Il 15 gennaio ha aperto a Milano, in viale Coni Zugna, il Bonelli Store. Un nuovo spazio di oltre 160 metri quadrati che prende il posto del Bonelli Point – fino allo scorso dicembre domiciliato all’interno del Mondadori Store di via Marghera, e ora chiuso. Otto luminose vetrate danno il benvenuto a passanti e curiosi sotto l’occhio vigile di alcuni dei più celebri personaggi scaturiti dall’immaginazione di Gianluigi Bonelli e dalla casa editrice del figlio Sergio quali Tex, Zagor, Mister No, Dylan Dog, Nathan Never, Martin Mystere, il detective Julia, per citarne solo alcuni. All’interno si trovano le aree dedicate alle uscite Bonelli da edicola – inclusi gli arretrati – e alle produzioni da libreria con le ristampe dei classici. Una novità importante rispetto al Bonelli Point è l’area riservata alle pubblicazioni Panini Comics.
NON SOLO LIBRI
Il nuovo store ospita già uno spazio per incontri e presentazioni, in attesa che l’emergenza sanitaria da Covid-19 allenti la presa su iniziative che in passato hanno raccolto molti consensi e interesse da parte degli appassionati. La nascita del Bonelli Store è però molto più di un sogno che si avvera per la Sergio Bonelli Editore: è la risposta alla necessità di venire incontro alle esigenze del pubblico, e una coraggiosa mossa contro la crisi delle librerie. Fiore all’occhiello dello store è anche la presenza del nuovo libro curato da Gianni Bono, G.L. Bonelli. Tex sono io!, con sottotitolo strepitoso: Un romanziere prestato al fumetto e mai più restituito.
IL LIBRO DI GIANNI BONO
Un libro di 368 pagine che racconta, sotto forma di dialoghi, “due o tre cose che so su Bonelli”, dice scherzando l’autore sul sito ufficiale della casa editrice. Il volume, di grande formato, è il frutto di una paziente raccolta di notizie e curiosità sul creatore di Tex, Gianluigi Bonelli, che nel 1948 diede vita al fortunato cowboy disegnato dalle matite di Aurelio Galleppini, e degli altri suoi eroi avvenuta in tanti anni di conoscenza con Gianni Bono. Oltre a queste inestimabili testimonianze, il volume presenta anche pagine a fumetti e un ricco apparato iconografico.
-Mario A. Rumor
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati