Fantagraphic. Scienze, arti e religioni alla corte di Federico II

Il XIII secolo di Federico di Hohenstaufen Sacro Romano Imperatore, “il monarca più mirabile che la cristianità abbia mai conosciuto”, soprannominato Stupore del Mondo, rivive in un romanzo grafico che racconta abilmente e sorprendentemente una possibile preistoria dell'arte fotografica.

Dall’Oriente sbarca nelle Puglie Annibale Qassim el Battuti, il più grande scienziato del mondo arabo. Esule da Baghdad, giunge a Castel del Monte per sottoporre a Federico II, il governante più attento di tutti ai progressi delle arti e delle scienze, una sua specialissima invenzione. Accolto con qualche perplessità, quale più quale meno, dai molti savi che vivono alla corte dell’imperatore – il pittore Balthazar, il bibliotecario Gattuso, l’eccelso matematico Fibonacci, e pure un monaco, Sigismondo, che mediante l’ipnotismo adotta metodi precursori della psicoanalisi – el Battuti si dedica alla costruzione di un grande edificio che chiama Beit el-Dhaw, ovvero la Casa della Luce. Questo servirà per la creazione di una Suar Dhawya, un disegno di luce: l’individuo scelto come modello “sarà esposto a una luce intensa, il raggio luminoso passerà attraverso un oculare, attraverserà poi la scatola Kenz el-Dhaw, il tesoro di luce, e si proietterà su un tessuto imbevuto di un composto chimico che ho elaborato in nove anni di lavoro”. Poi il tessuto va portato nella Beit el-Hamra, la camera rossa (nella quale appunto si lavora al lume di una luce rossa), lo si immerge in un altro composto chimico e… Ma l’immagine non dura, si è perduta la composizione chimica del fissativo, e ritrovarne la formula corretta è lavoro lungo e costoso.

Néjib – Stupor Mundi (Coconino Press Fandango, Roma 2017)

Néjib – Stupor Mundi (Coconino Press Fandango, Roma 2017)

AZIONE E IMPREVISTI

Il racconto è generoso, non si limita a snodarsi sulla traccia scientifica. Al di là delle inevitabili polemiche che l’operazione di Annibale el Battuti suscita – con accuse di impostura e diavoleria tanto qui in Italia quanto lì nella sua terra d’origine, dalla quale difatti è stato costretto a fuggire con la intelligentissima figlioletta Houdé e il fido servitore El Ghoul, misteriosamente mascherato –, altri elementi romanzeschi arricchiscono la trama. Intrighi di palazzo, complicati rapporti di potere (naturalmente anche tra Impero e Papato), segreti nascosti nelle pieghe delle vite dei personaggi. E non mancano momenti d’azione, come un duello tra il più gran guerriero della cristianità e lo spadaccino più temibile d’Oriente, né tortuose sfide tra bibliofili che rimandano echi del Nome della rosa. Soprattutto il nocciolo della storia, che si arriverà a mordere giustamente verso la fine, sarà discretamente sorprendente – anche un po’ prevedibile, però con diversi risvolti imprevisti.

Néjib – Stupor Mundi (Coconino Press Fandango, Roma 2017)

Néjib – Stupor Mundi (Coconino Press Fandango, Roma 2017)

DAL MEDIOEVO AL FUMETTO

Stupor Mundi documenta il difficile farsi strada dei lumi scientifici nel buio dei secoli teocratici del Medioevo con un disegno molto veloce e sintetico, che a un primo sguardo può parere povero, ma in realtà è sapiente ed efficace. La lettura, morbidamente resa più scorrevole del consueto dai molti spazi vuoti e dagli angoli smussati delle vignette che si compongono in pagina, è ingentilita da una colorazione inusuale, affidata a bicromie e tricromie diversificate in relazione agli ambienti e alle atmosfere; anche qui, ciò che appare un difetto si rivela un pregio di originalità. L’autore peraltro non è l’ultimo arrivato. Nei suoi libri a fumetti si firma semplicemente Néjib, ma con il suo nome completo Néjib Belhadj Kacem è il direttore artistico della storica e prestigiosa casa editrice francese Casterman. Nato in Tunisia nel 1976 e arrivato in Francia decenne, dopo gli studi all’École Nationale Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi, ha pubblicato diversi libri illustrati per l’infanzia e da qualche anno si dedica anche al fumetto. Con Stupor Mundi ha vinto il Prix Révélation Quai des Bulles 2016 ed è stato inserito nell’ambita Selezione ufficiale Angoulême 2017.

Ferruccio Giromini

Néjib – Stupor Mundi
Coconino Press Fandango, Roma 2017
Pagg. 288, € 22
ISBN 9788876183706
www.fandangoeditore.it

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Ferruccio Giromini

Ferruccio Giromini

Ferruccio Giromini (Genova 1954) è giornalista dal 1978. Critico e storico dell'immagine, ha esercitato attività di fotografo, illustratore, sceneggiatore, regista televisivo. Ha esposto sue opere in varie mostre e nel 1980 per la Biennale di Venezia. Consulente editoriale, ha diretto…

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