Fantagraphic. Due nuovi fumetti di Manu Larcenet
“Avventure rocambolesche” è la nuova raccolta di fumetti firmata da Manu Larcenet, una mini saga di cinque volumi in cui il fumettista francese si diverte a reinterpretare le biografie dei grandi personaggi della storia. Si comincia con “Tempo da cani” e “La linea del fronte”, i primi due volumi, da poco in libreria.
Sempre acuto e intelligente il lavoro di Manu Larcenet, capace di trasportare su carta le fragilità e le contraddizioni del reale. Nei suoi disegni si parla di amore, di morte, di guerra e grandi dubbi esistenziali. Altro che intrattenimento: i libri di Larcenet sono un invito a confrontarsi con i temi della vita, preservando la leggerezza e l’ironia della migliore tradizione umoristica a fumetti.
Avventure rocambolesche è la sua ultima serie pubblicata in Italia da Coconino: una saga di cinque episodi dove l’autore francese si confronta con le biografie di alcuni grandi personaggi della storia, portandoli “fuori contesto” e rivisitandoli con humour e immaginazione. Tempo da cani e La linea del fronte sono i primi due fumetti della serie.
TEMPO DA CANI
Primo volume della serie, Tempo da cani è un western bizzarro, il cui protagonista non è un cowboy né un cacciatore di taglie, bensì il padre della psicanalisi: Sigmund Freud. Arrivato nel Far West assieme al suo fedele assistente Igor, lo studioso viennese ha attraversato l’oceano per cercare nel deserto nuovi casi clinici. Stanco dei salotti e dell’ambiente intellettuale europeo, Sigmund vede nel deserto americano un luogo ghiotto, ricco di pistoleri senza legge né fede da poter analizzare. È qui, alla scoperta di nuove e inesplorate paranoie, che lo psicoanalista incontrerà Spot, un cane randagio alla disperata ricerca della propria anima. Da questo incontro improbabile tra i due avrà inizio un’avventura esilarante piena di risvolti e situazioni divertenti, orchestrata con grande esperienza dal fumettista francese. Tempo da cani è l’ennesima prova d’autore impeccabile, messa in piedi da uno degli autori di fumetti più influenti del nostro tempo.
LA LINEA DEL FRONTE
Non è da meno La linea del fronte, secondo libro della saga. Ad essere rivisitata, in questa occasione, è la figura di Vincent van Gogh. Apparentemente morto nel 1890, l’artista è riproposto vivo, vegeto – e con tanto di tavolozza – nelle trincee della Prima guerra mondiale. Tuttavia ad averlo spinto fin lì, su campi di mine e filo spinato, non è stato alcun ideale di patria: il famoso pittore è stato arruolato a forza nell’esercito francese con un incarico ben preciso: dipingere “l’anima” del conflitto per i politici e i generali che, ben lontani dal fronte, proprio non capiscono la riluttanza dei soldati ad andare a morire in prima linea per la gloria e per la nazione.
Lo stile dei disegni ripercorre il tratto leggero e scanzonato del primo volume, sottolineando la continuità degli episodi della serie (nonostante i libri siano indipendenti l’uno dall’altro). Lo spirito del libro è altrettanto divertito, e la storia è diretta con esperienza ed ironia. Non manca tuttavia, come spesso nella ricerca artistica di Larcenet, un risvolto amaro e disilluso sulle ombre dell’esistenza: l’esperienza di Vang Gogh caporale, infatti, è un viaggio nella carneficina e nell’orrore della guerra. Gli aspetti tragici del conflitto sono dunque ben visibili ed accentuati dal fumettista francese, che coglie l’occasione per prendere distanza dalla retorica militarista e dagli ideali bellici.
La linea del fronte rappresenta un’altra biografia immaginaria carica di ironia e riflessione. I prossimi numeri della serie in uscita saranno ispirati alle vite di Attila, Robin Hood e del Milite Ignoto.
– Alex Urso
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