Fantagraphic. Il conflitto siriano nel nuovo fumetto di Giulia Pex
Dopo l’esordio con “Grande coppa di gelato”, antologia della catalana Conxita Herrero, Hoppípolla propone ai lettori “Khalat”, adattamento della testimonianza di una giovane curdo-siriana raccolta da Davide Coltri per minimum fax. Una collaborazione virtuosa, quella tra le due case editrici, e un modo per diffondere una storia vera, simbolo della forza e della speranza necessarie per non crollarsi addosso in un Paese di guerra.
Legge Prévert, studia all’università, ha le idee chiare sul suo futuro: Khalat è una giovane come molte, ma presto diventerà uno dei volti che affolleranno i telegiornali, scampati da guerre sanguinose, molto spesso non compresi. La storia della giovane curdo-siriana, raccontata nel libro Dov’è casa mia? di Davide Coltri, viene adattata a fumetti dalla illustratrice e fotografa Giulia Pex per Hoppípolla edizioni, con un volume uscito praticamente in concomitanza con il libro di Coltri. La casa editrice facente capo al famoso servizio di surprise box si è già fatta notare con la pubblicazione in Italia di Grande coppa di gelato della catalana Conxita Herrero. All’acquisizione di un’opera estera innovativa e di un’autrice prima inedita, si affianca ora la collaborazione con una realtà editoriale come minimum fax, che è riuscita col tempo a posizionarsi stabilmente e con successo nel mercato, e la scelta dei disegni di Giulia Pex, illustratrice e fotografa al suo esordio con la narrazione per immagini.
LA STORIA DI KHALAT
La storia della giovane Khalat è già di per sé sui generis nell’attuale Medio Oriente: ostinata a iscriversi all’università nonostante le reticenze di un padre tradizionalista, la giovane gode dell’appoggio di suo fratello maggiore e di una zia di Damasco, da cui si trasferisce per proseguire gli studi. La sua vita – scandita dalle lezioni, lo studio, i nuovi incontri – tiene fuori finché può la scintilla della guerra civile, che però brucia inesorabilmente. Il fratello di Khalat, che aderisce alla causa dei curdi, viene costretto ad arruolarsi e a sparare su una folla, venendo ucciso quando si rifiuta di obbedire.
L’inevitabilità della distruzione imminente obbliga Khalat, i suoi genitori e il piccolo nipotino a un lungo viaggio che dalla Siria attraversa Turchia, Grecia, Macedonia, Serbia, Ungheria e Austria, fino a condurli in Germania. Un viaggio della speranza, fatto di interminabili periodi di stallo e partenze immediate, perdite e incontri che attraversano la storia personale di Khalat e la ricostruzione di un’idea di vita normale.
L’ADATTAMENTO A FUMETTI
Il racconto di Davide Coltri viene illustrato da Giulia Pex con grande sensibilità e un’attenzione ai dettagli che amplifica la potenza della scrittura: gli occhi, le mani, i gesti quasi impercettibili sono fotografati dalla disegnatrice con un tratto delicato e che fa dell’utilizzo del pastello l’elemento più distintivo. La disposizione libera delle didascalie, che fanno a meno dei riquadri, offre possibilità migliori di integrazione con il resto della tavola, e l’utilizzo di due lettering differenti permette di avere un’idea chiara delle diverse tavole anche a una prima occhiata, anche per chi non è abituato a leggere fumetti.
L’adattamento a fumetti di Giulia Pex arricchisce dunque il racconto di Coltri con illustrazioni e tavole che non hanno mai un fine puramente decorativo, ma che ampliano e approfondiscono il senso della storia, mostrandoci come si realizza un adattamento vincente, che sa dire qualcosa in più rispetto all’originale senza tradirne il senso.
‒ Simona Di Rosa
Giulia Pex – Khalat
Hoppípolla edizioni, Pescara 2019
Pagg. 108, €17
ISBN 9788894377774
www.hoppipolla.it
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