Dylan Dog e le produzioni dal basso. Per un nuovo cinema

Un mediometraggio su Dylan Dog. Realizzato grazie a due campagna di crowdfunding e intrecciato a triplo filo con il web. Parliamo di estetica youtuber?

Dylan Dog – Vittima degli Eventi è un mediometraggio non profit creato con, per e dal web. Con il web perché il progetto è stato realizzato grazie al supporto e alle donazioni dei fan tramite due campagne di crowdfunding lanciate sul sito indiegogo, che hanno permesso di raccogliere più di 30mila euro. Per il web perché il film è uscito il 2 novembre e distribuito gratuitamente online. Dal web perché l’iniziativa ha coinvolto la partecipazione di molti fra i volti di più successo su YouTube in Italia.
Luca Vecchi, sceneggiatore e interprete di Groucho, è uno dei quattro The Pills, canale che realizza sketch comici da poco approdato su Mediaset. Claudio Di Biagio, regista, oltre a essere conosciuto sul web come nonapritequestotubo, canale dove realizza diversi tipi di video, dalla parodia di film alla recensione, è uno dei creatori di Freaks!, una webserie che conta due stagioni trasmesse su Deejay TV. Matteo Bruno, direttore della fotografia, è Cane Secco su YouTube e un altro dei creatori di Freaks!. The Jackal, il canale dove è distribuito il film, si è reso famoso con la produzione di serie come Lost in Google o, più recentemente, Gli effetti di Gomorra la serie sulla gente, ma anche come distributore di altre serie quali Kubrik – una storia porno, Le Cose Brutte o GeeKerZ.
Il film realizzato è un fanmovie, un tributo a uno dei personaggi italiani che più ha segnato l’immaginario fumettistico degli ultimi trent’anni, ma poverissimo di storia cinematografica. L’idea di sopperire a questa mancanza, diventata evidente quando una traduzione americana su schermo ne ha stravolto l’immagine, ha incontrato la passione degli autori e anche la loro necessità di affidarsi, per un’opera prima, a un personaggio cult dallo stile definito e dall’immagine consolidata. Necessità che può rivelarsi un’arma a doppio taglio: perché se da un lato garantisce un linguaggio comune per comunicare con il pubblico, dall’altra esige un’adeguatezza all’alto livello della serie, o per lo meno una fedeltà ai tratti più caratteristici.

Luca Vecchi & Claudio Di Biagio – Dylan Dog

Luca Vecchi & Claudio Di Biagio – Dylan Dog

Quindi, se i fan più sfegatati possono storcere il naso di fronte al fatto che l’azione si svolga a Roma anziché a Londra, o che Bloch sia presente già in pensione anziché come ispettore, dall’altra parte è evidente che, potendo poggiare su terreni ben saldi, i due autori abbiano colto l’occasione per dimostrare le loro potenzialità. Regia e sceneggiatura, infatti (come anche, del resto, gli altri apparati: fotografia, luci, scenografia, effetti eccetera) fanno volentieri sfoggio di virtuosismi, che non invadono mai troppo l’attenzione o l’intreccio, ma sono invece tratti caratteristici del linguaggio, se già si può parlare di linguaggio, dei film maker di YouTube. In questo senso, Dylan Dog – Vittima degli Eventi non solo può essere una vera e propria finestra sul mondo dei youtubers, ma è davvero un biglietto da visita che ci invita a conoscerli.
Solo a una lettura a posteriori, lo stile dei due autori, emerso in questo film, in produzioni precedenti e anche, se tracciamo una linea rossa, in altre produzioni di altri autori, può essere letto in una dialettica con quello televisivo o con certo cinema nazionale fossilizzato nei meandri della commedia leggera, tolti i grandi maestri e rari esempi. Ma, poiché nato sul web, quindi privo di ogni esigenza di confronto con il mondo televisivo, tale stile è cresciuto in modo piuttosto autonomo. Si caratterizza per l’ambizione, anche sfacciata o provocatoria, di misurarsi con i grandi della storia del cinema mondiale, per il citazionismo, in questo caso sia interno sia esterno all’albo, per la tendenza a richiamare soggetti americani spesso dimenticati dal cinema nostrano (quindi il film d’azione, lo splatter, il fantasy, il thriller), per l’uso libero di effetti speciali, per l’ironia e l’autoironia, data anche dalla loro condizione di autori del web quindi senza ancora nessuna posizione specifica, per la capacità di caratterizzazione dei personaggi così come della storia, per il coraggio di affrontare temi complessi quali la sessualità, l’omofobia, il razzismo o la sindrome di down, per il mancato richiamo a un realismo scontato e impacchettato, quindi piatto e provinciale.

L’attenzione da parte di alcune trasmissioni televisive nei confronti di questi autori si è accesa piano piano. Oltre le già citate Mediaset e Deejay TV, Announo ha iniziato a collaborare con The Jackal, mentre The Pills sono comparsi nel film esordio di Sidney Sibilla Smetto quando voglio. Lo scambio è evidente anche per la partecipazione al film di attori con una lunga e grande carriera alle spalle, come Alessandro Haber, Milena Vukotic e Massimo Bonetti. Queste collaborazioni, se non sono ancora motivo di riscatto cinematografico, testimoniano comunque il crescente interesse verso il linguaggio, libero da canoni e tradizioni, di questi giovani creatori, linguaggio che si evolve molto più velocemente di quello stantio del sistema televisivo.
Dylan Dog – Vittima degli Eventi palesa l’aspirazione di questi autori dotati già di un discreto seguito. L’obiettivo è, per tutti e per sempre, il cinema e, se la strada è lunga, vale la pena osservare il loro percorso.

Lodovico Lindemann

Luca Vecchi & Claudio Di Biagio – Dylan Dog
Italia – 2014 – 50’ – thriller
www.vittimadeglieventi.com

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Lodovico Lindemann

Lodovico Lindemann

Lodovico Lindemann, appassionato entusiasta abitante di questo e dell’altro mondo. Milanese d’adozione, laureato in Lettere Moderne, ha sviluppato un interesse verso qualunque forma di creatività, in particolare il teatro e la musica. La sua vera passione è scrivere, su cui…

Scopri di più