The Secret Life of Heroes. Il gioco erotico di Grégoire Guillemin
Tutto quello che avreste voluto sapere sulla vita privata degli eroi ma non avete mai osato chiedere (tanto per ricorrere a una frase fatta, che però qui cade a pennello). Vi presentiamo l’operazione goliardica di Grégoire Guillemin.
Et voilà lo svolgimento: il 46enne francese Grégoire Guillemin, che si autodefinisce un “eclettico giocatore grafico”, alquanto birichino, si è armato di goliardico spirito iconoclasta e si è dedicato a riprodurre in grandi immagini à la Lichtenstein – dettagli “esplosi” di ipotetiche pagine di fumetti stampate a tinte piatte e/o con dilatati retini di quadricromia tipografica – l’imbarazzante dietro le quinte quotidiano di quei personaggi dei fumetti più noti che di solito ci si mostrano inappuntabili quando addirittura non integerrimi.
Qualche esempio? Partiamo dal classico, la coppia disneyana per eccellenza: di qua Minnie che si sporge maliziosa facendo albeggiare dal generoso décolleté due invitanti areole di capezzoli e di là Mickey vergognosetto che si azzarda a proporre una confezione ancora intatta di Durex. Capita l’antifona? Restando in ambito disneyano, citeremmo ancora un Peter Pan che, sotto il prevedibile titolo Mai cresciuto, sta aprendo con urgente impazienza la homepage di YouPorn. Urgeva un aggiornamento.
Insomma, i maniaci sessuali sono dappertutto. Se curiosiamo in casa DC, di indiscutibili tradizioni puritane, non si può non partire dal roccioso e carismatico Batman. Com’è prevedibile, lo cogliamo subito in un appassionato bacio con Robin. Però poi eccolo anche impegnato in un’altra operazione di lingua, stavolta etero. E infine, nel guadagnato riposo del guerriero, ora mentre si fuma la meritata canna postcoitale, ora mentre si lava i denti (qualche residuo pelo interdentale?), ora mentre addenta famelico un ipercalorico donut. Peraltro la mora Catwoman non è da meno: dopo aver dato prova di un bollente tête-à-tête saffico con la rossa Poison Ivy, svela i suoi vezzosi tatuaggi nascosti e alla fine anche lei si fruga tra i denti non proprio da principessa.
Inoltre, può interessare sapere come Superman, colto mentre si fruga inelegante a fondo le narici, poi ci mandi a quel paese inalberando un super dito medio. E Wonder Woman? Eccola che, per far bella figura, si imbottisce ben bene il reggiseno; poi ci pensa un po’ su, grattandosi sbadata una natica; e infine si sfila lo slip a stelle all-american per sedersi sulla tazza e far liberatoriamente pipì.
Ebbene sì, il gioco si presenta talvolta volgaruccio. Però, tant’è, alla resa dei conti – se non sei proprio tra i bigotti della prima fila di panche a messa – finisce che ti incuriosisci e ti diverti pure (piccoli sensi di colpa sì o no). La grafica è essenziale, un ripulito post-pop che non lascia spazio a distrazioni; quindi non riesci a distrarti.
E se ora ti volgi in casa Marvel, puoi goderti un Captain America che si ingurgita una birra gelata a disordinata garganella, le verdi manone di Hulk che confezionano abilmente un mostruoso spinellone, Spiderman che si aggiusta il pacco, amoreggia appiccicoso e poi si ritira nella toilette, e Iron Man che si rilassa alla Playstation…
Ma l’allegra pervicacia di Guillemin nell’insozzare la rispettabilità dei suoi e nostri idoli non si ferma ai fumetti. Ce n’è per molti altri, ce n’è per tutti. C’è ancora Lara Croft che si spoglia per noi, pezzo a pezzo, con poca grazia. E pure, sublime sberleffo con cui ci piace chiudere, persino la leonardesca Monna Lisa che inalbera, sorridendo enigmatica siccome suole ma stavolta pure complice, un notevole cetriolone bitorzoluto: cancellando qualsiasi dubbio sull’uso che ne ha in mente.
Ferruccio Giromini
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #19
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