Fantagraphic. Di tragedie e risalite, con Manu Larcenet
Scritto nel 2000 e pubblicato solo oggi in italiano, anche grazie alle pressioni di Zerocalcare, arriva finalmente “Faremo senza”, il bellissimo fumetto sul senso della vita disegnato da Manu Larcenet. Paura, gioie, sconfitte e rinascite, racchiuse in un racconto che affronta in maniera toccante e scanzonata l'instancabile ricerca della felicità.
Perché doversi inventare una storia, quando ci si può limitare a osservare e raccontare la vita? Certo, non è facile. C’è bisogno di inevitabile esperienza, di un forte distacco dalle cose e, perché no?, di umorismo per saper ridere del pianto. Ci vuole, inoltre e soprattutto, coraggio ‒quello bello e necessario, che arriva di fronte al baratro, quando tutto sembra perduto e nessun rimedio sembra possibile a scongiurare la fine.
E in quanti e quali modi può essere raccontata, la vita? Si può farlo a parole ‒centinaia di eccellenti autori hanno narrato in prosa e poesia versi indimenticabili di gioie, sconfitte e quotidiane rivoluzioni. Ma la vita può, certamente, anche essere raccontata per immagini ‒ e anche in questo caso la storia dell’arte potrebbe suggerire valanghe di autori che attraverso una figura, un segno, uno scenario dipinto hanno saputo racchiudere il senso profondo di questa bellissima e inspiegabile corsa verso il niente.
Le cose diventano ancora più complicate se, sfidando i linguaggi, qualcuno decidesse di raccontare la vita usando sia l’uno che l’altro, immagini e parole, insieme, messe sul tavolo per raccontare qualcosa di profondissimo, di universale e personale allo stesso tempo. Beh, in questo caso ci vorrebbe ancora più coraggio. Ci vorrebbe coraggio perché le parole spesso tradiscono, così come le immagini spesso tradiscono, e addomesticarle entrambe dirigendole verso un senso comune comporta uno sforzo enorme e pochissime speranze di successo.
Faremo senza è un libro che accetta la sfida e racconta in forma di fumetto qualcosa di grandioso e vicinissimo a ognuno di noi.
TRA IL SORRISO E IL PIANTO
Pubblicato in Francia nel 2000, e solo oggi tradotto in italiano, anche grazie all’intervento di Zerocalcare (che del libro ha curato traduzione e prefazione), questo prezioso volume narra le riflessioni di un buffo personaggio dal naso a patata, un omino pieno di paure che dalla prima all’ultima pagina del libro si rivolge al lettore mettendosi a nudo, raccontando ansie e fobie, rancori e rimorsi che lo assillano fin dall’infanzia.
La paura di invecchiare, quella di morire, le ambizioni di un traguardo, le disillusioni una volta in cima alla vetta. Più che un racconto, quello di Manu Larcenet (Issy-les-Moulineaux, 1969) è un flusso di coscienza scritto chiaramente di getto: frasi brevissime e dense in cui è impossibile non scorgere gran parte dei pensieri che, in fondo, quotidianamente tormentano ognuno di noi.
I disegni sono stilizzati, leggeri e scanzonati: come nella migliore tradizione satirica, l’escamotage usato dall’autore è quello di raccontare qualcosa di profondo e introspettivo attraverso un tono apparentemente divertito. Il cortocircuito tra questi due estremi coinvolge e allo stesso tempo spiazza, creando la riflessione: la narrazione si annulla, e la palla viene lanciata al lettore, messo alle strette ‒tra il sorriso e il pianto ‒ costretto a fare i conti anche lui con la sua intimità.
Faremo senza è un fumetto strano. Anzi, non è un fumetto, è un abbraccio. O forse uno schiaffo, un incoraggiamento, una scossa, un sussulto, un grido che arriva da lontano e sollecita a fare un passo oltre. Un invito ai lettori ad affrontare e convivere con le debolezze e i timori di ciascuno di noi.
‒ Alex Urso
Manu Larcenet – Faremo senza
Coconino Press, Bologna 2017
Pagg. 64, € 16
ISBN 978887618
www.fandangoeditore.it
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