programmazione 2012 dedicando a Diabolik, Dago e Martin Mystère altrettante mostre per festeggiare il mezzo secolo trascorso dalla creazione diabolika delle sorelle Giussani e i trent’anni del giannizzero nero e del coetaneo indagatore del mistero e dell’impossibile. Anni portati bene, i loro. Che il Muf ricorda con tre esposizioni purtroppo poco coerenti.
Dopo aver concluso questo triplice percorso, che sarà arricchito nei mesi con nuove sezioni, quel che resta davvero è la bellezza del segno e della composizione delle opere di Carlos Gomez. L’artista argentino – che ha ricevuto la pesante eredità di Alberto Salinas, creatore di Dago insieme a Robin Wood – non sorprende tanto per le tavole originali della storia ambientata a Lucca, già in mostra al Muf e riproposte in questo contesto come degno incipit espositivo.
No, a meravigliare è l’abilità della tecnica, il dinamismo delle poste, la collocazione dei soggetti. Nelle illustrazioni – tutte rigorosamente originali, selezionate e inviate direttamente dall’Argentina – Gomez fissa situazioni e personaggi con ironica abilità, esaltando la narrazione con un bianco e nero potente e tagliente insieme. L’effetto non cambia anche quando, per necessità o per istinto, si trova costretto a disegnare su supporti improbabili come il residuo di una coda si stampa di una e-mail.
Dall’eccellenza di Gomez si passa poi alla sezione più cult dedicata a Diabolik. Due piani allestiti nell’ala sinistra del museo, che segnano un cambio di passo fin troppo marcato. Al piano terra si trovano cinquanta copertine originali (una per ogni anno di vita) selezionate e concesse dalla casa editrice Astorina. La collocazione nelle vecchie teche del museo è terribilmente compromessa dal riflesso fastidiossissimo dei neon colorati che coprono l’intero soffitto. Un riverbero che si fa violento sui vetri degli espositori, creando di fatto una barriera visiva tra gli occhi di chi guarda e le opere.
E qui si esaurisce il percorso più interessante, quello che mette in mostra opere originali. Perché già al secondo piano della sezione dedicata al re del terrore si trovano gli “stamponi” delle tavole che compongono la storia Diabolik visto da lontano, realizzato in occasione del suo 40esimo compleanno e che raccoglie storie disegnati da grandi autori italiani: da Baldazzini a Cavazzano, da Giardino a Mattotti, da Toppi fino a Pinter e Liberatore. Ed è quello che accade anche nella vasta area dedicata a Martin Mystère, dove sia le copertine sia le tavole che raccontano il percorso verso il colore (con i dettagli del numero 100) non sono altro che stampati. Più che una mostra, quindi, sarebbe più giusto definirlo un “tributo”.
In attesa che nei prossimi mesi, per i trent’anni di carriere del disegnatore Giancarlo Alessandrini, come promesso dal direttore del Muf Angelo Nencetti, si possa vedere “da vicino” anche qualche originale di Martin Mystère.
Lucca non celebra da sola queste ricorrenze. Anche Napoli Comicon, in programma dal 28 aprile al primo maggio, festeggerà i trent’anni di pubblicazioni di Martin Mystère (Mostra d’Oltremare) e i cinquanta di Diabolik (Palazzo delle arti di Napoli).
Gianluca Testa
Lucca // fino al 31 dicembre 2012
Una città senza tempo incontra Dago, Diabolik e Martin Mystère
MUSEO NAZIONALE DEL FUMETTO
Piazza San Romano 4
0583 56326
[email protected]
www.museonazionaledelfumetto.it
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