Lo strano fumetto di Maicol&Mirco ispirato al Manifesto del Futurismo di Marinetti
Maicol&Mirco – la coppia marchigiana nascosta dietro la barba di Michael Rocchetti – torna in libreria con un nuovo volume: un pamphlet dedicato al “Manifesto del Futurismo” di Filippo Tommaso Marinetti. Un'opera in edizione limitata che rilegge e attualizza l'iconico scritto del 1909.
Come si fa a far rivivere un testo classico della nostra tradizione, donandogli nuovo vigore e possibilmente rendendolo accessibile alle nuove generazioni? Semplice, datelo in mano a un fumettista! È questa l’idea che hanno avuto Gianluca e Chiara Palestini, le due menti dietro la nuova casa editrice IODIO: un progetto ambizioso, nato con l’intento di coniugare in maniera inconsueta scrittura, fumetto e illustrazione.
A inaugurare la serie di uscite è la strana coppia formata da Maicol&Mirco e Filippo Tommaso Marinetti: due autori lontanissimi nel tempo e nelle intenzioni, ma che indubbiamente avrebbero avuto di che parlare se si fossero trovati seduti di fronte allo stesso bancone del bar (oppure si sarebbero guardati in cagnesco?).
MAICOL&MIRCO E MARINETTI A CONFRONTO
Pubblicato da qualche settimana, e acquistabile in edizione limitata inviando una mail alla casa editrice, MMM è un dialogo atemporale tra l’eccentrico poeta futurista e Michael Rocchetti, artefice degli ormai noti Scarabocchi di Maicol&Mirco – perle dissacranti in cui teologia, filosofia e adorabile cinismo si mescolano dando vita a fumetti essenziali (ed esistenziali) unici per spietatezza e incisività.
Sfogliando le tavole dell’albo, le parole originali del celebre Manifesto si alternano ai disegni dinamici dell’autore marchigiano, attualizzando il valore rivoluzionario dello scritto apparso su Le Figaro il 20 febbraio del 1909. È così che le declamazioni virulente e concise del testo (qui interamente riproposto) si mescolano al linguaggio contemporaneo delle nuvolette, dando vita a un brillante gioco di corrispondenze capace di superare i confini del tempo. Per sapere qualcosa in più sul progetto abbiamo parlato con l’autore.
INTERVISTA A MAICOL&MIRCO
Chi è Filippo Tommaso Marinetti secondo Maicol&Mirco?
Un folle. Anticipatore di pazzie future. Uno che ha riconosciuto i musei come cimiteri e i cimiteri come musei. Un matto furioso che ha fatto della sua furia arte. Debellare il classico. Assassinare il concetto di bello. Incarnarsi nei robot. Il culto della velocità settanta anni prima di Ballard. E poi le onomatopee come poesie e colonne sonore zang, frrrrr, taratatatatata, trak trak, pic-pac-pum-tumb, GRANG-GRANG, crooc-craaac. In realtà un nostro contemporaneo.
Che ricordo hai del primo “incontro” con Marinetti e com’è venuta fuori l’idea di un fumetto ispirato agli scritti del futurista?
Conosciuto a scuola, forse alle superiori. Tramite libretti economici passati di borsa in borsa o di biblioteca in borsa. Amato e abbandonato nel nostro pantheon giovanile, in bella compagnia di miti e miti che scoprivamo ogni giorno tutti i giorni. MMM però nasce da un’idea di Gianluca Palestini, uno degli editori di IODIO. Gianluca non trovava giusto il fatto che i manifesti di Marinetti fossero negli ultimi anni introvabili. Nessuna nuova riedizione. Così abbiamo rimediato assieme, unendo gli “ZANG” di Marinetti ai “BLAM” de Gli Scarabocchi di Maicol&Mirco. Con una copertina che è un’animazione bloccata in un quadro. In perfetta scuola futurista.
IL FUTURISMO A FUMETTI
È passato più di un secolo da quando l’eccentrico poeta gridava attacchi nei confronti dei musei, degli “archeologhi, affetti di necrofilia cronica” e delle “accademie gottose”. Come ci si avvicina oggi a un testo così importante, provocatorio e controverso – anche alla luce delle inevitabili implicazioni politiche di quegli anni?
L’idea del libro è molto vicina a quella che abbiamo usato ne Il suicidio spiegato a mio figlio (ed. Rombolab/Prima o Mai): due personaggi intenti a leggere un libro commentandolo in diretta. Interrompendo la lettura o esaltandola con esagerata partecipazione emotiva. In MMM sono però proprio Maicol&Mirco a leggere (ri-leggere) i manifesti di Marinetti, mantenendo un approccio estremamente da naif. Da fan. Fan che si sa quanto possano essere irrispettosi o esigenti. Un libro che racconta di gente che legge un libro. Una scatola dentro una scatola, questo il nostro regalo di Natale per voi.
Se vi foste incontrati al bar, con Marinetti, cosa gli avresti chiesto?
Non ci saremmo nemmeno salutati: siamo colleghi, con tutti gli sgarbi reciproci che ne convengono.
‒ Alex Urso
www.iodiolibreriabar.it
www.maicolemirco.blogspot.com
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