L’universo del fumetto e dell’animazione dice addio a una delle sue stelle più luminose. Stiamo parlando di Albert Uderzo, mente creativa dietro la celeberrima serie Asterix. A dare l’annuncio della scomparsa è stata la famiglia dell’artista, stroncato nel sonno la scorsa notte a causa di una crisi cardiaca all’età di 92 anni. Nato da genitori italiani nella città francese di Fismes il 25 aprile 1927, Uderzo cominciò la sua carriera giovanissimo, prima come disegnatore di storie dal taglio avventuroso, poi come ritoccatore di fotografie presso la Société Parisienne d’Édition. Tra le opere di formazione più importanti si ricordano Flamberge, gentiluomo guascone (del 1945) e Clopinard, pubblicato l’anno successivo.
L’INCONTRO CON GOSCINNY
Nonostante la rigogliosa produzione giovanile, è solo alla fine degli anni Cinquanta che il nome dell’artista si afferma anche oltre il territorio nazionale, grazie all’incontro con il disegnatore e sceneggiatore Renè Goscinny, co-autore della serie Asterix. Le avventure del piccolo guerriero gallico e del suo fedele compagno Obelix – pubblicate per la prima prima volta sulla rivista Pilote nel 1959 – diventano presto un successo internazionale, arrivando a essere tradotte in più di cento Paesi, per un totale di oltre duecento milioni di copie vendute. Pur mantenendo la supervisione degli albi fino al 38esimo numero della collana, uscito nel 2019, Uderzo aveva smesso di lavorare attivamente ad Asterix già da qualche anno. L’ultimo numero firmato dall’autore risale al 2011, quando l’autore aveva deciso di lasciare il timone della storia agli “eredi” creativi Jean-Yves Ferri e Didier Conrad.
– Alex Urso
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