Rivivere la battaglia di Bunker Hill
Dall'Italia all'America: si sposta lo scenario che fa da sfondo all'assassino più famoso dei videogame. Il terzo episodio della saga di Assassin's Creed avrà infatti come sfondo la Guerra di Indipendenza dell'America dall'Inghilterra e tutti i suoi segreti saranno svelati il 31 ottobre.
Per gli eventi organizzati in occasione dell’uscita del terzo episodio della saga di Assassin’s Creed, sarà necessario attendere Lucca Comics and Games. La Ubisoft, casa editrice del videogame, ha infatti scelto Lucca per l’evento correlato all’uscita del terzo capitolo. Un evento che durerà ben due giorni e che farà rivivere la battaglia di Bunker Hill. Duecento reenactor professionisti, che arrivano a Lucca da tutto il mondo, saranno divisi nei due schieramenti che si fronteggiarono nel 1775. Inglesi e americani si accamperanno sotto le mura, dove vivranno, dormiranno, si alleneranno, mangeranno il rancio, fino ad arrivare alla battaglia, combattuta come allora. Oltre a questa rivisitazione, Connor – il nuovo assassino – sarà protagonista anche di un intero padiglione, allestito in piazza San Michele, mentre i palazzi storici e le mura rinascimentali saranno lo sfondo per le proiezioni che raffigureranno i protagonisti del videogame.
Una grande festa, quindi, per celebrare l’arrivo del terzo assassino, ma anche per evidenziare che Assassin’s Creed non è solo un videogame: è una serie di libri, è un albo a fumetti, è alcuni corti che fanno milioni di contatti su Youtube. “Tutto questo è possibile”, spiega Alberto Coco, direttore marketing della Ubisoft, “per il forte animo artistico che esiste nella casa editrice. Rifacendosi allo spirito enciclopedico della cultura francese, si può spiegare come una storia di fantasia si inneschi sulla storia vera, attingendo anche alla mitologia. Grazie a un processo di questo genere si può avere un fumetto e un libro che lo raccontano, e un gioco che diventa anche opera d’arte per mostre nei museo”.
E mentre cresce l’attesa per questo nuovo capitolo del videogame, è sempre più forte la sua caratterizzazione come opera transmediale, più che come solo a un gioco per appassionati del genere.
Federica di Spilimbergo
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #9
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