Fantagraphic. Il mondo senza adulti di Liz Suburbia
Siamo in una sperduta cittadina della provincia americana. È qui che Ben e i suoi amici adolescenti si abbandonano a giornate fatte di musica punk, baldoria... e omicidi misteriosi. “Sacred Heart” è l'esordio bomba di Liz Suburbia, nuova promessa del fumetto americano.
Se c’è una cosa di cui non ci si stanca mai sono i fumetti punk. Quelli in bianco e nero, col tratto graffiato e i protagonisti con le magliette dei Misfits e i Ramones. Per questo, fin dalle sue prime pagine, Sacred Heart sembra manna dal cielo: un’edizione di trecento pagine, compatta e curata, che accoglie il lettore catapultandolo immediatamente in uno scenario splendido, fatto di fantasia, baldoria, timidezza e sensibilità.
La storia gira intorno alla figura di Ben Schiller, un’adolescente dal carattere ribelle e solitario, che ama andare ai concerti punk-rock, fare tatuaggi agli amici e girare col suo cane per le strade semi deserte della sua città, Alexandria. È qui che la protagonista vive, insieme a sua sorella Empathy e circondata da amici, ragazzi scalmanati che si trascinano con l’unico obiettivo di festeggiare e far casino, approfittando dell’assenza totale di ogni autorità. Ad Alexandria, infatti, non ci sono adulti. Se ne sono andati, e non sono più tornati; qualche ragazzo in fondo in fondo ne aspetta il ritorno segretamente, altri invece non ci pensano proprio: sorseggiano birra con le loro giacche di pelle, pogano spensieratamente in concerti notturni, fanno l’amore sui divani, si innamorano della vita e di questa sregolata e furiosa libertà.
PAURA E MISTERO IN CITTÀ
Pian piano tuttavia qualcosa comincia a incupirsi, l’atmosfera in città diventa inquietante, e gli adolescenti, che pur continuano la loro interminabile baldoria, iniziano ad affrontare le loro giornate con sempre più timore: diversi studenti della scuola cittadina vengono infatti trovati misteriosamente uccisi uno alla volta, senza che nessuno ne sappia il motivo. Sospetto e paura si diffondono ad Alexandria, fino agli ultimi capitoli del libro, in cui gli omicidi si infittiscono, gli amori si frantumano, e una vera e propria tempesta universale spazza via i sogni e le incertezze di questi adolescenti scalmanati, fragili e confusi.
TRA MUSICA PUNK E FANZINE
Il libro è uno degli esordi più riusciti degli ultimi anni. Pubblicato a puntate sul suo blog dalla giovane americana Liz Suburbia, e immediatamente confermato come una delle nuove pietre miliari del fumetto d’oltreoceano, Sacred Heart riesce con grazia e sarcasmo a deviare i canoni del fumetto per teenager, confermandosi come qualcosa di molto più che un semplice racconto sull’adolescenza.
Sia la scrittura quanto la componente grafica brillano: la narrazione è vivace e ricca di intuizioni acute: ad essere narrate d’altronde sono le ansie, la voglia matta di arrivare in alto e l’odore della sconfitta di questi adolescenti, emozioni affrontate sempre in modo diretto e sfacciato pur senza trascurare delicatezza e poesia. Il disegno invece è ruvido e sfrontato, in pieno stile fanzine Anni ’80, attento ai dettagli, e soprattutto attento a scortare di volta in volta il lettore dalla storia generale ai momenti più intimi – con primi piani e particolari.
Belle anche le colonne sonore che accompagnano in più occasioni le scene del libro ‒ con i nomi della punk band e del pezzo citato ‒ confermando la musica quale vero trait d’union fra i vari personaggi della storia.
Ma bravi, soprattutto, i ragazzi di Eris Edizioni, che si confermano ancora una volta come una delle realtà più innovative e appassionanti del nuovo fumetto in Italia. Sacred Heart può già essere considerato un classico, senza dover aspettare di diventare vecchio.
‒ Alex Urso
Liz Suburbia – Sacred Heart
Eris Edizioni, Torino 2017
Pagg. 312, bianco e nero, € 19
ISBN 9788898644377
www.erisedizioni.org
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati